Gli israeliti italiani nella guerra 1915-1918

:: 313 .. . . NORSA FILIBERTO, DA ROMA - Sergente maggiore reggimento fanteria, n° 37442 matricola. Con ardimento sventava, per ben due volte nella stessa notte, un attacco nemico alla trincea del suo plotone, respingendo l'avversario con gravi perdite. - S . Martino del Carso, 23 novembre 1915. PESARO CARLO - T enente complemento artiglieria, raggruppamento batterie bombarde, gruppo. In una zona intensamente battuta dall'artiglieria e dalla fucileria nemiche, con perizia e con ardire, faceva spostare di circa 300 metri una sezione di bombarde per battere un tratto di reticolato avversario rimasto intatto, e più volte serviva egli stesso di guida agli uomini incaricati successivamente del trasporto del materiale e delle bombe, animandoli con la parola e con l 'esempio.- Vallone (Carso), r6 settembrè 1916. PESARO GINO, DA MILANO - Sottotenente reggimento fanteria. Di giorno e in terreno scoperto, sfidando il pericolo delle insidie delle vedette nemiche, usciva con un ufficiale medico oltre la linea dei reticolati e ricuperava il cadavere di un nostro soldato, che lo scoppio di una granata nemica, caduta nella trincea, ne lo av~va sbalzato fuori, a distanza. - Gorizia, 23 luglio 1917. PIRANI ROBERTO, DA RoMA - Sottotenente reggimento artiglieria montagna. Sotto il fuoco nemico, postava un pezzo in una posizione avanzata. Inviato in ricognizione col reggimento di testa, percorreva più volte le prime linee, con sprezzo del pericolo, portando sicure informazioni, che permisero all'artiglieria di dare un valido e continuo appoggio alle nostre fanterie. Distintosi anche in precedenti azioni. - Nova Villa, 1-3 novembre rgr6. PONTECORVO DECIO, DA ROMA - Capitano reggimento granatieri. Durante un attacco, con calma ed ardire guidò il proprio reparto, sotto il violento fuoco nemico di artiglieria e fucileria, fin presso ai reticolati avversari, attraverso a terreno difficile e insidioso. - M onte Sabotino, 28 ottobre 1915. 20 b

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