LUCE FABBHI L'ANTICOMUNISMO, L'ANTIIMPERIALISMO E LA PACE MOntevideo \Il EDIZIONI Sl11diSoci.ili 1949
AVVERTEXZ.\ I'" q...,.to ,i,..,.,.J.. ramm,n;.,...,;M~, ,/;,;.,,,; o f,,.u Fabl>ti (;,,.;/t,, d~ <:orr,o 141 ~ ~lont..,:idco /trr<fHy), /'~• /'111Jio ,; ,,,.,_ di 11.iriiu~ i µ.ia1Mnri • /~ ,irhi•-"• di mn'1iOt no,,...ro rii ~,.pia olran,miniilttnlon• ,li Mj olonr~" di /\'a, voli fNS!'lla 11<>11•/•3-18 - Co.,10 corre111, po1<ol~6·199;2 . Nar,oli), Prenodel p,esenteopuicolo: 30centeiimi di dolloro
I FRATELLINEMICI o~ un polo alraltro e lnngo lutti i paralleli, la plurimille• nuia lotta tra gli uomini ha unificalo il 1uo linguaggio cd i :;·t,;~\\~ 1i . ~.~.r::~ d:::; s,: 1 1~ ,: :,~::~'tE!a~~ 1 ~.::: St~m 1:~!~~:~1·::o:~1~al:':h;~,- 1 ;~:::::.:rJ~:1;sJ"~z~ 1 ~~:~.:1:1 1 itc;:"~ fraterna, che Mussolini, Hi1lcr e StnJin, in ;uc,:,cuionc cronologica, hau ,·olutoccntralizzala ed avtocratica,chegli uomini di :i::: ;i;~~ic!\: 1 tl'1.r~%~~~a::~::rc.~ 0 S:t l ;~ :~:: .. u t,t?z u.no, pi,i che mai nuuicro,c e irte d'armi e di dogane, o,lacol; utificidi opJMJ!li al pauo degli uoni.ini e delle idee che ,i eeruno, e ~egli alimenti che gli aHamati upcttano, le Ione all'in1crno ,l'osni frontiera, le Jotte rra 11n11•c:ree ra1tro 1ulla linea di alcune di qun1efro11tiere, hanno tulleo:remhrano avere gli ~-imotiviideali,perehe,•i1i1ventolanoleile""<'l,arnlicrc,vi •i gri(latto le 11eue 11arolc ,l'ortlinc. Su una tli qne!lc battdierc c'e JerÌlto "Socialitmo, an1ii111perialismo~, 1ul1'1hra "Dcmocra• zia, anticomuni1mo", E, oe liammcggiano in piccoli e deboli pac- ,i, tutte e due le bantllcrc 11ortano scriu1c1.i1I 10110 e piu 11ic• cole, qucalc parole: "Sovranit,i nazionale~. La prima bamliera é ~:J:t•:~~n•:: 1 i ::: stf•,.~:1:: 0: : : ,,t ':;a;,;2t~',~ g,~;,;: ~~o~~::::a~ ~:;:~: 1:•~ii~oraRlg!\.~~,'~~,:i~i 1:~:li~~t:;1;;s~::•~: rli,·idc&n quea1a ba~: i pae!i devono sce,eJicre lr3 "i duoMoc- :!!l:~f~!~,!;::;~:1!;;;;2~ ~~!~i:~i~'.~t'.: 0, ,~:: ~ 1indacati 1i IOIIOpili o meno vincolati allo Siato cd i partiti
hannOU'Ulo,hannooda1piranoadu·ereak1111i,leilorome,nbri al 1101crc,,i ,·otano coscientemente all'in;111cce»0. L'unica poa.1ibi]i1i di "tcru po!i~ionc" ti rro,•a al di foori ,lciparti1iautori1ari,aldito1>radc1lefronticre,foorieeon1roi 11uadri del capi1ali1mo printo e della burocn~ia dello Stato imprcnrio; li tron In gli uomini e le dorme, con;idcrati nella loro comune umanit1i, come co;.cri che pcn1&no. ,unano, lu·ouno e consunu.no, pero .olo nella mi.-ura in cui rieuano ad CMere lé otcui. •fuggendo la falu ..:mplici1i ,lcllc cla...ilicuioni che i "dircuori,. pri,·ilegiati della politiu mondiale impougono in tacito accordo, in dileu dei loro intcreui ---,,hc ei oppon~ol>O 1i nella lotta feroce 11cr il predominio, ma coincidono in 11n co, mu11ei11in1odiconiCT\'nioncchcfinir:i lor1Cperidcntiriciu:li. li fenomeno nuo,·o ,lcl ..::colo \'cntetimo6 appunto (JUC§l'u• nh·cr11aliuuione delle Ione in gioco. dh cui tutli 1011pre,;i e nel cui econtro tulli wnoattori e ne"8uno,pc11a1orc,Umto che l'uomo ne C rag~i11n10fin 1ui ghiacci 110\ari e tra lo eahbie dei de..:rtiequ1toriali.Se,·ogliamotro,·arcun1umtod'■ 1>poggiopcr un"aiionc Jiben, un ambiente in cui un giorno ai• po!