Antonio Fradeletto - Contro il Ministero Giolitti

:::!:L.$; ~ .f ~ Antonio Fradeletto ij _.•w..._.__- · - Contro il Ministuro · 6iolitti .... , . ._~ ., . .__... ...... ...,.~ .. , ........ _ ... ._........, .... , ....... • urruu~~..-. w.-""" u• w....-.... nvnu :uraur """ u• ~ a-.: ur uno Discorso pronunciato il 6 Aprile 1911 ·===== alla Camera italiana L EDIZIONE s. E. L. G-. A... ~~-----------------~--~ ]Y-[ I LA..~ O c :x: I

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Contro il Ministero Giolitti l

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Antonio Fradelett:o Contro il · Ministsro . 6iolitti •n n ~JIS!av=b '!IW'R.JP...,._...._._, un....-.#b ... UP'bi ._. n UJ......,._.. RWlWI» _.. USI .....-usa ....,~llUIF4U w c u n UJIIIIIIJ$Ur-J e ... w ....._, cr _._..._.es u u ·,w e tJII Discorso pronunciato ------------------------------- il 6 Aprile 1911 -------------~------------------ alla Camera italiana --------~--~---------------- l. EDIZIONE S. · E. L. G-. A... ~--~---------------------- ~IL.A.~O c :x: I

Diritti riservati in tutti i paesi MAZ 0700 00 ~ 1 ~ MAZ :j9S~ /

----------~~----------~------------------~ Col titolo « Contro il 1\llinistero Giolitti n; la~ Selga pubblica col gentile cons1ens·o dell 'an. Antonio FradeleLto, il v igoroso ed eloquente disconso da questo pronunz i<:Llo il 6 ~prile .1911 alla Can1era itaLana. La ra~·ione della pubbJjcazione è espressa ne1la belli ~­ -s ima letter a che EUore Janni , da.l Corriere della S era, rjirigeva ad Antonio Fr:adeletto, lette r:a èhe qui jntegrat .. n1·ente riproduciamo: « Ci sono- ci devono essere -in Ita~ia. onorevole FJ·adel~tto , dei gio ·~.:ani che si sono corn.mossi leggendo le pa- 'tole che avete pTonu.nciate in Pa.rlamento. E'' stato un accento di vita in m·ezzo a quella~ sen-ilità o pre.coce o te1~acc, e un grido gettalo di là dalla P'a,ludosa pratici l(ì di 1vl ontecitor.io alla coscien:::.a italiana che si rinnove lla .e che prepara il dom·ani . Voi ave·te avuto coraggio; e i dep u. ta.ti d'Italia da qualche anno a questa parte non ci hanno avvezzi a c1~edere il coraggio una virtù costituzionale. rlv·ete detto L'angoscia della vostra cosci.enza. là d:ave le r)((role hanno un'e co nel pa.ese, fra gente che o c1·ede l'a coscienza un tra?nontato concetto deFe vecchie fi~osofie ·idealiste o se la J'i.tro1Jano, pavida e impronta insieme, nelle ambigue con[jdenze dei corridoi. J1 ve te ferito con d.iritte punte le vittime non sirnpatiche del pantco elettorale , gli esuli del potere

\ ' -6che agognano abban~dlonatam.e.nte i ritorni , i coltiva.to1··i di funghi mangerecci nella malsana u.inidità dei sotterranei, ' i rh.achiavelli rossi che concimano col « pozzo ne·ro H i migliori destini del popolo. Avete proclamata l'a necess1ità 'IJitale d'uno spirito politico che significhi la forza ascendente della nazione. E certo in fondo aU~an.im,a dei timidi è sorta per un istante l'invidia de·l vostro bel gesto signorile. Ci ~evono essere in Ita.~ia dei giovani che si sono commosst. \ ·Il vostTo discorso è di qu.elli che. riconciliano con la politica. E v·oi sape·te se di qu.esta riconciliazione vi sia. bisogno per una generazione che è stata costretta d'all'esem- . . l pio dei m.aggiott·i a.l disprezzo dell.e cure deUo Sta;to; p1e1·t una generazione che non sçt .più dove la libertà delle .opiniont finisca e dov·e corn~incino gl'interessi di partito, dt sètta, di razza o di tutte e tre queste cose' insieme, è se . . . attendere alla 'Qita pol.i.tica .sia una: rinuncia di sè nel·le· die-: forma.zioni di una plu'f'la.lità equi'voca, o se so-ltanto entrar nella poli-tica militante tolga il diritto aU'i·ntero rispetto delle persone dabb ene ma scettiçhe o se sia1nell'a forza d'a- ' · ni1n0 d'un UOm.O salvar fTa l:a politica il riliC'V•O d.el pro1J1'iO cara;ttere meglio che non si sa.l.vi il rilievo dell'e mo- ' . ' nete fra le dita innu!fìerevoli. Un vago cenno del pad-ro-· ne sernbra affrettare il giorno nel quale l.o studio del'la vita greca e r-oma.na sarà, in omaggio àl.l'·idolo della mo -· dernità, ridotto di va.Z.ore nelle nostre scuole; e a1Uor"a si dirnenticherebbe· o non si avrebbe più ternpo d'imparareche in A.tene la politica. era l:a scienza sovrana dell'uomo· libe'ro e che in Rorna la cu.-ra de·lla p-ubblica cosa era lrc . . sola per un romano, dalla qua.le si poteva., per rip·oso, distrarsi nelle altr'e. Avrem.mo il suffra.gio u~iversale e _ l'uni.versale incoscienza. di ogni ragion . di vita che trascenda [.a ·convenienza del · rnomento. l nostri governanti non sentono il disgusto che l'i cir- . conda o se ne com.pta.cctono corhe d'un baluardo che l.i

, ' • - 7assicuri dall.e ostilità più battagliere; i nost1'i vecchi partiti, più vecchi i più nuovi, fatti pingui &d asmatici dalla vita cornoda - infradiciano in una beata assenza d'ogni inquietudine ~deale e' sor1'idono d·i scherno a,i nwgri ingenui che parlano d'un avvenire non rirnato in ottona1·ii La bo,rg hesia - quella crosta, oh, caduca! di borghesia che sorrn,.onla - dan::,a davanti al si?nbolico Tetra1·ca popolare non per ave1' la te.sta d'alcuno rna per farsi pel'- donare la propTia; e la, vi ltà fuma da tutti i tripodi notltn-ni. Voi avete detto . che le cose· di per sè sono u..na verità a1 J7Ja1·ente e cor·ruttrice, ·ma che lo spirito dell e cose soltanto opera nel ternpo e sommuove la terra e la feconda sot- ' to l'aperto cielo. Questo, nella Camera ital:iana, pochi lo hanno inteso, ma l'hanno inteso, nell4 nazione·, gl'ingenui, che_non hanno aUitud'ine di giocolieri e che intendono come non la conquista valga ma l'animo con cui alla conquista s·i muove. E gl'ingenui -- nel' bel senso di pura libertà che ha la .parola latina - non a.ppartengono a. vn partito piuttosto che a ùn altro. Nell'Italia ge.rminanle borghesi e so-cialisti denono pu1" sentire il btsogno di ria - gitare d'un moto ideal.e la vita co1nune per impedirle di stagnare e d'imputridir.e, poichè dai rri,,i,a;smi d'e·l'l.e plaA cide tra[{icazioni emanano gerrni ·m·ortificanti per gli uni e per gli altri. Nell'Italia genninante ci dev,ono pur essere borghesi che non vogliono, pe'l' interesse o per viltà, accattare panni frusti dal socialismo e socialisti che non vogliano accostarsi alla borghcsia per cacciarle le 1nani in tasca e poi sputaTle sulla paUida faccia, e borghPsi e socialisti che non si avviLiscano e sve·rgognino n.eUa laj:;- :.aronesca scaltrezza di vedere quali, degli uni o degli altri, nella lunga beffa sia,n rin~asti i calan~ini. Un 1J0 - 1JOlo diviso in logici pa1"titi non può nonchè progredire, viv·e1'e con un siste·tna assoluto ed e.sc lusivo di furb eria e ve-der tranquillo i suoi ra]J1)resentanti contf~ndere sul govl rno della pubbltca cosa conte una brigata di lollalo- •

