O.C. Grossi - La legione Bertet in Grecia

-29piega presa dagli avvenimenti, il gabinetto greco non sarebbe stato alieno da ll ' intavola re trattative di pace con la SublinHl Porta. La notizia, produsse a bordo del S(u11os gra nde agitazione. l Yolontari livomesi, allora - quel li del gruppo a narchico - cominciH ono a grida re che se anche la pace fosse stata conchiusa, eqsi intendevano andare lo stesso ad Atene per {(11'~ l~ barriml~ e per abb~ltere la monarchia. c:ome spesso succede in Simili circos!anze, qu~i progelli bellkosi solleticarono parecchi alt ri volontar i che appoggiarono con applausi quanto i livornesi a1·evano propo.>lo ed io dovetti con gr(\p dolore const atare che a quei propositi fuori dt luogo ed intempestivi, aderiva, an< he un cav: P!lli-Ferrandi, livornese, che aveva, all'epoca dei moti della Vtnigiana, chiesto ed ollcnulo dal Minblero della guerm di essere richiamato temporaneamente in scrvcr.io e mandato a sostenere con le sue forze le crollanlt istclut.ioni. Fino dal primo momento. io ed i mict amici avevamo avuto rccasione di notare il co:1legtlO equi1•oco e poco leale dt quel lenente e cavaliere. !':~li incitava i lil'ot·ncsi a ribellarsi agli c.rdtni che in nome del colonnello B··rlet, ,·enivano impartile dagli ullir.ialt dt>lla Lngione. t.) 1el gr·uppe'lo a11.1rchico elette , ··i;i•ltJ a vari falli incresc10si e st dovellc >ti lallo del Berlct ed al capitano Collalto se non ebbero consqucnw di rtlievo. Il tolonnello Hertet, in:ormalo di quanto accadeva in coperla dopo la lellura di q•1el rnalaull'urJLo telegramma salt , sul ponte. (:nn U!l discorso brel'e ed etli ·ace egli fece cc,mpremlcrc ai volontari che prima dote di chi si reca a comballere un n~­ mico è la ~trclta osservanza della disciplina. Ora, durante la ca·npagna. le tdee poliltthe rlovL·vano esser messe da banda, gracchè essendo tante quanti eran'J i cervelli d Ila legione, una di,cussione san bbe subelo deg~nerala in questioni personali. Egli stigmalizzò con puole di fuoco l'opera dt quei pochi che tontavano maturare lo scopo che ci aveva colà r·unili, nutrendo l'intenzione, non di port are aiuto al popolo ellenico, ma di creare n uovi e gravi imbarazzi ad un governo che gia s i dibatteva in crudelt incertezze. Qui, egli conch iusc, dobbiamo mostrarci uniti e concordi n el fine c nei mezzi. Il fine è la guerra al Turco : i mezzi ci saranno suggeriti dalle circ.:>slaoze. Chi oon accetta le

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