>ihile vi- •·ett: umanamen1c in pace, non dobbiamo cercarli con criterio geoi;rafico,•paziale. ma nelle rqioni piii Jmrc, 1,i1i disinteret,- u1c, ]liti .emplid ,Idio •pirito umano in 11111011ue110ormai J)iccolomnndo. Dobl1i1mocrcarli innoi,ccrcarli negli ahri,porl~ti alla1\CiU crcuionc ,ID11uc.io;.te..&0no1tro umano detidcrio divit1. Biao~n• porure l'umanit.i 1u un altro piano mentale e 1u un altro terreno ,li lotta (il 1•iano mentale della libera aolidarictil, il terreno di lolla fra tutli Ji:liOJ)l'rl!l!•ori e dru11a1ori ,la una parte -e ce n·e di "dutn" e ,li -Jiniotra" . .i~in,pcriafotì" e di "'eomuni!lì"- e tutti 111i OJ>pre,i,,ie ~frunati ,lall'altr1l. Per far quetto bi.o:i:na lil,crarc noi o.tcu.i e i;:li altri ,bllc fra~i fatte f ;f ;i::~:~~;[:,~.]::f::!t1 ~t:: } :::: l"u~,~~ili~~:1:i•::,i"~~l:r}~:o.!:~,:~,'.':c~'jc;:~::o;;:;:t:ii:,~~;•;o~it~ lil,rrt,i •ul tcrrcno ,,olitieo. Si;, l.auo loro c..-,lerr ehr hi•o:i:na rinunriare. almeno 1•ro,,..iaoria11,cn1e.~iruno di que,1i dn~ lioò :;:~1;a,~~u~!~~~ ,:::.~~~~.,!;:i~:;, 0 !0:!~ "de: 1 ::;;~:,:1r~ 1 :::~:! e dai loro intcru.,i dominanti. te tono d~i privilr~iati', Co,i ri
ura11110 forli corrcnli ·'con1unio1c" (ciOC ''1,ro•mMC) nelrl-:uropa occi,len1alc, fra fo mas.c operaie che ,·ogliono il •ociali•mo cveilononclcap(1aliou1odr1111atore-enci1uoicompliciedifc11wri Msocialio1i"al go,·cmo- il loro princi11alc cd immediato nemico. Ci saranno forti correnti anticomuniele (ciOCanti-ru,i.e) fra gli 011erni dì Berlino, che \'OJ!;lionoil ijo,:iafo,mo e 11Cnlnno -per ragioni rii vicin:1uu opnialc- negli agenti del go,•crno ru~c11cl1ou1\itari;;moi11co1ul,cntc,ilpi1i minaccio.o pericolo. Lo etcuo dc~idcrio di lolla contro lo drunamcnto e 1'01,pre~io• ne porter,i in 1>rigionc in Italia 1111,0ciopcrantc che si credi' co• ~ 1 ~:::~:~adt:!,,:c-::::.1,:~\1~1;':":\~:l~~r~: 0 i~:rn,:~~a•:;':i•:•:::JI~~\: un o;,po,i1orc, S()tlO l'accu!a J·c&!Crc al ,crvitio dcll~'i1111,crbli. ~mo occi,!cntale ... Sedo,·csM:>'CUircdaHerolmgucrrachcdictroq11Citeparole d'ordine ei prepara. i due com11a,gni,i iluc fratelli. che noi ~ccolo ,cor,o oarebl,cro for.e alali in,;icmc in .euo 11ll'ln1crnazionalo dei La,·oratori. cou1ha1tcrrbl,ero l'uno ,;;omro l'altro con lulla la for.a della loro Jii;pcrnzionc e del )oro entu~iurno. Noit <• la prima ,·oha nell:i &Loriache ,1ua.n10 .,•;, di piU puro nc\1'1101110 correco~i-pcreccitW di fonati>mo,o per la potenza ,runa 1oropugu,Ja i1uercHatn111enlc~..,,p]ificata- all'ahiuo, ma é la pri• ma ,·oho che il teatro della lolla i, 11,ua la tcrru e che la posta del giocoé la vii" ~toua dclrumauit:i, DESTRA E SINISTRA Q11c~1edue parole cbhcro il loro apogeo e la loro ra~ion t1·c~erc quando, co1u111istalauna )'nt\'enu di liberi.i 11oli1ica. l'interc4M: dci;:li uomini si polarinO intorno alla ri\'cnclicszione ,lcll'uguag:lia117,aeconomica. La traiettoria del 1"0/[tCMO era o aemhrava niticla e d<'liriita: uooluti,mo•lihcrafomo bor~hCJC•d•·· mocrnill rocialis1a, I fan.alici ,lcll'ordine rimpiangC\'8nO la Sanla Alleanza e coilituh•ar10 la ,lc.,rn; quelli che sogna,·ano una r•aeifica, ~•aduale e limitala c,·olu~ione nell"amhito dc\le is1i111zioni Jellalorocpocaappartc11c,·011oalc<'11/rr,;quellichc,·ole>'ano rendere pi1't radic,lc b ]ibertai, eon;;idcranrlola ,i.li uni nel 1uo aopeuo purnmcnlc politico, c'lrntlen,lola gli altri nl carn1>0 W• eialc. formanno fo sù,islr'1. Ba•ta ~fogliare le puhl,licnioni di quarn111·a,u,i ad,lietro, per ,·ctlcre b acl,e,.,:,tica ,iernplici,n di