• -81·i da caltè-concerto che ·hanno 1n·c1neditati g l.i S1Je tta·coli e i .guadagni. Di ques to si pu~ò fa.re una quieta esistenza giornaliera, ma a lungo andare si sott1'e come d'un inavvel·tito logora.rncnto organico che scoppi in malattia violen ta. ai giorni dell e crisi storiche: di questo scettici s n~o d'ogni politica ideale che si coltiva nella nazione si può fa 'l' e un medicamento lcnitivo per L'agonia di ciò che è decTepito e non vuo l pare1·e, ma ~e ne prepara anche una catastrofe rno1·ale, prima che rnateTia.le, nel terribile tempo in cui un popelo dovesse, irt sè o di contro ad altri, su scitare una {iammeggiante Hm.anità di fede e d'cn tuSUIS H~O . E i.l processo che l'Italia di domani farà alla gove rnante It àlia d'oggi sarà per ·accusa di cinis1no. Il vostro discorso, ono1'evole Fradeletto, vi separa da 'u.n ?Jic co lo mondo in decadenza e vi accosta a quegli italiani i quali da qua.lche· temp·o non udivano in Parlamento la voce della lo1"0 coscienza e della loro speranza. EssCi non ha fa tto , costì intorno, arrossire nessuna. obbedienza che si sia già patteggiata sotto il J ungolo deLla paura (si di segnano , nelLe visioni di questi sbigottiti, nro[ili dem.oniaci di prefetti elettorali ), ma ha suscitato un fremito di i~npetuo so consenso fra quan~i, studiando, lavorando , so- , gnando , credono che nessun partito possa. aver l'orgoglio di sè e nessun popolo la te·de nel p1·oprio d.estino se la coscienza:ael partito e del popolo non è illum,inata da. una nobiltà ideale che t1·asc enda la utilitàl 'Vorace e nspugni ai · richia.Jni di equivoci profitti. • Voi ave te, in qu.es to crepuscolo d·i vi ta p:Otlitica da com.- ]Jagnie di ventura, bene mer·ilato dell'Italia 1nigliore. Ettor2 Jann i

~------------~---­ ------~----.....----- ----~-------------------- / FRA.DELETTO. (Segni d 'attenzione ). Onorevoli co1leg·hi. Le parole vibranti di commoZtione patriottica che fu · rono pronunziate te-stè in · quest'assemblea e lo scroscio cl! f-ervidi applausi che le ha accolte, rendono anche più penose le dichiarazioni che io sarò p,er fa~e; m.a la pena profonda non irnporrà veli d1 reticenza al mio pensiero. Suonano nella vita pubblica certe ore in cui si seorgo·- no in modo così limpido i pericoli del camm.ino sul quale si procede, che bisogna risolutamente denuncia:r;-li, 3.nche :.1 costo di separarci per breve dalla compagnia di amici carissirni. Ed io, anilnato _da quest 'unieo desiderio eli ver ità, chiedo alla Carnera d'ascoltare con la sua consueta benevolenza le ragioni pe r le quaJi non credo d'approvare lo svolgimento della recentissima crisi, anzi con sidero le v ic-ende ond'es.sa fu accompagnata come un s-egno rnor li.ficante della clepres:s ione della vita pubbUca ita1iana Per la moralità politica. Non mi rnuove certo avve rsione preconceUa pe r l'onorevole pre.sidente de l Consigli o, del quale più volte riconobbi, privatamente e pubblicamente, le doti vigorose dì ingegno e di volontà. Forse qualcuno, in questa Camera, non ha chn1.enti ca to che nel turbolento settembr e del 1904, quando non po- '

- 10chi tra i s uo1 anl lCl n ovelli lo vituperavano, proclanlandolo, in un ordine del giorno, indegno di r in1anere a cupo d ' un puese civile, io non esitai a d,ichiaranni pel Governo e per la legali là con tr o lo sciope ro rivoluzionario, convinto con1e sono ch e la den1ocrazia debba provvedere energicam.ente a difend-ere sè stessa contro le faziose Ininoranze denlagogiche, se non vuole che l 'ordine s ia rista - b ilito con l'a:uto degli elem.enti r etrivi. (AtJpTovazioni ) . Qualche altro r icor derà for se ch e, 1neno di due anni son o, quando le Convenzioni n1·.aritt in1e, presentate da ll 'on or evole Giolitti, erano feri te a sangue, e tra i più crudi feritori era il suo aLtuale collega onorevole Nitti , (S~ Tide) io dichjarai , innan zi ai 1n iei concittadini, che quelle censure m.i parevan o ecce·ssive n ei riguardi tecnici , ingi u ste ·uei riguardi n1or ali. NrrrTl , rninis l ro d 'ag r ico ltuTa, i ndust r i a e commercio . Non io. l~ RADE LETTO. Lei non mosse accuse di natura nlorale ; furon o altri. Non parl o dunque, ri peto, per avver sione proconcetta contro il capo del Governo. E n emrnen o, onorevoli colleghi , per una scarsa misu ra d i deferenza ver so i n1e~nbri de l Gabinetto, n on tutti d.i certo al loro pos to, tutti inves titi dal difetto d'origine cui accennerò più tardi, ma uomini inconte.sta.biln1ente ·.egregi, alcuni dei qu.ali legati a n1e da v i11coli sin ~e rj eli un1 iCl Zl U. Neppu re inten do di schierarn1i c.ont.ro il progrn1n rrt:1, perchè, pur riserv.ando1ni cfi far~ qt1alche esplicita riserva, esso conLien e proposte ch e io approvo, come quell e ch e corrispondono ad :tspinaziqni , a concetti1 da 1ne J)lropu gnati in ques,ta Camer a e fuori. Con1e potrei, ad csern - pio, d~chiararmi contrario ad un'ampl~$Sima I~iforma_ ele.t- . 1.orale, se ho SQttpscritto la n1ozione Mirab.elli favor~vo:I r al ·uffra.gio universale fin o dal 1HOIL all orehè il suffrag·io • (

-11universale era respinto tanto dall 'onorevole Giolitti quan to dall 'on,or.evole Sacchi? (Commenti ). Io parlo per altre ragiolii , per quelle ragioni di corret tezza e di rnoralità politica che sovrastano alle persone, ai. prograrnmi, e che nei Parlan1enti sono la guarrentigia con1un e di tutti i parLil.i. · Ogni fatto risolutivo provoca sen1p·r e nel no t3tro spirito due· domande d'indole diversa, le quali s'affacciarono forse, per la prirna volta alla .sottile coscienza politica della stirpe ateniese: quanto succ·ede è legittimo? quantO' succede è utile a noi? Le due domande si r~pr·esentano nel caso attuale. Il 1no-· do onde si volle ri solvere la crisi - rispetto ai rnotivi che l'avevano detreminata - è conforn1e alla logica, alla sinc.eriià., alla limpidità , che dovrebbero sempre guidare r azione di un Parlamento? E l.a soluzione di que·sta crisi, prescindendo dalla s.:ua corflettezza, giova verarnente alla part.e politica nell a quale io rnilito? Il belli~simo inganno. Alla prin1a don1anda, rispondo con srcurezz.a.: no. Seguiamo, infatti, le vicende che originarono e &eguirono la cr~si. Non sarà colpa rnia ·se vi parrà d'assistere ad uno di quei giuochi, che gli scrittori della Rinascenza. usi ad amn1irare l'abilità spregiudicata e gli -effetti immed{ati de-ll'azione· umana~ senza curarsi del suo ·contenuto rnorale, chiamavano il bellissi1no inganno . (Commenti ). Quale era stato il rimproV<e ro ·mosso dalla maggioranza rimasta fedel e all'onorevole Gio li tti , al Ministero dell 'onoreYole Luzzatti ? - Quello di dedizione aperta o di conn ivenza segreta con ·i pa-rtiti estren1i, tanto che il 18 n1arzo, nllorquando l'onorevole Bis.solati ebbe n. dichiarare che i sòc i-ahsti s j erano staccati da l Governo. un clainore di in-

