O.C. Grossi - La legione Bertet in Grecia

- G9 - ramente non ne sentivamo il bisogno - quali sono le mansioni dei forieri rli alloggiamento e gli piacque di finire, movemmo alla ricerca di un ricovero. In un campo limitrofo era attendato un battaglione di fanteria ed un sotto ufficiale, incontrato per caso, ci condusse in una baracca ove potemmo accomodarci alla meglio su certe foglie di 1franturco, su cui certo avevano dormilo chissà quante 1fenerazioni, seminandovi chissà quante bestioline moleste. Per guanciale, le pietre. Eppure dormimmo benissimo, cosi bagnati come eravamo, tanta era la slanchezza. Due soli ufficiali sdegnarono quel giaciglio preferendo passar!! la notte in veglia al pericolo di albergare sulla pelle quelle tali bestioline. Furono i due ufficiali che durante la campagna più soffrirono per la mancanza di tutto :il de Rossi ed il Piccirilli. La mattina dopo, giunse l'ordine di proseguire per Arta. La pioggia durava sempre e durò per dodici giorni consecutivi riducendoci in uno stato stato compassionevole. La legione mosse ordinata in colonna per compagnie : oltrepassò la linea di riserva costituita dalle truppe richiamate ed entrò nella seconda linea, a portata dell'artiglieria turca. Il colon::tello Manos si era al mattino incontrato col nostro comandante che gli chiese il permesso di condurre subito la le· gione al fuoco. Il comandante in capo delle truppe dell'Epiro, os· osservò che i volontari dovevano essere stanchi e dalla marcia e dalla pessima notte passata sotto la tenda senza coperte : aggiunse che per arrivare alla prima linea di combattimento occorreva una marcia di più di due ore e :,uindi la legione non avrebbe potuto entrare in azione, il combattimeuto volgendo al termine. Lo consigliò quindi a far riposare i volontari quel giorno, cb è al mattino seguente, egli li avrebbe impiegati con l:! truppe di primu. linea od a sostegno dell'artiglieria. Per quel f>1orno non si doveva pensare ati entrare in battaglia. In seguito a tali disposizioni, la legione si accantonò in al- -cune case disabitate ed i volontari riposarono per esser pronti il giorno seguente. Ciò accadeva il 14o. L'esercito greco, fortificato sulla linea degli Jlimard, tentava di scacciare il turco dalle forti posizioni <Occupate sul monte Grimbo1~011. La mischia era accanita. Le

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