tale cilui[icazione. Per la sinistra, quelli di deBtNIerano uomini delle caverne e parrucconi incartap~oriti; per questi ullimi .Je ainislre rappresentavano il popolaccio, la t11rh11.Come tulle le p•role che indicano posizioni relative, il loro contenulo reale poteva cimiliiare, senza cl,e Ce&l!U&erod"euere 1,crfettamcnte chi11re. Con la morte dei pii! vecchi e la oparizionc correlativa di coacezioni retrograde, legate a reait,i troppo remote e ,up,:. rate,co\ &0rgere di nuovi e pili uditi ideali rfroluzionari fra glispiritigiovani,ilvecchiocenlropassavaade1traela,·e«t1ia Binistra al centro, mentre &0rgcva una nuoya sinistra. Tutto que• alo, lenlamente ed automaticamente, l!C(londo -li dicen- lo leggi proprie dell'um.aniti in marcia (a qucl tempo tulli credeYano ohe la storia fosse una marcia e che questa marcia fo119e governata da leggi). E,con \oateuo criterio, ciascuna di queategezioni della vita politica aYeYa le sue snbclassificnioni: una dutta, 1111centro, una oinistra; ogni partito aym·a la sua "ala"mod,;rata e la sua "ala" avanula. Bei tempi, tempi onesti, in cui un reuionario, nelchiedcrelaforcapcrgli"agitatori"',nonsentivailbisogno di esahuc la democrazia, nCquc]Jo di maledire la dcmocruia con il pretesto 'dell'an1icapi1aliamo; in cui un ri,·olu~ionario a; ribe\laya contro ~i padroni e il governo", senz'ahre (liuinzioni. La guerra del 1914-18 ha fatto crollare il macigno che O<:• cultan l'ahinoincui lulli i prol,lemi ai ramificano in 11rofonditi, Realti i1rnditc &0no sorte (rivoluzione russa, fascismo, neocapitali,mo); altre se ne stan gealando e prenderan forma in un pro5,imo domani, Le parole-simholi di ieri oggi non servono piUchea-copriredifomolastraJavcrsol'a,·venire,fnorendoi disegni di coloro che ,·ogliono rendere •ohia,·o l'uomo 1>arlando- ~i di liberta. llmalintesocorninciOnclperiodoantcrioreallaprimaguer• ra mondiale (Yenticinquc anni fa •i chiamava "!"ultima guerra"; oggié"la primagucrrarnondialc"'!): pcfflera unmalin:cijoineoseentc. I reazionari diohiarati erano umi conservatori o. se desideravano un caml,ian,cnto,eran-o partigiani d'un ritorno al- ~:•:1~;)~Q~:i';"'1~I:i~(l:r~:~on~r;:~ai,:~rr~~!f,.Mc:~.1';'~:}~:ti:.;i:;:: non ne re•I• pi,i neppure uno da mettere al museo). Gli oppo• sitori all'ordine e1iatentc, i non-conformioti, si collocu·ano tuUi a siniotra. L'individuali~taaapiuntc a ou11er-uomo e pieno di di- •1>rcuo 1,er il voll(o. non ai ,listini:uevadalouocontrario,l'indi. ,·iduali,ta geloso difenoorc dei diriui di 1u11igli individui contro
