O.C. Grossi - La legione Bertet in Grecia

- :H - verno ellenico li Berlet dispose che si procedesse alla firma di tali atti durante la traversate, in modo-che il luoro fosse compiuto prima che la legione giungesse ad Atene. L'atto era così formulalo : LeDione Bertet. Il sottoscr itto dkhiara di a1·er r icevuto il Foglio d1arruolamento ed a t to di n>mina ; di acce ttare la qualitl di . . . ...... ; di riconosce re come capo il co lonnello En1·ico ller tet, o chi per esso, impegnandosi sulla pll'ola d'onore all'obbldlenza pronta ed Illimitata solamente pet· ciò che può riguardare il servizio e le opera,ioni di g uerra . .Ma la formula dell 'alto sollevò obbiezioni infi nite e discussioni vivissime, tanto che mol ti volon tari ri fiuta rono di firmare il modulo ad essi presentato. Alcuni di questi , podri invero, sobillati ed incitati dai livornesi anarchici, i ' quali ca va sans dire. non firmarono, spie- {l"arono il loro rifiuto col d:re che quell 'allo li dava mani e piedi legali al ministero greco, il quale avrebbe potuto impiegare i volontari italiani anche alla repress!one della rivoluzione che inevitabilmente sarebbe scoppiata ad Alene prima del nostro arrivo. Albi, obbiettarono che lo scopo che li aveva l pinti ad arruolarsi era di marciare contro il Turc:> e che - date !e disposizioni pacifiche del gabinetto greco, riferite in quel telegramma del Giornale di Sicilia - non credevano opportuno vincolare la loro libertà d'azione, in un momento in cui si mancava totalmente di notizie sull 'andamento della guerra. Altri, infine, afferma1·ano che avrebbero seguito Bertel in capo al mondo, ma che vol~vano tolto quel - o a citi per esso - dall 'atto di arruolamento, perchè ... Il perché non lo dicevano, limitandosi con una strr:tla di ipalle e con un un cr(lllare del capo a fa r intendere che una gravP e delicata ragione li spingeva ad agire in quel modo. Non fu che con infinito talio, che io riescii a stn.ppare a l capo di questo specialt: gruppo di dissenzienti , il segreto conservalo 3ino a quel giorno. Egli - era un procuratore .legale, romano, se non sbaglio. e si chiamava Donati - cominciò col confermarmi che per il colonnello Berlel nutriva la massima stima c deferenza: che aveva

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