Antonio Fradeletto - Contro il Ministero Giolitti

\ ' -6che agognano abban~dlonatam.e.nte i ritorni , i coltiva.to1··i di funghi mangerecci nella malsana u.inidità dei sotterranei, ' i rh.achiavelli rossi che concimano col « pozzo ne·ro H i migliori destini del popolo. Avete proclamata l'a necess1ità 'IJitale d'uno spirito politico che significhi la forza ascendente della nazione. E certo in fondo aU~an.im,a dei timidi è sorta per un istante l'invidia de·l vostro bel gesto signorile. Ci ~evono essere in Ita.~ia dei giovani che si sono commosst. \ ·Il vostTo discorso è di qu.elli che. riconciliano con la politica. E v·oi sape·te se di qu.esta riconciliazione vi sia. bisogno per una generazione che è stata costretta d'all'esem- . . l pio dei m.aggiott·i a.l disprezzo dell.e cure deUo Sta;to; p1e1·t una generazione che non sçt .più dove la libertà delle .opiniont finisca e dov·e corn~incino gl'interessi di partito, dt sètta, di razza o di tutte e tre queste cose' insieme, è se . . . attendere alla 'Qita pol.i.tica .sia una: rinuncia di sè nel·le· die-: forma.zioni di una plu'f'la.lità equi'voca, o se so-ltanto entrar nella poli-tica militante tolga il diritto aU'i·ntero rispetto delle persone dabb ene ma scettiçhe o se sia1nell'a forza d'a- ' · ni1n0 d'un UOm.O salvar fTa l:a politica il riliC'V•O d.el pro1J1'iO cara;ttere meglio che non si sa.l.vi il rilievo dell'e mo- ' . ' nete fra le dita innu!fìerevoli. Un vago cenno del pad-ro-· ne sernbra affrettare il giorno nel quale l.o studio del'la vita greca e r-oma.na sarà, in omaggio àl.l'·idolo della mo -· dernità, ridotto di va.Z.ore nelle nostre scuole; e a1Uor"a si dirnenticherebbe· o non si avrebbe più ternpo d'imparareche in A.tene la politica. era l:a scienza sovrana dell'uomo· libe'ro e che in Rorna la cu.-ra de·lla p-ubblica cosa era lrc . . sola per un romano, dalla qua.le si poteva., per rip·oso, distrarsi nelle altr'e. Avrem.mo il suffra.gio u~iversale e _ l'uni.versale incoscienza. di ogni ragion . di vita che trascenda [.a ·convenienza del · rnomento. l nostri governanti non sentono il disgusto che l'i cir- . conda o se ne com.pta.cctono corhe d'un baluardo che l.i

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==