~.::•~:i~::.~~ 1 iac:~:~~~ii~:.e }:p:~::~~~ti;!i:~~tifa~t~.!~•:~ 1 ciucunodiloro il proprio campo; quellodcll'1wentura lòiO- !~,\i~~j\s~;P;:;,~:~:~: d:11; 1~1t;l~a~:••f~!:~o.p:i,:tt\,!ilp~::,::~: del b&eiamo); quello della lotta antitotalitaria agli altri. Allo ste&aomodo, tutti gli a,-.·crurl del liberiamo <:a11itafota materializzuo nella proprie1,i 1>rivata 1i <:onsidcravano Ili{, o meno com11ag.,i di loua, &el)nati da ;'domature". Il fa5ei1mo, il nazi,mo e la rivo\u1;ione ru,ea han ua,formato que1te "diffe• r,:nzc di sfmnatura" in opp,nizione netta tra il capitali.11110,li Stato attravcno l'auoluti,;mo 1011\c {che da ne,enn punt,;, di ,·i•IS rappre11en1a un progre1<10riapeuo a\ ,·ocd,io a,oolutl;m-o precapitaliita) e il 1oci1H1mo libero. Che rimane dei concetti di àeJtrn csirei,trn a11u,·cno 11uesto ,anguino101,·ilup110 di rcah,i. ,·itali? Solo una vuota finzione, mantenuta artificialmente in vita da <:Ofl1unilutcre~i basici cli grandi forze materiali in pro,-.·i$0rio e co,11ingen1e<:onElino. La carattcri,tica fondamcutale ilell'cpOCll no•ua nel cam110 delle claMilicuioni idcolo~iehe é il clileguaroi progrusi,·o ,lei programmi con1erva1ori. ba ftei.&a mentalit,i co,ucrvatrice !•• Rllra,·erundo un'ecli~I tran!itoria, intaccau com'é dalla co111i11ua giuuastica ,fol!etruformazioni pan:iali, accettale cd anche dc,;idcrate ~• e,·itue la tradormuione to1alc. La cri-.'t nel campo ~cll'economia, della tecnica, della cultura e dçlla u1oralc é arrivata acl un punto in cui la re~11a esi- •lente non puO •n••i11cre M:nza ,uhire cambiamenti, cl,e ben pot&Ot10st:mbrareri>·olu"ionari,anehc•enonhannoahro•copo clic 11uello di ''rimodernare" lo ,frullamcnlo, lo ,pirito di a1110ri1,\, le gcru~hic. E, namralmente, ogni mo(lilica1;ione clic non ra1>1irc•enli il :~~·:d:idd;"~~l~::::~c 1:e,1:·,\:ic: 1 :::.t~~:r.~:t:m!'d~ (~~~~XiV ;;.,"u;';,:•t•:;~~:;,.,~g~~r~ 11 l~d~;~:1oi::a;;:: ••:r:11:•~::.:~:i; 1 1:• l'~: •·ala inproprietiatauleeclclle dceadenticontraddizioniu1iiu- ~ii:~n•~7ig:~i,;:cob,:;;;!:ai";';~i';~•ij::!ni: 1 :!~~1:"": ~':1e~i:J:" 1 :1: :::!• J:1 ;~~:~:o•~~'~:~\ 11 ~,~•:.~:i~i;~.,'.'C'ì,~\!:.;!;=n:a}:: ~:Jleic,:,i:i~:t;;:~.,7);~!1~ :::1~~:•~::~~,::"~~~::n~/:~!j"~:::::::c~
écooa 1roppo dimenticala pcrchéarril'i a for dubitare i parti• t"-tif 8:c~:ict'~:~)~u;7!~~~~ag~io:~o::~~:~1\ 1 ze~a~aco~•:iu:tbif;a;:rfa: chC qucni progTa11tmi poauno non rapprc~ntarc un prog.rcuo, ma acmplicemente un mezzo 11cr incatenare la tecnica cd impedirlc di e-0ru11icre la 1ua nat11ralc funzionc libcratricc. Stando cmi le coae, l'equazione: iiniolra = tradormaz:onc nel ~1110 del J)rogrc&SO,perde ogni 1ignificato diM:Timinatorio. Se prcndiuno come baM: il criterio della libcrt,i, doncmo arrivareallaconcluJioncehcunlibcralcini;lc!e,partigianodcl capitalismo pri.·ato, é molto 1,ii1a biniilra che Stalin. Se prcn• diamo in cambio come punto di riforimcruo la lotta antiUJ!Ì· tali1u, diremo che quel liberale inglese 1i collO<:aa dcitrn di D~ • Quetto ci spiega perché tanti uomini di "~ininra" ~I primo <1un•o diaecolo1i 1ianopoi 1rovatieo~ib~ncl r,mpototalitario fa5<:i1ta. La 11eeondaguerra mondiale, che ••~1>rlcon la rko]uzionc 111agnola (ineuichiavel'ao<:chipervcdcrcpoté im1,ararc molte coM:J, ha marnuto il proecMOdi ee111pliricnio11c.Gli uhimi >'en- ~•:~~nai:i~o~g~;;;~: 5 ,:;::o ci:: ~t:,.~~!:'lis,:,:! 