Adolfo Rossi - Alla guerra greco-turca (aprile-maggio 1897)

Tornando in Italia Infine, mentre tutti i volonta ri s i sono ritirati dopo aver esaurito le munizioni ed egli li segue per ultimo, una palla g li trapassa un ginocchio e stramazzando ma pur sorridendo ancora: - Sta' a vedere - mormora- che queste canaglie di turchi m'hanno proprio colpito ! - Pe rsone prudenti per quanto valorose, durante il combattimento avrebbero detto a Cipriani : - È bene il dare esempio di coraggio e di sangue freddo, ma ci .si può riparare un poco: la trincea è fatta per questo, s pecialmente quando si è disarmati. - Quei giovanotti invece, soprattutto i g raduati e gli ufficiali, non volevano mostrarsi da meno del Cipriani. C'era fra essi qualche ex volontario del Cipriani stesso, accusato di non essersi mostrato abbastanza audace in 1\[acedonia e smanioso di fare sfoggio del proprio coraggio, cosicchè vi fu una ve ra gara di temeri tà e di disprezzo de l pericolo e l' abbandono completo da parte di taluni delle più elementari precauzioni. È questo coraggio ragionevole ? O non e ra piuttosto un fare, senza saperlo, il gioco del nemico? * Raccolto sul campo di battaglia parecchie ore dopo la sua caduta e quando aveva già perduto tanto

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