:: 234 MORPURGO MARCELLO- Tenente 205° reggimentofanteria (M. M .) Comandante di un plotone in combattimento, si portava arditamente, alla testa dei suoi uomini, all'assalto di una munitissima posizione nemica. Caduto il suo comandante di compagnia, lo sostituiva, continuando lo slancio generoso. Attaccato, resisteva strenuamente . In un nuovo contrattacco, correva fra i primi all'assalto, animando i suoi .finchè, colpito a morte, cadde da prode sul campo; mirabile esempio di coraggio e di valore.-· San Marco di Gorizia, 15-16 maggio 1917. , MORPURGO VITTORIO, DA RoMA - Capitano 1° raggruppamento aerostieri, 5° gruppo sezioni aerostatiche, 1a batteria. Comandante di batteria, salito in pallone per dirigere i t iri dei propri pezzi sui passaggi nemici sul Piave, attaccat o da t re velivoli nemici che incendiavano l'aerostato, gettavasi col paracadute preoccupandosi anche di portare in salvo t utti gli strumenti e le carte di bordo; risaliva poi nuovamente in ascensione appena il pallone bruciato fu sostituito da altro, dando così bella prova di serenità d'animo, sprezzo del pericolo e profonda coscienza del dovere. -Piave, 16 giugno 1918. MUSATTI ALBERTO, DA VENEZIA - Capitano m1.lizia territoriale 318a compagnia mitragliatrici. Comandante di compagnia, avendo il nemico sferrato un attacco in forze dopo un intenso bombardamento, dava prova di sereno coraggio, coadiuvando i reparti laterali a respingere nettamente l'avversario. Spintosi quindi risolutamente innanzi insieme a pochi uomini, con viv~ce, improvvisa azione di fuoco e con lancio di bombe a mano, snidava nuclei nemici ancora appostati nelle vicinanze, catturando prigionieri. -Monfenera, 25 novembre 1917. MUSATTI ALBERTO, DA VENEZIA - Capitano milizia territoriale 318a compagnia rnitragliatrici. Con l'ardente fede inestinguibile nei destini della patria riscaldò i cuori ed elevò gli animi dei suoi subordinati ottenendo da essi miracoli di valore. Comandante di compagnia mitragliatrici, già distintosi in molteplici operazioni di guerra, durante cruento combattimento rin1asto con un'unica arma, respinse reiterati attacchi del nemico, dando nobile esempio di sprezzo del pericolo. - Val Manara, 15-16 giugno rgr8. •
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