-12cr edulità scoppiò da quei banchi (accenna da destra lt sinistra)_. Quale censura si rivolgeva al1a riforn1a elettorale proposta dall 'ono~evole Luzzatti? - Quella di essere, c,ome fu detto largan}ente negli Uffici, anche, da t.aJuno che · oggi ù sottosegretario di Stato, inopportuna, non richiesta, non sentita dal paese. Da qual parte fu escogitato quel correttivo del voto obbligatorio, che si chiamò il contravveleno? --_ Da amici de ll'onorevo~e Giolitti. Quali ministri s.ostennero il voLo obbligatorio nel Gabi n-etto ? - Non certament.e, su.pp.ongo, l'onore.vol e Sacchi e 1'onorevole Credaro; bensì i n1ini sbri r_in1asti devoti all'onorevol.e Giolitti. 1\rfa c'è di più. A1lonruando il l\1inistero Luzzatti, proponendo i suoi candidati per la Comn1issione dell!a riforrna elettorale, desig·nava tre radicali - tre soli su diciotto n1embrt -- due di questi, l'onorevole Elltero e 1a persona che vi parla, soccomb.ettero, per volentero~o e lieto concorso di voti g iolittianl (Si. rid"). Si potrà obbiettare: ma tutta codesta gente rnal presun1 ev.a di interpretare l'animo dell'onorevole Giolitti. E allora, pe.r.chè mai l'onorevole Giolitti, che si manteneva in assidua corrispondenza ~o' suoi an1ici ... (lnterru:.ioni) in inte.rmittente corrispondenza dirò, se volete, non li illuminò'? Perchè, Invece di tener chiu so a dopp,;a chiave il suo pensiero, non lo m.anif.estò p.riina, con1e !anno tutti gli uorùini di .Stato nei lib:e.r.i paes.i? (Vive a}Jprovazioni ). Perchè non lasciò sospettare in alcun 1nodo di essere ben diverso dall'ono,revole Giolitti del i90-l, il quale, rispondendo ·alla 1n'o11ìo~ne de·ll 'onorevole lVI.irabP.lli, diceva ch ·essa era una specie di apoteosi dell'ignoranza, che dal suffragi o univers-11e ~vrebbero ricavato beneficio son anto i cleriCaJi, che i cleri cali av.rebbPro dovuto innal· za:re un monurr1enLo all 'ono!'evole l\1irabelli, e che eg·li

-13 - non 8i opponeva alla pr0sa in considerazione della proposta solo perchè, ov.e si fos se venuti ad una seria clisc us sione, molti di coloro che l'avevano firmata si sarebber-o penti ti di averlo .fa Lt.o ?.. . E, d 'improvviso, il 18 n1arzo, n ell ' immin13nza del voto. 1 l'onorevole Giolitti, che prin1~ non aveva mai rivelato un pens iero diver so da que_llo noto alla Catnera, che non aveva n1ai suggerito a' suoi fedeli un attegg ian1ento favorevole aa .una più arnpi a riforma, tocco fuln1ineamente dalla luce della nuova fede, annuncia il suffFdgio universale, o pressocll è universale, servendosi del medesimo argo1nento e quàsi dell e rnedesime parole dell 'onorevvle l\:1 i rubell i ! Questi, · nel suo eloquente d_i scor so, aveva osservato che dalla conoscenza del semplice alfabeto· non s i pot.eva infer :re la capaeità del voto politico, eo1ne dall.a non conoscenza l'incapacilà; è l'onorevole Gioh lLl vien e a ripet{~rc i que~st.e testuali parole: <( Io non credo che un esame sull a facilità di n1aneg·giare le 211 let,tere dell'alfabeto· clebbçt cos-tituire il criterio ner dec:defle se un uomo ha aUitudine a giudicare delle grandi c1ue.s tion i che interessano le n1a.sse popolari ». I due espedienti · ingannatori_. j\1a a llora, s1 dice, gli a doratori dell 'idolo, che stavano pendendo dalle sue -labbra, invece -di acclamarlo. a.vrebb8ro dovuto ilntnediatamente infranger!o! E infatti, ·signori, io potrei Inaliconicamente osservare - ch e uno fra i più grayi inconveni.ent)i delle cliLtature è appunto questo, di rendere G-t.one ed an1orfe le cosc.ien .. ~P, (Bene! Bravo! a destTa) di ottunder e ogni squis ita sen ibiLLà JJOlitic.a ,eli sostituire alla visione libera e viril e delle cose. raccec.an1ento v~e.rso l'idolo, inducendo ad attribujre . . all e su e parol e. c.on1unque uon i no, il s ignificato i)Ìfl con-

- 14 - fo rn1e agli 'intin1i n1otivi de lla propria adorazione (Bravo!.). ~1a in questo caso la verità inesorabile è un'altra.. L'onorevole Giolitti, per non ri.scoprire interamenLe - a!:tli adoratori le sue nuove s~1nbian:è.e, ricorse ·a due espe- • dien'Li .. . li· :chiamerò cosi, per non venjr meno agli eufemisn1i del linguaggio parlan1entare. ·- · Anzitutto, sorgendo a lancia re in n1od9 così rapido, succinto, inaLteso, la sua idea sulla rifor1n a elettorale, e.g·,U non . dichia rò di .farlo c01ne capo della n1aggioranza o di una· parte di questa, non disse di parl~are a no1n-e di amici più o meno numeros·i, ma S•e1nplicen1ent.e eli voler· esprtmere la sua « opinione p ersonale n. Ora, una lunga esperi~enza aveva insegnato a.g·li am1c1 dell 'onorevole ·Giolitti quanto poco })eso avessero ceTte st1e opinioni personali sulla sua effettiva condotta · politica. Non av'eva egli detto di es,sere personalmente favorevole a l. divorzio, ma di non proporlo perchè la Camera non lo avr ebbe votato? Gli amici. dell'onorevole Giolitti potevano dunque creder si rassicurati dalla sua prudente abitudine di distingtJe·re le opinioni personali dalle prop_os ·~e legislative. N'an basta: n1entre tutti gli oratori dell'e.s.trema sinisbra avevano manifestato diffidenze e dubbi circa l'alacr·ità della C.ommissione per la riforn1a.· elettorale, Inentl'e essi avevano oensurato aspran1ente l'onorevole Bertolini, 1nentre le dichiar:a?.ioni dell 'onorevole presidente della Co1nmissione non erano sembrate, a ragione, od a torto, soddisJacenti '(ta nto che l'onorevole Bis·SIOlati e l'onorevole Fera mantenevano le loro propos.te) m-entre l'onorevole Riccardo Luzzatto soggiungeva, tra gli apJ plausi dell'Estrema, che non avrebbe dato il suo voto all 'ordine del giorno Pozzi perchè perpetuava l'equivoco , l'onorevole Giolitti non solo .difendeva st.rBnuamente l'operato del1a Con1missione, ITia diceva perfino cl1e. se que..: sta fosse s tata costretta a di1n-e tt.ersi, non ::: i noteva avere

