Gli israeliti italiani nella guerra 1915-1918

. . .. .. .. primo oltrepassava i reticolati , incitando i soldati a seguirlo. Ferito gravemente, agli accorsi che volevano t rasportarlo, ordinava di }asciarlo sul posto e di non esporsi per lui, e, per ben t re ore e mezza continuava nel suo compito di comandante, dando ordini e consigli ai propri dipendenti. Moriva tre giorni dopo. - M onte Podgora, 13 marzo 1916. SERVI UBALDO Caporale reggimento f anteria, n° 4300 matricola. Sotto violento tiro di artiglierie e raffiche di mitragliatrici, guidava con slancio la propria squadra, incitando i soldati alla conquista di una posizione nemica. Benchè gravemente ferito, continuava a far fuoco, fìnchè gli vennero meno le forze.-Flondar, 5 giugno 1917. SINIGAGLIA CLAUDIO, DA CoRREGGIO (REGGIO EMILIA) - Sottotenente complemento reggimento fanteria . Durante t re giornate di combattimento guidava il proprio plotone con valore e perizia. Ferito, rimaneva stù posto, dando ai suoi dipendenti bell'esempio di calma, di coraggio e di alto sentimento dei dovere. - Val d'Assa, 20-22 maggio 1916. SINIGAGLIA CORRADO, DA ANCONA - Sottotenente reggimento fanteria. Già distintosi per slancio nella condotta del proprio plotone, in un'azione di sorpresa che condusse alla conquista di un'importante posizione, quando il nemico per ben tre volte attaccò con rinnovata energia, diede mirabile esempio di coraggio, percorrendo impavido la linea sotto il grandinare delle bombe a mano, incitando con la parola e con l'esempio i dipendenti alla resistenza, fìnchè gli attacchi stessi furono infranti. - Rohot, 30 luglio 1917. SINIGAGLIA ERMANNO, DA PADOVA - Sottotenente reggimento gento. Sotto l'infuriare del bombardamento nemico, radunava e riconduceva al fuoco alcuni soldati dispersi ; con la parola e con magnifico esempio li incitava all'ultima resistenza, finchè eroicamente cadeva, colpito al petto dal piombo nemico. - Campo Rosà, 21 maggio 1916.

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