Gli israeliti italiani nella guerra 1915-1918

235 NORSA GIORGIO, DA MILANO - Sottotenente cavalleria milizia terri- ·oriale, ra squadriglia automitragliatric1· blindate. Comandante di una automitragliatrice alla difesa ad oltranza di un paese, resist~ accanitamente per tre ore, ritirandosi solamente quando il ponte alle sue spalle stava per essere fatto saltare. A ponte saltato, battè ancora per l'intera notte con mirabile tenacia il nemico in forze. Non ripiegò che dopo 12 ore di lotta continua, in seguito ad ordine e per ultimo. -Polcenigo. 6-7 novembre 1917. NORSA GIORGIO, DA MILANO - Tenente ra squadriglia automitragliatrici blindate. Comandante di automitragliatrice, sostenne sette giorni di continui combattimenti con rara serenità e grande audacia. I n condizioni diffidlissime, precedeva nel contrattacco e riusciva a proteggere, col fuoco micidiale e preciso delle sue armi, un reparto già circondato dal nemico. Di propria iniziativa, pur continuando a mitragliare il nemico per un'intera notte con la sua arma, portava le munizioni alla prima linea, assicurandone la resistenza. Nei momenti più critici, calmo e deciso, riordinava truppe i cui ufficiali erano caduti, riconducendole in linea. - Medio Piave, 17 giugno rgr8. OLPE R SERGIO, DA GENOVA - Capitano reggi1nento granatieri. Venuto a mancare, per improvviso insidioso attacco nemico preponderante, il. comandante del battaglione che, estrema retroguardia, copriva il ripiegamento al Piave dei grossi, raccolti attorno a sè i superstiti, teneva testa al nemico con una sola mitragliatrice; mancatagli anche questa, si liberava dalla stretta, e passato a nuoto il Biologgia, raggiungeva a S. Donà la linea del Piave. - Desa-Treviso, 8-g novembre 1917. OREFICE GASTONE, DA LIVORNO - Sottotenente milizia territoriale reggimento fanteria. Durante un attacco a salde posizioni nemiche, alla testa della propria compagnia, esempio continuo di calma ed arditezza, rimaneva ferito. Invitato a ritirarsi dal combattimento, si rifiutava, continuando ad incoraggiare i propri dipendenti, finchè, mortalmente colpito una seconda volta, lasciava, con rimpianto, il terreno della lotta. - M onte M osi(lgh, 6 luglio rgr6.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==