. -15l ti certezza ·d .i t.rovai~ne un'altra più prop1z1a a.cl una le ~· p· e li"beral~e; fac·enclo in tal 1nan"iera- an e he l'apologia di quei candidati an1bigui che negli Uffici avevano battuto noi . rad icali, sincéram.ente favorevoli alla riforma. · Gon questi 'èlue espedienti (continuerò a chian1arli , nsì) -!"onorevole Giolitti ri~1sciva a rnant~ne1"e compa.tto into~rno a sè il Vlecchio esercito, pure sve'rltolando pe'r il n1omento, a semplice titolo di opinione personale\ l.a bandiera avver satia. l ' lncostituzionalità. - I socialisti al potere. Segue la votazione·. Per l'orçiine del giorno PÒzzi s1 raccolgono 265 voti, che vanno dell'e.str.erna destra "a lla sinistra democratica, 1neno quattro o cinque voti rad~cali; contro l'ordine del giorno stanno soltanto 69 voti, tutti cleU'esLrmna sinistra, mèno quattro d ella sinistra democratica. . . Gli onorevo-li Sacchi e Credaro, che si vedono così in contrasto cog·li aln ici, rassegnano le dimissioni ; l'onorevole Luzzatti fa causa con1une con lo.ro·; la crisi è aper· ta; l'onorevole Giolitti viene concorden1ente derSignato alla Corona, n1a, suppongo, come capo della 1naggiorqnza . . vinci"Lrice, non g·ià co1nc arbitro asso luto delle sorti del Parlamento italiano! Orbene, egli va in11nediatamente ad offr ire un portafog liò e s.i predispone ad offrire due n1ezzi portafogli a i r appresentanti dell'ala più avanzata della Ca1nera e dell'esigua mino-ranza che era ri1nas La soccon1bente nel voto. Confesso di non conoscere alcun precedente analogo nella storia di tutti i Parla1nenti! · E qui debbo esprin1ere, con assoluta franchezza, il n1io avviso intorno alla partecipazione dei sociali sti al poter e, . . ~n un paese r etto a forn1e monarchich e. ·In linea di logica e eli teoria, una qualsi.as·i conc ilia -

- 16 - zione tra il principio monarchico e il pnncLpio socialista, ed- anche la -sen1plice affermazione che il socialis1no non solleva la preginel i ziale antin1onarchica, parmi un. assurdo, perchè una conc-ezione di rinnova1nento. o s~e preferite di rivolgirnento sociale, che si in1pcrhla s ulla lotta di ·classe, che dice di muo·ver .guerra ad ogni forrna di privileg~o , che nega l'eredità don1es ·~ioa, che si professa essenziallnente internaz:ona.le, deve con siderare la monarchia e~reclitaria con1e l'ingiusLificabile privilegio di una famigìia (Benissimo! - Int erruzioni ); e ta le ,e,ssa èlppar~sc·e davvero, quando si voglia pre.sc i1~dere da tut.ti quegli elen1enti s torici, naz ionali ed anche emotivi e r appresentativi cije noi monarchici teni a.mo in alti&simo pregio, 1na che il soc~ali sn1o, come corpo organico di dottrine e di tendenze, deve r espingere. In linea pratica, però, le cose mutano. Da una parte: infatti, vedi <:uno che storicamente le monarchie si sono spesso appoggiate · alle classi popolari, attingendone forza; null a di s trano, pertanto, s'e la monarchia accoglie ed ascolta i ruppresentanti autentici del proletariato n1oderno. E dall'altra parte, si comprende pure come i soc ialisti, in consiclerazione eli qualche interesse che essi reputino di S·omma utilità p.er il p~oletariat-o1 possano - ~n determinati mon1enti - accostarsi a lla n1onarchia. Voi vedete, o- s ignori, che io riconosco la possibilità anzi la legitt:rnità, s.e non teorica, prati c-a, cùella partecipazione dei soc ialisti al potere. anehe jn uno Stato n1onarchico. lV1a. la questione da n1e pos ta è ttn ':altra. lo ammetto la parLecipazione dei sociali sti a l potere. quando es·sa avvenga naturaln1errLe, non artificia ln1ente. e cioè a S'egu ito di un esplicit-o voto, di una chiara battaglia e di una chiara viUoria, ottlenuta 1nercè il · concorso dell-e forze parlamentari socialiste. l\1a nel nostro caso uon vi era stato ·c.oncorso alla vittl()ll'Ìa bensì alla comune . ,

-17sconfitta. Se non vog·liamo, dunque, sovver tire di colpo le basi del s ist.en1a parlamentare, dobbi.an1o riconoscere che l'onorevole Giolitti non aveva il diritto eli rivolo·ersi o a ll 'onorevole Bissol.ati e che, se lo fece, con1pì atto di autorità arbitraria . Le rette norme parlamentari sono, con1e dicevo, una g ua.rentigia con1une; non possian1o tollerare che siano infrante per D;n presunto beneficio nostro, perchè dornani potrebbero es·serlo a nostro danno e a beneficio altrui. E, del res·to, o signori , per controllare la bontà di una tesi, bas ta ricorrer-e a lla reciproca. ChB cosa sarebbe .avvenuto, se il capo di una rnaggaoranza vincitrice radica-socialista, per primo atto di oostituzione del su<; gabinet.Lo, si fos•se YivoHo -ad un c.o-ns€rva·tore? Sarebbe stata minacc~ata immediatam·ente la rivolta cd io, confesso, mi sarei posto tra i ribelli. (Com1nenti ). L'onorevole Bissolat.i, dopo n1olte perplessità, riflutò . Io non ricerco al suo rifiuto rag ioni div~rs.e da quelle che egli addusseo tanto più che, conosoendo la natura s.:n - c~.ra e fi era dell ' uon1o, sento di comprenderle perfetta- . · mente, e panni un po ' son1maria, forse un po' volgare: l'abbiezione cl ei «futili motiv.in , con1e l'altra d.te.I «doveva pensarci prima» , nes·suno· di noi avendo diritto di farsri giudice del valore intimo che certe delicate ritros ie po. - sono .assumere per un 'anima, nessuno dii noi potendo pretendere di segnare .i1 punto- preci so in cui que.st'anirna debba deciders:i a riconoscerle invincibili (Bra.vo.' - Dall' estrema sinistra.). ' Con1upque Lramonta to il connubio Giolitt.i-Bis ola li, ass~stmnmo ad alcuni fatti che sarebbero davvero stupefacenti, se . la s ituazione a ttuale potesse e8ser e giudicata a lurne di logica . l .... Le incoerenze del regime personale. ' . L'onorevole Giolitti ma nliene e rafforza i 1ninistri radi - cal i. che·, a segu ~t o del voto, aveYano dovuto uscire. e per

