N. Lenin - L'imperialismo come più recente fase del capitalismo

VI. Spartizione del mondo tra le grandi potenze. Il geografo A. S u po n (73) nella sua opera intitolala "Sviluppo territoriale delle colonie europee", dà il seguente brel'e riassunto di tale sviluppo alla fine del 19.0 secolo. Su 100 °; 0 di superficie appartenevano alle potenze coloniali europee (tra le quali annoveriamo anche gli Stati Uniti): 1876 1900 In Africa 10,8 O/O 90,4¼ aumento del 79,6 °lo ·" Polinesia 56,8 O/o 98,9 ° o 42,1 °/o " Asia 51,5 ° 0 56,5¼ . 5, °lo " Australia 100,0 ° 0 100,0 °,0 " America 27,5¼ 27,2 ° 0 diminuz. del 0,3¼ " Pertanto - conclude Supon - la caratteristica di questo periodo sta nella spartizione dell'Africa e della Polinesia ,. Siccome in Asia ed in America non vi son territori non posseduti, cioè non appartenenti ad alcun Stato, la conclusione di Supon può allargarsi dicendo che uno dei traiti caratteristici del periodo considerato è costituito dalla definitiva spartiz_ione della terra; definitiva, non già nel senso che sia, impossibile una nuooa spartizione --chè anzi nuove spartizioni sono possibili e inevitabili - ma nel senso che la politica coloniale dei paesi capitalistici ha posto termine ali' arrafTamento di terre non occupate sul nostro pianeta. Questo per 1(1prima volta appare completamente ripartito, sicchè in aYVenire è possibile soltanto una nuova ripartizione, cioè il passaggio da un • possessore " ad un altro, ma non dallo stato di non occupazione a quello di appartenenza ad un • possessore "· BiL, ...,.....,_ _ ,,,v L.o'IUI \.V

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