Gli israeliti italiani nella guerra 1915-1918

' VITALI CESARE, DA MANTOVA - Capitano medico di complemento Sia sezione sanità, 151° reparto someggiato. Comandante di reparto someggiato di sanità, dava prova di coraggio e fermezza singolari, essendo di esempio ai dipendenti in contingenze particolarmente difficili, e provvedendo a medicare e sgombrare feriti , anche dopo essere stato egli st-esso colpito gravemente dagli effetti tossici.- Altipiano di Asiago- Ronchi- Stoccaredo- Val Melago, novembre-dicembre 1917. . VITERBI ADOLFO, DA MANTOVA - Sottotenente milizia territoriale reggimento genio. Volontario di guerra, a capo di un plotone del genio, attendeva, con sereno animo, ai lavori di rafforzamento in una posizione avanzata verso il nemico, fatta segno ai suoi continui tiri di distruzione, finchè, r eso tale lavoro impossibile per un attacco avversario, concorreva, con animo invitto, alla t est a dei suoi lavoratori, alla difesa della posizione stessa, dando così esempio di spiccate virtù militari. Ferito, era costretto suo malgrado a ritirarsi dal posto tanto nobilmente ed efficacemente t enuto fino allora. -Marcai di Sopra (Vicenza), 20 maggio 1916. VIVANTI AUGUSTO, DA PAVIA- Capitano complemento 241° reggimento fant eria (M. M .). Durante un'intera giornata di aspra lotta, di fronte ad un impetuoso contrattacco nemico che lo minacciava di aggirament o, sotto violento fuoco di mitragliatrici avversarie, alla testa di pochi uomini, di propria iniziativa si slanciava arditamente all'assalto con tale improvvisa irruenza, da fermare il movimento del nemico, e metteva lo scompiglio tra le sue file, contribuendo al buon successo dell'azione, catturando materiali e facendo prigionieri. - M. JYIelago, 26 giugno 1918. VIVANTI GIULIO, DA MANTOVA - Tenente mi lizia terri toriale I28Ia compagnia mitragliatrici. Sotto violento fuoco nemico, conduceva la propria sezione mitragliatrici sulla nuova posizione occupata, e vi resisteva contro forze avversarie superiori venute al contrattacco, falciandole con tiro bene aggiustato. Ricevuto in seguito l'ordine di ritirarsi, si arrestava su di una posizione scoperta ed avanzata sotto il fuoco nemico di artiglieria,

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