-18so lidarietà ooi quali l'onor evole Luzzatti s1 era dimesso; n1ei insieme conserva i 1ninistri giolittiani, ·tnasfOtrm.an'- do li da co1nandati derla rifonna guardinga e de·l voto obbLga.torio, in cornandati del suffrag.io un1versale . (Benissùno! - Si ride ). E mentre l'onorevole Bissolati dichiaea di concedere tutlo il suo appoggio, alrneno così si lesse n ei giornali, al prograrnma dell' onoi~evo l e Giolitti~ que.s Li lo sos tituisce con l 'ono revole Nitti: uomo· di cui è sÌJperfluo lodare r alto ingegno, l'arguta · facondia, la coltura, 1na ch o r appresenta, o aln1eno 1~appres~entava., (si ride ) idee, tendenze, propo-siti, dive r si da quell i dell 'onor evol,e Bissolati ; tant'è vero che i socialisti, poche settin1an·e fa, lo chian1avano nemico delle rifonne (in que-s.ta Ga1nera egli aveva chiamato la grande rifonna tributaria una f?'ase fatta ) spirito borghese, spirito negativo, conservatore... io raccol si perfino, nei corridoi, qu esta grazios a· definizione : decotto di m.alva versato in una fiala dall'etichetta radicalB (Viva ilarità). Ora è n1ai possibile ch e all 'o·cchio acutissin1o ctéll'onor evole GioliUi siano sfuggiti codesti illog ici sbalzi?. No, · di certo. Ma eccovi, s ignori, uri altro effetto del reg-im,e · personale. Qua ndo · l'Imperatore (l'ono·IIevole Barzilai · nel suo n1irabile discorso usava questa parola che oggi assume un significato forse piLt grave di quanto allora egli non cr edesse) quando ri1nperatore pen sa fra sè· cc lo Stato s.o- tl no ·io », poco irnporta che 1nutino le opinioni de' suoi collaboratori. E a ques to punio, se volessi esan1inare la cosjtituz.io11-e del Gabinetto nella figura politica cle.gE uomini che ' lo compongono, se volessi comn'l·entare c-erte inclusioni e- ' l sc lus.ioni _e· contraddizioni, forse non mi sarebbe difficile . .. . . trovare qualcuna di quelle trafiggenti ironie de lle q1:1ali l'onoreyol e Nitti ha, o aveva, (Si rid.e) il segreto, sebbene, per verità, subito dopo eg· li s·i affnettasse a co1npensarle

l -19 _ . con larga ·profusion-e , di sori~1s i è strette di n1ano, che rivelavano insieme la gioia maliziosa di avere fe~rito e l'amabile pròposito di vol:er sanar,e. ·(V'ivra ilà.1·ità). ·Ma io n1e ne ·astengo, per ·la gra-'",:ità ma linconica deLl'argomento, p~r la cortesi~ doverosa semp·re verso i coll eghi, anche quando sia ·profondo il" dis.séntime'nto · politico,· e perchè sarebbe inutile e cattivo .·pung:ere. gl,i uornini , allorchè l'ironia giace nel fondo n10desimo delle cos-e. Pe~r un fatto soltanto n1uorve.rò aprerto lan1ento, e · con- ' . fido che gran parte della Camer~a sarà con me -; per l'esc lù sione ·assoluta di ogni rappresentanza ·nel lVIinis~tero di ·troppe · e vaste e cospicue regioni cFitalia. (Apprnvaziorit a ··destra ed ·al centro ). No·n:-lo .- dico; · o s.ignori, pe~r · ang·usti preconcetti locali, ' .. sente)1clomì p,rofondamente· ·unitario, (Commenti ) ma per·- chè, data la storia secola.re e div,ers'a del pwe·se nostl'o, data la sua configurazione geografica, e.sis.tono eerti grandi inte-ress-i nazionali, certe .cavatteristiche te-Ldènze dello . . ... . spirito nazionale, che hanno la loro sede propri a e indistruttibil e ·in d€tern1inate regioni, ed è bene che il Governo h1antenga con ques ti in tete3.si -e con ques.te tendenze . qualche rapporto ·personale e direttò di consuetudine • e di ·sin1pat.ia. N~e l V~e neto, ad -esernpio, si agi tano forse questioni puramente locali"? ... No, ivi si dibattono I.e questioni rli più grave· e · delicata in1portanza per la 'vita ·rnedes-in1a dell a nazione. (A1Jprovazioni a destra ed a1l centro) . . E ·vedo esclusa dal M"inis·tero quasi .. tutta r Itali a · çlel centro, ch e h a pure tradizioni così elett.e di finezza intel1ettuale, ·d'arte, di coltura, dirò .anche di buon eloqui o italiano, eli fronte ad un Gabinetto dove oggi prevalgono le grazie canore dei dialett.i della valle del Po. (Viva. ila1'i.tà -- Animati corn,rnenti ). GIOLITTI, · p1'esidente del Consiglio, ministro dell'inter- ·no. E' un bella con1men1orazione· del cinquantesimo an-

• • . !· ~ ..... ~ . · - '20no dell~unità! (Vivissime ap-provaiion'i A p plausi C onvrn.en.ti ). PRADELETTO. Onore,vole Giolitti, io h a considerato i gràndi inte:res.si nazionali che 'h~nno sedé nelle dilfferenti regioni; e poichè vorrebbe ferirmi su questo punto, le dirò che q uunt' EIla ha polit~camente fatto è l' antitesi delle solenni memorie storiche che oggi commemoriano. (Comment-i - 'Approvazion-i e appla.usi a destra e a.Z. centro ____. Ru..rn.ori a sinistra): l\IIUHA TORI. Questa è una nota stonata l FRADELE1,TO. Parrà stonata, 1na ris.ponde a verità... (Co nvm.enti - Rumori ) ... e allora vi dirò , poichè 'lo volete, che alla vigilia della discussione ~ulle Conven7.ionimarittime, sono stati. esclusi dal Gabinetto i rappresentanti eli quas i tutte le grandi regioni_ n1arinaresche, la . l' L.iguria, le Pùglie, la Sjlrde.gna, la Venez.ia . .. . La poca sincerità del programma. FRADELE1,TO. lVIa eccomi al programma. . NuLurallnente, non ·possia1no pretendere che un GatineUo appena costituito, presenti un comples.5o di propo.. ste coordinate in ognr loro parte. Oggi il progratnma non può consistere ch e in una serie di eùunciazioni fonda- • n1ent.ali. Il giudizio tecniéo verrà più tardi, quando co- . · · ~leste enunc'iazioni si tradurranno in_ diseg-ni di leg·g·e.· Per ora è consentita soltanto un'in1press.ione . politica.- La riforma elettorale? Io mi d~chiaro inte.rainent.e ·favono.' ole; favorevole, intendia1noci, al conc.etto sinteti è o . . esposto dall 'onorevole Giolitti", per chè ancora noi non conosc.iamo i particolari del disegno di l~e~ge . . l/indennità? ' 1\Lo Dio, io provo così acuLo il çlisag io econon1ico di questa· vita parlamentare, che ce rto non intendo. rinunziarvi; pr-egherei soltanto l'onorevo le Gi0litti odierno di mettersi d 'accordo con quell1altro non ren1oto

- 21 - onorevole GioJiLti, il quale dic,eva che 'l'indennità non avrebbe conferito pres tigio alla Rappresentanza nazionale. . GIOLITrri, presid~nte del Consiglio, m·inistro dell'inte1~- ' no. No.... · non l'ho dietto.... legg·a la mia dichiara zione : non è in quei term.iJ!i! l:VRADELETTO. Scusi, onore.vol·e pre.s;idente del Cons iglio, ma la vivacità delle polen1iche non m'induce n1ai ad .alterare le cose. Ella disse: temo che l'indennità non conferirebbe prestigio . alla rappDes,entanza nazion;ale. GIOLITTI, pr eside.nte del Consiglio, ·ministro dell,interno. No, nen1n1eno co.s.ì. (Commenti ). . . FRADELETTO. DeJ resto, era un'opjnione rispettabile, com.e egualmente rispettabile è l'opinione f·avo.revol e all'indennit~! Dev.e- soltanto permettermi di trovarle in contraddizione fra di loro. GIOLITTI, presidente del Consigl'io, rninistro dell,int erno. Rilegga le mie ·dichia razioni e vedrà che non è co. ì! l:VR.A.DELETTO. E' COS·ì! PRESIDENTE. Dobbiamo mandare a prendere il resoconto ufficiale? (Ilarità - Approvazioni ). FR.ADE'LETrro. Quanto alle pensioni operaie, es.se rispondono ad un concetto di g.ius t·izia soc-iale, che non è privilegio esclusivo della den1ocrazia , poichè furono attuate p1eT la prima volt.a nella ·conserv:aLric.e Gerrnania, qa quelle ferrea tempra di con servatore ·che fu il principr di Bisn1 rur ck, il qua le, nel propugnarle, trovò accenti cl i biblica eloquenza. Temo invece (per quanto incompetente, )asc iaten1i esprirner e il 1~1io àvviso) te.mo che l'intendin1ento di provvedere al .fondo per le pensioni operaie col monopo-lio di Stato deHe assicurazioni, sia un g-rave errore, sia una , ch.inJera finanziari a, sia una n uova dimostrazione che g' l i esempi più disastrosi a nulla valg·ono tra noi e null a e, in· segnano. 1\ffr.ont.er emo veramente, o signori, quest'arduo problen1a, di cui nessun altro paesi(}, io credo, osò fino ra /