0 ,1:"S~:~:~~::,.;:::n:~i~:: 1ali1ario,,; molto 1oiUl.ontano dal >'Crowcialiw,o di quanto lo fOl!Sel'antico capita\i~n,o privato; che l'autoritoi politica é insc• parabile dal 1•rivilcgiocconomicoe lo crea di nuo,·o,1uandoaia Hato provvi&oriamcnte distruuo; d,c 'l''CIIO privilegio cco110mico n,;,n puO au11i11crcormai in ~no al ea1,italis1no pri,·ato {per la cri1i interna del ai1tcma clic lo porta iucaorabilmcntc verto la diuoluzi,;,nc, co1t1e i\larx ,·idc, bcnd,e con errato otlimismo) e e'al'via a idcntificaui c,;,n il predominio politico in M:110alla ca,11 dei funzionari 1tatali, il clic di,truggcrcbbeanchc quella relativa lihcrt,i politica che .....,,,a\grado coMituieca per gli affamati una crudele ironia- é ~tata finora la condizione minima indispcnaahilc d'ogni lotta e d'oi;ni J>rogrcMo. Se volcuimo continuare ad ado1,crarc la •·ce<:hia •crminoJogia, diremmo ohe c,;,loro che rimpiangono lliller o adorano cmcio-ntemente S1alin (nomi adoperati come ain,boli di due ruh.l che li aorpauano di molto) co11i1ui~ono oggi l'estrema dc,tra; il loro programma é ma!.9ima opprcuione politica, mu• •imo ..rruuamcnto economico, m,;,nopolinati tanto la prirna quan• toi\-,;,ndodalloStatocdalla,uacaotaburocratica. Le cmidcne democrazie occidentali potrebl,cro co1tituirc il
centro+ buato 1ul dc1idcrio dcll'impONibilc e relatio con&erva- &ione delle condizioni 11\uali, con ripide e 1ei,·oloae 1,cndcn&e ,·c.-.o dc1tn (da una parte i rapporti con il oco-fuci1mo rctro- ~:;id~•~:~~,:::::nrc~.J\:,ri~:n:, ~~::n7: d.,i~=i-~~;rb.:::~~i dclloS1a1oin1Cn110tecnocr,ticoopiUomcnop&eudo.,ociali1t1). Infine, le fone f:he t;adormarono in rivolu'tione, nel 1936, la rf:li11cn.&1contro il colpo di Stato militare in Spagna, quelle cl,e lottarono i,cmprc per il 1oOCi1IUu10anti1t1t1lc, contro 1011litari;mi neri e r<>Mi, quelle che ccrc1rono di dare un contc1mto anlifa1oeiita 1111guerra e cercano di dar carattere ri,·olu~ionario e 60Ciali1ta alla pace, polrcb~ro e<»lituirc la 1i11i11u.Ma per arrivare a quc,u·c!aUcna nel ,·ocabolario, bi10gnercbbc porrl!IÙI termini chiari il problu11a del Sociali1mo e quello ,lcllo 51110. E dO generalmente 00111i fa. Co1i il grouo del Jabori1w11,inglc~ (per citare l'cacwpio piU noto cd attuale) come g,ne ri-chio di funare vcr.o .. dutr1>··, quandoçredc LI, tuua buoni lede d'a,·u,urc a lllWOdi carica ,·erto ..,iniltra.". Tut11:11u1,tlc,·irgolcuechcmi •·~lo obbligata I mettere 1,cr non rendermi oomplice dcll'cquit·oco che "'I"' i,ovrano nella llrop1,:1nd1 di tutti i puliti e di tut1i i go,-emi,indicanogii da M>lcla con,plicazione1.nindaledcl nottro proh\ema di oggi, chcurcbhci,urwoichiaro.111:loeivoleNeguanbrcconocchio non annebhiato da i,lcc ra11c, tra,li'ilioni ,tavichc e parole d'ordine di p,rllto. Mcllckdauna parie tutticolorochedominanoovogliono dominaNl (coll'opprcuionc 1>olitica, con lo afruuamento economico o con la prima cd il tee:ondo inJieme); mi':llcte dall'altta i popoli che ~ogliono eucre liberi e wangiuc in p•ce il p•nc ch'cu.i :i1eul 11roduco110.Tutto diventa templicc e chiaro, anche il problema Ji Tric11e, anche 11ucllodella 1'1le1tina. Quelli i,ono ~::c,~!~ 1 ';~ ~:i "d~~t:f~ ~~o;;~;a~ i::tb: ~o:!kh:. f.~~~ guerra che 1i prcp•ra e che tepcri fonc la morte d'ogni civilui., l::~i;~::;:'.ff ~ ?:f iI ir:f :~i:f:~:i:i: ,11:10conlrO le Ione di diltni•ione cieca che I• 1cienu ha meal 1ervi•io dci p1droni dcl mondo.
