Gli israeliti italiani nella guerra 1915-1918

213 .. . . CHIMICHI ALBERTO, DA ROMA - T enente 51° reggimento fanteria Aiutante maggiore di battaglione, alla testa del reparto stato maggiore si slanciava alla baionetta, rioccupando una posizione perduta da ·altro reparto del battaglione. Incaricato poi del collegamento fra i reparti impegnati, continuava ad assolvere il suo mandato nonostante aves e riportato grave ferita al braccio per scheggia di granata . e non ritiravasi al posto di medicazione che ad azione ultimata e per ordine del suo colonnello. - Montagna di Bligny (Francia), 23-24 giugno 1918. COEN ANGELO, DA FIRENZE - Aspirante ufficiale 213° reggimento fanteria (M. M.). In un'aspra giornata di combattimento fu costante esempio di sereno coraggio e sprezzo del pericolo ai propri dipendenti, che sotto il violento fuoco nemico di artiglieria, mitragliatrici e fucileria, trascinò con mirabile slancio a ll'attacco, validamente concorrendo alla conquista di una ben munita posizione. Contrattaccato da soverchianti forze e costretto a ripiegare, cooperò in modo esemplare a riordinare le ondate di assalto, e le ricondusse alla conquista delle posizioni t emporaneamente abbandonate, sulle quali saldamente si manteneva sotto il violento bombardamento nemico, finchè, colpito a morte da una granata avversaria, lasciò gloriosamente la vita sul campo della lotta. - M onte S . Gabriele, 4 settembre 1917. COEN CESARE, DA ANCONA- 5 ottotenente battaglione bersaglieri ciclisti. Tenne, durante aspri combattimenti, il comando interinale del battaglione, segnalandosi per perizia, calma, coraggio, sprezzo del pericolo, alta coscienza del dovere, finchè cadde colpito a 1norte. - Oslavia, 15-24 gennaio 1916. COEN GIORGIO, DA ROMA - Tenente complemento reggimento cavalleggeri Catania (22°), squadrone sardo (19°) n~tova formazione. Di scorta col suo plotone ad una colonna di prigionieri, avvistati reparti di cavalleria nemica superiori in forze, che cercavano t agliargli la via del ritorno, subito si slanciava con ardire e risolutezza contro il nucleo avversario più forte, e lo travolgeva, catturando cavalli e cavalieri e deternunando la precipitosa fuga degli altri nuclei. - Laguna di S oli ~ Albania), 7 htglio 1918.

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