; - 22' - tentare la soluzione? A.hjn1è! voi ved.r0te sfuma re gli ::ì perati proventi; veclre~e · aggiung.ersi . al carico grave, . n1a ben determinato e legittimo delle pens.i.oni opel;'a ie, ·un altro ' carico f.or.s.e indefinitamente maggiore: Rispetto aJle questioni che riguardano la coltura nazionale, io t.rovo appena . un 'espressione gener~ca che 8i riferisce al riordinamento de1la Scuola media. Ma con quuli cr.iteri sa~rà attuato codesto riordinarnento? Non lo .sappiamo. Naturale, quindi, ed onesto che io r~serbi inte·rament~e il :r;nio giudizio. La politica eccles·ia.stica? · Qui, o signori, nulla di prec.iso e di concreto. Qualche fras e· soltanto · s.ull ~indirizzo laico dello Stato . .1\lla in materia .di fnasi, vo,i mi permetterete di preferire quelle più colorite e più, .eloquenti d'el- · l'onorevole LuzzaUi (ILarità). Perchè n1q.!i . ronorevole Finocchia.ro-Aprile che e~a stato, mi sc.usi, così esigente verso l'onorevole Sonnino, diy.enta. ad un tratto cos.ì remis.s,ivo verso l'Imperatore? (Appro.vazioni a·l centro: e rt destra). Do;v'è la precedenza del rnatrin!onio :civ~le sul n1a·~rimoi}io religioso? Dov'è l'abolizjone .deH'inse,gnan1ien,. to catechistico nella scuola primaria? Dov'è il divo,rz~o? Dov 'è il rinrdina1.nento de.Ua proprietà eccles.ia.s.tica? Dov'è la revisione o la r~affermata applicaz,ione delle leggi _ su'lle Congregazioni religiose? (Cornmenti) ·. · FINOCCHIARO-APRILE, ministro di· grazia., gittstizia e culti. Io non ho nnunziato ad alcuna delle n1ie ide.e, e le sosterrò e difenderò a suo ternpo an~he da questo banco. (Vivis~i1ne ap-provazioni - 1livissi7ni, p1·olungati a.pp.Lausi a sinistra). · FRADELET'fO. Ri 31pon.do subito-: io cr.edo alla since- ' rità delle d;chiarazioni dell'onorevole ~inocchtaro-Aprile; rna o.?·Servo che l'onorevole Giolitti ha de.tto ,poco fa che egli .ci es.poneva i punti e~senz.iali del suo. programtnai il che YU9l dire che· non conside.na cotne essenz~ruli . le . i·dee dell'onorevole Finocchiaro-April~. (Approvazioni al centro ed a destra).

· l -23GIOLIT'I'I, presidente del Consiglio, n1i·nistro dell'interno. Ho parlato dei problemi più urgenti. FRADELETTO. Ma nel prograrnn1a io noto tlna lacuna ben maggiore. Ascoltandolo aUentam.ente, non ho raccolto parola la quule si riferisca ad un'imp.er·i osa inca l- . ·- l zante necessità, che orn1ai tutti i buoni cittadini , - a · qualunq~·e p.art.e ascritti - riconoscono e proclan1ano; aHa n ecessità di r estituire vigore e prestigio allo Stato. · (Approvazioni a destra ). Oggi, in ,Itali~ , assistia1no a questa singolare ant.itesi : da una -parte, espans·ione prodigiosa delle energie e delle iniziative private; dall'alLra, infiac,chim.ento deplorevole nell'eserciz.io delle pubbliche funzioni. (Approvazioni a destra ). . . Ora io ~redo che, que.st 'anti.·Ce.si debba esser e tolta, . e non voglian1o che l'azione e la clignìtà .politica dello Stato italiano riescrrno troppo inferiori alla pros perità materiale del Paese. E questo s 'i1npone 1naggior1n ente alla Yi- . . g·i lia dell 'arnpl iamento del suffragio, giacchè, per l'equi - .librio di u~a ~le mocraz'ia, quanto Pi~l le _rif9rrp.e sono larghe e popolari, tanto più dev'essere r obu sto il potere dello Stato. Forse l'onorevole Giolitti pensa che a g?--rantire lo Stato sono suffic_.ienti le su e en ergie, e cer to nessuno vo rrù metterle in dubbio; - ma la forza di scontinua e periturn. eli un uomo è cosa ben diver sa dalla forza intrinseca ed org.anic~a delle istituzioni di un Pae.se ~ E dopo ciò, varrà il progra1n1na che noi abbia1no ascoltato a separarci nettan1·ente? Niente affatto. Varrà, piuttosto, .~d allargar e la c.lie.ntel.a dell 'onorevole GioLtti. Il programma _no_n ci dividerà, perchè un conglon1 e.r ato politico_ forn~atosi d~rante parecchi anni di dittatura. consolidatosi attraver so due elezioni generali , fonclat.o sop.ra un~ l~rg-a . e salda ba_se di a1nie~z ie .di aderenze, eli transazioni. cl i co11prornessi (l nterru::.ioni ). non si clisgre-

.... ' _.. 24 - ga, p~e rchè il dittatore n1u ti da un giorno all 'altro la sua · divi sa. Il program1na non potrà dividerci, per chè nella vita pubblica ciò che suscita gli entusiasn1i che accendono e le lott e che ritemP'rano, sono i principi costantemente professati, (Appr ov,azioni a destr a)_ sono le grandi idealità, sono le 'noqili passioni, e anche, sì, le questioni finanziarie ed econo1niche: n1a quando siano penetra te di e1le1n -enti tnor ali, come avvenne in lnghi lte~rra pel famoso bilancio di Lloyd George, del quale fu detto mirabi lrnen- ·t,e che sotto ogni cifra si sentiva palpitar e la vecchia e aus~tera anin1a puritana assetak'1 di giustizia . Cos ì l'onorevole Giolitti, rnentre gitta il turbamento n1o r.ale in 1no.Ue coscienze, non r~esce .a sepa rare nettaInente le parti politiche. E si co1nprende. La sincerità de,.. gli eff.etti non può nascere che dalla sincerità .dei propos:ti e dei Inoven~i . Il danno dell'onesta democrazia. Vengo alla seconda delle domande che mi sono Jin o àa principio rivolte. E' utile quanto accade, è uti le ver amente, alla parte po litica nella quale io mili to? Giuseppe Maz.zini, che in questi giorni abbian1o Gosì abbonc1anteinehte e, co1ne si v.ede... . cos-ì uti lmente com~ mel?orato , di ceva una c.osa molto sen1plice e profonda: e cioè che ogni problema d'ord'ine politico può semp~re ri solver.si in un problema di edu cazione morwle. Ora, consi ~erato l'argon1ento èhe ci occupa da questo alto pun to di vista, io dubito assa i che la mossa r epentina dell 'onorevole Qjolitti giovi, nel sen so migliore del1 a l ,~· parol a, a lla dmnoGra.zia schietta, onest.a, aus tera ed alte-· , ra di sè.