lii IMPERIALISMOE~ ANTIIMPERIALISMO lnEuropo C'é nella parola ~in>periali1mo",nn malinte10 eonantc. giaeehé uu ai pn0 intendcre in vari modi. E' imperiali!1' Un pae.e cbetende1e01tituireunimpero,cioé ■ dominareaualtripaW. E.empio tipico:laMacedonia d'Ale .. andro, Roma do11olcg11erre :r.t~ 1 :,i:}•h::::::~e~i:ri:~"::tb~~ si:~~-"~:: := l'Impero inglete. Eait1e infine l'imperialismo economico, il cui e.-,ntro d'irradiazione non é ne<:Nllariuncnte un impero dichia• rato tale. Eff.mpio tipico: gli Stati Uniti. Ai mar~i!ti --da lCll'l• po- per ragioni dourinarie, al governo rnMO -•- per eon• tin~nti motivi atrategici e di rivalilii nel campo ehiuoo del predominio mondiale, intcreua !!Opulutto quttt\tltirno. Ma ~ chiarothe, 11uando1i parla di quuti problemi, queati tre 1i~ific1ti della pirola ,pcuo interleril,C<,lno.Per C1Cmpioquando una penona dice (e molte pct'!Olle ptr formna lo dicono tpeuo): "io tono contrario tanto all'impcri,li1mo an,ericano quanto al ruuo", mettono ,ullo tteteo piano un fenomeno del teno tipo eon uno del primo. Ri1lllta quindi difricile intendersi, di1eutere, 1aperediche,idi1eu1e. La fortuna della parola in Europa é cominciata con il libretto di l..enin "L'imperiali•mo com.e pili rttente b.e del capit.11li11no ... L'- n'é 1•oi di.,entato frequente ed ha ollrep .. uto Jaeomicedci partili mani1ti,in tutti gli,tudieledi1euuioni d~:li~rn·:.;~:~~=o·~~ • .,TI;~::1.~ .,~:~o::~;.,o p~n:::." h~":::., "~:: ei1ione e 1'é ,vuotata d'opii ,ipifieato per il fatto d'euere lt.1111 adottata eome "1log1n" dalla pro1)1g1nd1 d'un panito interni· •ionalc i cui intcrcui ,i idcntifiuno con 11uclli d'un governo naxionale. Oggi il Partito Comuni11a cerca di formare un fronte mondiale "antiimperiali111" e. per eomprcnde...-i dentro il magjpor numtto di Jo,-ge, de,·e dare 1. mutin,a eluticiti cd il minimo eontenuto alla p1rol1, gi,'lccl1é1i tratta di riunirc intH~i, ealle,go.,emi.grandi organiuazioni 1ind1c1li,ecc.,enon indi- EE~E~~r~~::,::hitr!n
beralimio", e quelli della Chic1a c11tolica 1ulla 1tori1 di certe altre. Vcdrento dopo come 1ia cdifiunte da quceto punto di ,·i,ta l'e\'oluzionc ,iemantica della parola •:comufli1mo", a cui comuni1ti ed antieomunidi hanno contribuito nella !lesaa misura.) _ &in>a del 1934 dunquc"imperiali1m'O"cra 11arolo corrente tra ; man:i1ti -nel 1ignific110 pn:valcntcmente economico cl1e l\'CVadiUuwU:nin-cderaampliamcnteadopcratan•eicongre11icontrolaguerra,1pç_ciahncntcpcrde1ignarelapolitièainglcse e francese in Oriente e quclln degli Stat.i Uniti nell'America del Sud. La politica dei fronti popolari mhe la !ordina alla propa• 5:n:l~r:o:~r;:,l~c J.:~~i~: : : :!~1:.,~~:~•::• conclusione del patto rusao•tedeeco. Allora la 11arola lom0 di moda e la guerra con"o la Germania, per cui •'erano preparati alungogli1piritiinocçidcnteconlo"•logan":uni1icontro Hitler. cominciò coll'eucrc preacntata eomc un• guerra intcr• impcriali1t1 a cui i lnoratori do,·evanoo11porre il loro fronte di eluse. L'auacco alla RuNia da parie della Germ\mi:i foce 1parire di 11110,·odalla propaga1,da dei partiti di "oini~tra", l'an• ::~;;r:r~a!is~,~:;J~e:1;:.:r J:t~:.:.~o ·:;:i ·~~:~~f 1~:~1:1at~~n~:~::s;: g11erra contro la Gennania, l'Italia c il Giap1,one o cominciRta la "guerra fredda" tra la Run.iae J'Occidcurn (il cui !uleroK>no ---quceta ,·oh.i-gli Stali Unitil, i partiti comuni•ti han ris1•ol• ,·erato-ri11$(f:ndoarcndcrlcpopolari-leparolcd'ordinean• t~i~~j ~ :~?~~~;i~·,{:~:~ l~~!\r. ·:, !J;'l'S In Americo Per l'Amcric., hcnoh<: i fattori in gioco aiano gli !tcHi, la i;:~:.:i:~~~:!oI~01~r-iJ~ 11 ~::Ii~ ~ i~; lungo tcmpoehiu•a nel linguaggio accademico degli c11igoni del man:ismo, prima di far prefa sulle masse. L'Amcric~ ccntnle e del Sud, malgudo le guerre d'indipendenza aiauo ormai lon• ~1~c.~r~rr~:;:3:~ -~·r ~: ~~1
