Gli israeliti italiani nella guerra 1915-1918

,, •• • • colpito. In vari combattimenti con velivoli avversari, dimostrava ardire eccezionale e profondo sentimento del dovere. - Altopiano Carsico, dal 5 agosto 1916 al 1° febbraio 1917. VITALE RICCARDO, DA RoMA - Sottotenente complemento reggimento f anteria. Alla testa del suo plotone, si slanciò con magnifico impeto contro una trincea nemica, munita di mitragliatrici, animando con l'esempio e con la parola i suoi dipendenti, :finchè cadde ferito a morte. - M onte M agnaboschi, 17 giugno 1916. VITALE SALVATORE, DA CHERASCO (CuNEo) -Tenente reggimento fant eria. Comandante di una compagnia che doveva sboccare da uno strettissimo passaggio obbligato, intensamente battuto da mitragliatrici e dalla fucileria nemiche, per procedere poi all'attacco di una trincea avversaria, precedeva il proprio reparto in quel punto e vi si fermava per assicurarsi che tutti i suoi uomini irrompessero all'aperto. Mentre poi, con la sua ferma volontà ed il suo sprezzo del pericolo, aveva raggiupto l'intento, cadeva colpito a morte. -M onte Zebio, 23 luglio 1916. VITALI GILBERTO, DA FERRARA- Tenente riserva 1'cggimen. fanteria. Durante le operazioni svolte dal reggimento per la presa di Gorizia, quale comandante di compagnia, occupata d'assalto una trincea austriaca, onde provvedere alla sicurezza dell'ala destra del battaglione, in un momento in ctù i suoi uomini titubavano ad avanzare perchè presi di mira da violenta fucileria nemica partente da tiratori appostati nei camminamenti della trincea stessa, con eroico sprezzo della vita, si spingeva fuori dei ripari, e, mentre incitava, con la voce e con l'esempio, i suoi ad avanzare, veniva colpito al petto, rimanendo ucciso sul campo. - Gorizia, 7 agosto 1916. VITERBI CoMM. ADOLFO, DA MANTOVA - Capitano reggimento genio, addetto comando divisione. Uomo di scienza, volontario di guerra, dedicò ogni sua attività alla patria, alle sue rivendicazioni. Ferito, volle subito tornare in linea. Necessità superiori imposero che egli ponesse a vantaggio dell'esercito le sue vaste cognizioni scientifiche. Ottemperò e fu mirabile nell'opera

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