., -25 -_ E per -dilnostra.rlo, non mi sarà necessaria n1olLa fatica: Basl.erà che io mostr~ di non av,ere ogg·i dimenticato le belle lezioni che ascoltai nelle scuole inferiori, medie .e superiori della democrazia italiana. Abbi.am.o S·ent iLo ripetere tante vo.Ue che i veri progr essi politici sono quelli che si. con s,eguono -con forz.e proprie, non per v~r'tù di piccole arti o di favori improvvisi ; - che le idee acquis tano valore e colore dalla natura degli uomini e dalla profondità dei s-entim-enti; -che, quanto 1naggiori sono gli o~tac.nli da abbattere, tanto più proficll o è il ri sulta.L.o, pe:rchè ogni ostacol·o abblattll t.o si . ronverte in radice più salda di convincin1ento ... . · E cl 'in1provvis o, tutti questi nobili inse.g,n amenti, correcli.l ti da una larga serie di esemplificazioni storiche e polit,iche, sono rne.ss i in disparte, e la dernocraz.ia, nella incapacità di esprimere dal suo seno un capo, nell 'incapacHà eli prepararsi ponderatan1ent,e e maturamente alla v1tt.oria, cede .aLl'invito di colui che, fino a ieri, guidava 1 l .can1po avversario! l\la, si dice, v'è la riforma elettorale. Eh via, non ci avete insegnato ancona che le rjforme politiche sono deglj strurnenl..i, de-i me-ccanisn1i, che valgono in quanto è sano lo spirito che li mllove ed è pura ,l'atm-osfera morale e civi le in cui operano? .... Ebbene, se sono vere le accuse che voi avete implacab~ln1ente r.ivo1Le all 'onorevole Giolitti e che mai vi siet1e da li la pena di canc.ellare, potete avere piena fede n ella sua reinc.arnazione? Non è egli l'uorno mede.s~imo che u.ccattò l'aiuto dei clerieali, non solo nelle elezioni del 190't, qu ando il farlo potev1a comprenclers~ di fronte a i torbidi di piazza, ma anche cinque anni dopo, nel 1909. alord1è ne - suna ragione plausibile poteva g iustificarlo? (Cotn ·menti ). Potete amm,eHere che un'anima politica rnuti eli colpol da un'ora :all 'altra, co1ne muta la psicologj a dei pcrsonagg1 nei rnelodramn1 i e nei ron1anzi eli bassa lega? Pot.ete er e-

.. l. ' ' " \ -26clere· ad una s.econda verginità .morale dell' uo1no che più v·olte in que$ta Can1e.ra e fuori (io no.n rnl' sono mai ass6ciato alle ingJiurie vostre) avete proclamato il corruttore della vita politica nel l\fez;zogiorno? (Benissirnol B' verof - Comn~.enti - Interruzioni ). · BUONVINO. Parlrate di noi senza sa.pe.rlo-. FRADELl~TTO . . Ma passian1o .dal punto di vista ideale a que-llo pra·L~co. Sapete, o s.ignori, quale potrà eS'S1e.re. una conseguenz.1 probabJe di questo artificiosp rivolgim~nto? Sarà che in tutti quei collegi d'Italia (e sono sciagur,atam•errl;e troppi ) · · dove 1n-ancano le energie combatrbive o dòve: queste sono facilrnente soverchiate dagli interessi e dalle ambizioni, . . dove il Governo fa e disfa 18: pubblica opinione ' o l'opinione pùbblica si plas~a- doc.ilmente sui desideri e sui voleri del Gove,rno, doy.e· non esi stono orga niz.zazioni operaie, v.edre1no rr1oltiplicarsi i radicali fa lsi, i r:adicaL spur1, (Bravo! ·___ Ilarità) i quali improvviseranno le loro . ' cohVl~nzioni con l'a llegr a indinerenza onde avranno ve- . l . . . cluto il pre.s.idente .de1 Consiglio mutare le sue, .per il . contagio che hanno sempre g li esemp], sopr'atutto i cattivi es·en1pi, quando v1engono dall' alto'. (B en e! ) E sarà codes~o un nuovo elen1ento di debolezza e di corruzlione per il paese nostro, g.iacchè uno dei pericoli più grandi per la .democrazia non viene dagli avversari, che anzi sono stirr1olo alla vigilanza e alla difesa, viene dai demoerati~i d'occasione e d'opportunità., pronL: sempre ad abbando- \' na.re un p·rincipio senza fede abbracciato. Favori ai socialisti. Coloro, 1nveee, che da que.sto sta.to di ·co-se trarranno vantaggio materiale ·ed aumento nuinrerico saranno 1 socialisti. CHIESA EUGENIO. Non credo .

\l , -27FRADELETTO. E non soltanto per gli effetti pres un1lbii1 e naturàli della nuova legge, ma .anche perchè l'offerta rivolta da.ll'onorevo'l'e Gi.o.littl .all'onorevole Bissolati' .e l' n,c- . cardo con lui faranno credefle che all'~ppoggio dei socialisti siano esclusivamente dovute le attuali riforme. (Com- . rn.enti - LnteTruzioni' da alcuni ~~cialisti) . E' la verità, voi dite? Può darsi, ma per n1e è una verità spiacevole. . . . E tanto più lo faranno credere, in quanto, per l'opposi · zione della ·maggioranza gi olitu~ana, sarà sembrata di scarsissiina efficaia la partecipazione dei radicali a l Governo precedente. (Benissimo! ) I socialisti ·s.i gioveranno della rinuncia medesima dell'onorevole Bissolat•i , perchè, non essendo' legati da alcun · vincolo diretto o indiretto di corresponsabilità nel potere, potranno premere n1agg1ormente sul Governo, ottenendon e largo r icambio di concessioni, di arrendevo lezze e sopratutto di benevola c~cità . (Jla.rità - Appr·ovazioni - Com1n.enti) . . Voci all'éstt ema sinistTa.. Non ne abbian1o bisogno! . . FRADELETTO. Ne avete bisogno! Ora, voi 1ni permetterete. di dire che io, per quanto riconosca la rettitudine pers.onalé de'~ capi del socialismo, non posso desider are l'aumento numerico dei sociali sti... Voci all'estTema sinistra. Lo sappiamo! FRADELETTO. Lo dico appunto perchè lo sappi ate! ... Perchè cr edo che il so.éialismo no·n sia propizio nè a ll 'elevaz.:one dello spirito naz.ionale, nè ad una r qbu st.a disciplina dei s.ervizi pubblici, nè alle finanze de.Uo Stat e> . (Apptovazioni a de·stra ed al centTo - Commenti ). E non lo de,sidero per un 'altra considerazione, più n1odes ta ma umana, che rigu?-rda il mio partito . (Commenti ). I sociali st i, nella loro ansia di conquiste e'lettoralL non hanno riguardo alcuno ver so i loro affini, (Si ride - Commenti ) anche di fronte all' avver sari o comune. E (!llf~ -