fotcnumente quaggiU. E .e la parola ha fallo ora forÌun ■ in .Europa, eiO si dc,·c probabilmente, non aol0; al hno d'eMCre di,·cntata una comoda ed e,qui\·oca parola d'ordine 11alinieta, ma anche 1ll'euc111iunc del "co111J)lcuo coloniale" a gran parie deJrEuropa &tcua dopo quc~ta 1)ronisoria111cntc ultima guura. •lkntrc, in Europa, il eo11rJitto latente fra i due '°bloe<:hi" ha qualeou di 1ini!lro e di Ol)l)rimcnte, in America (1)cr lo Jneuo ncll°Amcrica del Sud) acne 1)11rlaancora con lcggercua giornali8tica cd accadcmic11, come ei parb della guerra al cdfé o nei libri di 11oria ... Ci eono gli aggettivi ,troui, c'é anche l'c1at1ciza dd fatti: mancano ancora la 11aura e l'angoacia,quclla j)aura e quell'angoscia che, uia1ichc ed europee fino a poco ICU(J)O fa, di,·errarmo forte pre110 mondiali. L'Uruguay i, (o mi IICHlbn.) una buona !inulr• aul mondo. ,,erdu; v'c111ra liberamente il vento dai11ua11ro pumi cardinali . .Mali curio.o notare cou,eaolochi ha cono1ciuti altriclimi1cnta •·eramc111cchcaono,·c111i di ternJ)el\a. lncombcdal Nord''J'im. l)Crialiamo nordamericano", dall'El! "13 minaccia eomuni~ta.,. dal ;,~!,;: :t, ::?•·=é~ ,~11:•~-li '{!', ',::~lii:10È,:~~~~:• p~;~~:~~l~li a~~J~ 11r-11tareprimadi1111tol"argcnti11isu10,cpoi,inun1tfera1)iU am11ia, l'inJJl'('Jlilcnu_dcll',\mcrica sp•l;'Ilola cd i ,·alori dello w.:~::~ ,~i1:;;~c~::t:~a::;i"~ 1 fg\:iai~~::~e ~,l 1 1:~1::il 1 f~ri,!1i!)g~i11S:1: 1 ! parte della clauc privilegiata e eulla C11ieu e g; pre1enta eo111e difcn!ore della ch·ilt;i contro il comunismo. Ma i comunini non .. nno ancora IC aono a fa,·ore o contro di lui, giacei,.; b loro attitudine dipende dalla &it11nio11eintcrnuionale. che non é prcciun1cnte uabi]c. PcrO, a diUcrcnu di quel che •uccedcva con il go.-emo fai,,ciilta in Italia, <1ucl\o argentino di Pcr6n ha ,n•uto c•·idcntcmcnte un ampio eueeeQO nel euo tentath·o di dominare le masse con la demagogia. E non c'é da men,·igliar1ene. Se iu lughiltcrra ai pou.ono gabellare le nuionaliuuioni per crcuioni eocialistc, li naturale che lo 1tataliemo di PefOn ,embri a molti operai (burocra:.ia 1inJaeale aiutamlo)_un al• :.t~~ e1~:11:~.,~,r.~~i:~i~od~~~~•a!.\!::~i~n~l~:,~;1.1!.ri:É"::;~oi~t!: viHorie legali e pulite, cl,e hanno irnpcdito che la topprC!O~ione
dt.ll••t•mp•dl•initlnelareuiont.controi•ind•c,otiindipt.ndt.nti oollevaòK«i lotcandaloche,i .. rebbe poluto•pt.rare negli •hri pacti. Ed l'.<!NI, dopo la reuione ••nlicomunin.a• itpirat• un po' d• per lutto alla politica nordamericana, dopo il totalilari•mo che dalla Ruuia bn11cica tull1Euro1••• l'altro volto del fHci>mo: la tcra• lon.a,chc1ivanta di rapprctc11lare l't:r6n io :tr:~:n \~r1n:~ 1 ~::: d~u;;:c::cJ:~:.,;'~l~;~i~~:'i~:~i. •~:,~,r~b:::: altut«UOdt.lla,uademagogia). lo rcalti11uet1a prelt.oa-tt.na fora• non;, che una fon.a che a,pctla c,mulia lcconvt.nit.ne; il d1e ,·uol dire che la difft.ttnza reole ha i due bloa:hi non ;, 1•oit•le (la fon,are la occlt•,cometcml>ra allein~enue"de11re" cd ~Ile ;,.gcnue "oiniilre-. Oi1grnìalamc11te 1•ochi hanno l'■ bi, 111dinedi pensare in 1crmini intcmuionali. Anche IH:r ,ihi n~ ,ia n.a•ioaalitta. le cfigcnzc e 1c realtii d'11na ,itunion.e Jot.