Gli israeliti italiani nella guerra 1915-1918

:: 244 respingeva un attacco avversario, e, armatosi egli stesso di un moschetto, faceva fuoco sui nemici che non potevano essere colpiti dalle mitragliatrici. Feriva un ufficiale tedesco che fu catturato poi l'indomani. - Fronte di Reims, I6 luglio Igi8. SEGRE ALBERTO, DA VENEZIA - Sottotenente reggimento alpint'. Ferito durante un combattimento, continuava a rimanere sulla linea di fuoco al comando del proprio plotone, finchè gli venne ordinato dal comandante la compagnia di farsi trasportare al posto di medicazione. - Coston del Lora, IO settembre Igi6. SEGRE CESARE, DA ToRINO - Capitano 9I0 reggimento fanteria . Comandante la compagnia di testa, trasfondendo la sua fede nei dipendenti, li trascinava con impeto travolgente all'assalto. Dopo violente lotte corpo a corpo, catturava numerosi prigionieri e numerose mitragliatrici. Nonostante l 'intenso bombardamento del nemico, manteneva e rafforzava, con sereno coraggio, il terreno conquistato. Col del Miglio-S. Nazario, (Vicenza) 2 luglio I9I8. SEGRÈ EDGARDO, DA TRIESTE- Tenente compagnia mitragliatrici. Comandante di una sezione mitragliatrici di rincalzo, colpito in pieno da una granata avversaria a gas asfissiante, incurante del pericolo e benchè contuso ad un braccio, ricuperava le armi e salvava da quasi sicura morte un soldato. Riordinato quindi il reparto, lo conduceva arditamente avanti, sotto il violento fuoco nemico. - M onte Zebio, IO giugno I9I7. SEGRÈ GINO, DA MoDENA - T enente reggimento fanteria. Alla testa della sua compagnia, fidente nella vittoria, e con slancio, attaccava risolutamente dei forti trinceramenti, e persisteva in una accanita lotta, sotto ai reticolati avversari, finchè vi lasciò gloriosamente la vita. - Plava, 23 maggio I9I7. SEGRE GIUSEPPE, DA TORINO - Sottotenente complemento reggimento fanteria. Ferito durante il combattimento, non volle abbandonare il proprio posto, e si slanciò, per primo, all'assalto di una trincea nemica, incitando i dipendenti a seguirlo: mirabile esempio di fermezza e di coraggio. - Plava, 26 ottobre I9IS.

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