-28sto (io rni m~antengo obbiettivo ) è logico, perchè essì sono un partito di classe, n1entre noi non lo siamo e non vogliamo es·serlo ... Ed anche verso gli affini si abbandonano volontieri a quell'acre vena di denigrazioni, che trova facillnente p:re.sà nell 'anirno credul·Odelle moltitudini. .. (A p1J1·ov-azioni a destra - èqmmenti - Interruzioni all'es trerna sinistra). ~e avverrà pertanto che i sociali sti , rafforzati senza clu1Jbio dall"a lteggiarnento del Governo, mentre non avranno modo di recare molest ia ai radicali fal si od esten1poranc~ (Br'ne! ) le cui candidature .si moltiplicheranno in quei collegi, dove, non esistendo movimento operaio, non si potrà parlare di socialismo, combatteranno più vivacel ntente n egli altri collegi dove sono organizzati, gli elen1enti sinceri , convinti ed equanimi della de n1ocraz~a ' (Contmcnti ). l\1a se Je forze numeriche dei socialisti cresceranno, n11 cl on1ando .-e atnnenterà in eguaLmisura il loro vigore rnorale. E ' lec1Lo dubitarne .. . (Comment-i --· Interruzioni dall' estremn sinistra) . · Anche qui io par lo il li nguaggio dei socialisti; io ricordo una loro vecchia. lezione. Essi us~vano dire che le riforme, per riu sc:r e feconde, devono e3sere il frutto di una laboriosa e pugnace conqui sta, non già una elarg·i- ) zione ve nuta dall 'alto. (Interruzione all'estrema sinistra ). 1\!Ia qui non vi fu nè battaglia n è conquista.. . (Commenti -·- Interruzioni aU'estre1na sinistra ). Tutto c1ò è voluto ogg_i dall 'onorevole Giolitti, rcom- ).- menti ) alcuni dicono per l'onesto ed accorto .proposito di . ' assorbirvi , alLri, tra i quali l'onorevo le Ga..limbert:, per un desiderio senil e di pace (Cornntenti ) o per la va-naglori a di coron are una vita inte,ssuta di 11mbiguità .e di àntàtes i, coi ~azz i clell.a girandola popolare! (Approvazioni -- Comr.nenli - In·terTuzioni all'estrema sinistra ). E poi si è sempre v:sto che i partiti di avangua1~clin. e ..

-29 _ . eli controllo, utiliss imi ad un paese, perchè sono a volta . . a volta st.irnolo e fr eno, quando allarg~ano di troppo le loro file , rischiano d'essere trascinati nel'le co·rrenti torbide e debilitanti dell'opportunismo p)Olitico. (Apprdvaz~oni - Interruzioni dall' est1'erna sinistra). Se non m~ inierrompete, vedrete che io sono rigorosamente obbiettivo .in quest'analisi. (lnte1Tu.zione del deputato Turati). PRESIDENTE. Facciano silenzio! Ed ella, onore\·o lP , 11,radeletto, non raccolga le interruzioni. · Propaganda repubblicana. FHADELETTO. L'unico (par~ito 'dell'estrenl.a, che ùa (ruesio grande equivoco, da questa cris i profonda de11e . ' coscienze, potrebbe trarre largo beneficio, .se volesse organizzarsi, se sapesse adoperare un linguaggio più ten1perato, sarebbe il partito repubblicano, (Comrr/;enti ) che, del resto, · ha tra.dizioni insignì di disinteresse patriottico, perchè a:ll 'ltaiia molto ha dato e nulla ha rna.i chiesto. .. Una voce dall'estremfl sinistra. « Corriere della Ssra! » ~,RADELETTO. Ho dat J . abbastanza prove di ~. ì ensare, bene o male, col mio cervello, per aver bisogno di prendere dai giorna:Ii le ·argornent.1-zioni dei .miei discorsi!.. . J PRESJDENTE. Chi ha interrotto, s'inseriva per parlare. Sarebbe il tredi ce.sin1o d1 que'lla parte. (Accennando all' es trema sin-is t·ta. ). FRADELETTO. Quel partito potrebbe, ripeto. trarne in1m·ens1 benefici, per r ag ioni negative e pos it ive insieme . Per r agioni ntga tive: perchè (constato, non giudi co) es so può apparire come il .solo immune da compromessi e da trans.az.ioni . Per ragioni positive : perchè quanto avv.~ene potrebbe forse dare colore e sembianza di cr ecl ibilità alla t.e-s i repubhlicana (riferisco, non gi udico ) che ne l nostro Sta to m·onarchico non sia consentito l'aut.onon1o . v1-

-30luppo e contrasto di tutte le forze spontanee del paese, , per la presenza di un principio che la Costituzione di- . · chiara bensì irre~sponsabi l e , ma che in realtà può premere o direttamente o per opera de' suoi zelanti servitori, e mentre prima, ad esempio, per un istinto atavico di gloria rrlilitare, spingeva in un s-enso, ·or~, per bisogno casalingo di tranquillità, ripiega in un S·enso dive~rso. (Com- . menti.). Ricapitolando, dunque : aumento provocato di soc~alisn1o e, per n~cessaria reazione, di clericalismo; . - depressione degli spiriti democratici schietti ed austeri; - incubaz·:one di fal so radicalismo;· - condizioni più propizie offerte alla propaganda repubblicana: - questa è l'opera che · probabilmente si prepara, non secondo le intenzioni, m.a per grazia e volontà dell'onorevo le Giolitti. V na voce dall' estren~a sinistra. Sarà quel che sarà! FRADE'LETTO. Voi dite: « 3arà que~I che sarà»; io penso a quello che non vorrei succede.sse. (Approvazioni da . . destTa e dal centro ). ' Altra voce dall'estrem.a sinistra. Non abbiamo p,aura deli 'allargamento del voto! (Interruzioni - Commenti). APRILE. Finitela, con codesti monopoli! La restaurazione delle coscienze. l FRADELETTO. Pochi giorni sono un amico socialista, ar quale confidavo queste inquietudini, mi · rispondeva: forse non hai tutti i torti, ma bada che l'onorevole Giolitti è un espertissirno navigatore e che il gesto medesimo da lui compiuto, comunque tu voglia é iudica.rlo, è segno di abilità e di forza. Ed io rispondo francam:ente, che di esempi di abilità e d1 forza paragonabili a questo, è piena tutta , quanta la storia italiana. Fra 1 politici, fra ·i signori, fra i condot-

-31tieri del Quattrocento e Cinquecénto voi troverete uomini forti ed abili da quanto e più dell 'onorevole Giolitti; ma allora ·la patria, a malgrado de'Ile sue ful gide glorie intellettuali, decadde moralmente e c iv~lm·ente, per risollevarsi a nuova vita quando nacquero altre generazioni, che ebbero la santa ingenuità di restaurare il culto dell a dìrittura e. della coscienza. (Bravo! - 1ipprovazioni ). Signori, sono per finire. Educato al rispetto degli uomini che servirono il loro paese, che invecchiarono nei pubblici uffici, mi duole di aver proferito parole amare 'verso il capo del Governo, come, devoto al senso dell ' amiciz.~a, mi duole di staccarmi da amici carissimi. Ma io ho obbedito ad un inte1rno comando, ad uno di quei com.andi di fronte ai qua'li deve c1edere ogni riguardo e deve allentarsi ogni vincolo. No t non po6siamo rassegnaPoi all.a prosecuzlione di un'ultr.apotenza personale, per cui l'oggi contraddic.e al-· l'ieri e si riserva libertà di farsi contraddire dal domani . Non possiamo lasciar credere al paese, che guarda non tanto alle teorie quanto agli e,s.empi, che i colpi più audaci e più scaltri siano prem~ati dalla Rappresentanza nazionale con la civica 'corona. Sopratutto la irostra generazione, che scende ormai l'arco degli . anni, non ha il diritto di defraudare la generazione nuova, trasmettendole strum~nti parlamentari logori, guas~ti, circondati dalla pubblica disisti1na. (Interruzioni - Rumori }. TURATI. Per que.stb è necessario il ~uffra~io universale. FRADELETTO. Onorevole Tl:lrati , Ella che ha non solam.ente acuto ingegno ma nobile cuore, non ischerzi sulle oneste trep~dazioni d'una coscienza italiana. (Bravo! - , Applausi). Io so che in questa Can1era, su tutti i banchi, vi sono cos.c~:e.nz.e limpide e rette, le quali provano i miei stessi .,. tnrbarnen ti.

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