■ le pouono far ,,erden: di •·iou le veritii ~nc.rali e pcmtanenti. Co,i outtede con q11ctto problema ddl'im1lerialiimo nranicro nc\l'Am,:,rica latina. A parte il timore che io 0.1110 il mondo e and,e (111i IHwidcnti mio1)l 1oe1uonop,t.r il comuniomo e che li ~:,1~•:1~ 1 :7 dct.:r:r.;;•:~l;;cr;.,,~ 5'.it:'i c~::~i~;:.,~a:t:1:! ttr~ 111ardare con 01,eranu ,·erllO11 R1uolll, ci i,ono una qu1n1i1a di piccoli detideri, 1imori cd i111creui d,e IJanno un'i111port111u .rn•g11iore iH 11uan\<o1itn:da. L'ai1110ehe gH Stali Uniti hwn 1lt10 durante la 5u11rr.ae continuano a due •ll'iruhutrialinnione dell",\,uericaLuimi,Japoliticadibuonavkinanu,gli ahui 1lle ittitu1.ionituhurali, le hor.e di 1tudio, la H•m111110.-vcnzion1ta, ~ii!~:;::~. ai~•~.:::: ":.:!:~!~~o~::t:l~~;i: 11 :.~:~~~id~ fJ~::~~ lnre Joe1B nnifican1i del 1ipo dì i1uella di Pt:rOn in Ar,culina, ~:·~i.:\if'~::.~\J:h\;"i:n:;:tli:;!::";~r?:~~·~,.~::i,~!:n.,:~i~ [:;~:i~~;~fil~:;~~ •«Jua 1\ m<olino,li PerOn o al molino ru~IIO{KCOndo lo prefe- ~:1r:,,1,~:~,:~:~lr,~~-c]aue\, traducendoti nella par<ol1,l'ordine Prima di vedere in che e011 eon1i1ta, vedi1mo 11 iloo-i1 d; queua parola d'ordine in America. Prima del dilagare dd nuian,o, q111ndoancora il fatciimo non tembran Ho pericolo mon• ,.ondazione A1ft'èd ~vin Bi;)lioleca Gino Bianco
dialc e, in ogni modo, neva -e llltti lo HJICV.no- l'a111•oggio dei banchieri di Wall Stree,t, le Dl&96e operaie del Sud America erano violentemente antiimpcria\i1te. Si parlava moho, nei èomi,i, delle malefalle deleapitale11raniero,apecialmcnte deil'in• glei.e e apecialinimaruenu, dernotdimericano. La morte di Sacc::o e Van~ui aulla eedia elettrica delle luogo ad oceaniche manifestazioni di prolC!II e a rolture di vetri d'ai11basciate. E non ei puO dire che quel rancore e quel ricordo amaro non abbiano ineo5eientcmentecontribuitoadaumc111aregliapplausitribu1ati a qualdhc recente discorlO "antiyankee'' di PerOn. Le que•tioni della Nicaragua, di Porto Rico, 11i1itardi quella dei petroli ma• aiuni,i rctrO&Cenaanglo-a111cricanidella g11erra<lcl Clnco,l'ap.. :k~;fci~:,' 0 .~•~!e e!~:~~:c~~:~l'tof~~ ;:~:::i,e:~.!~:,"~';.;.,'a:::.Ji~ 11nguin0te dittatore locali di tipo lucina facevano irlentifk,re eo11unaeertai1gionelalouadellema-perilpaneclalibcrl.i con la lolla contro il ca11itale 1trankro, collo l\'an1aggio perii dilardin\Cnticne i pericoli dell'e6(>&0cJ\>ÌUli1n1oau1oc1ono.Si metteva in luce la minaceia deU~ guerra im11eriali11aper la conquiata dei mer<:ati e delle materie prime e ai parla,·aeomrola dottrina di Monroe. C'era in que111 aopranlu1uione del fattore economico un'inncgahiln influenza man:i$1a, J:ODtrocui, nel noatrocampo,•i cercava di reagire (ma 1lillado1lera dèi rifugiati euro11Ci,:l,e,dcl movimento locale) lumeggiando il pcrieolo--di natt,ra ONCnzialmente Jlolitica, malgrado fo sue 8trcttc attinenze conl'eY(lluzionedcll'economia-rap1>rc<1en1ato clnl faiCÌlllllQ, Poi vennero la minaccia fuci11n,la guerra di Spagna,]a guer• n mondiale. Di fronte alla llTOilpeni,·a ,l'un cstcn<leni dei \ea• ~:~!::\:~::/~ :•~i::~:~;°•,1~ c1~:,: 1 ,~~ a~~•~:~~, 0 a~~j,:c:J1~~l:.: rica l.iiua, le correnti avanzatc•e di progreu.o cominciarono a con1ickrarc gli S1a1i Uniti e l'lnghiherra (le cui piccole lolle reciproche per6 non lOUO mai CCMlllcdel tutto nel contincntr, audanicricano) come fone Jl>Olettriei. I cambia1ncnti an·enoti nella politica cztera nordamericana hanno naturalmente aiutata quella e,·oh,zionc. Il go,·erno di Roo&e,·eh C aiato durante la ituerr•, nell'America del Sud, a,;eai 1>i1ipopolare di quello di Ohurchill. I eonumiati (ecee\lo nel pcriodo corrispondente al 1>allo,,..,. ~~~!=e i;i~!~=~}~t=:~•~~.1;: i;!~~];J~: 00 , 1 :E
controilnuifaaci1moetr•U•ndodafaaci1titu1ticolorocl,enon credevano ciecamente nel vangelo delle Nuione Unite. li vet- :•~:.!~l::::!i•"l';~~r!~~•~":1:~: t:tr~l::enn~~e•,:1:J,:,:~~:•:e~hij •u.i!IIIO e per i 1uoi 1ittcwi. In cuor loro identifi<:1.,ano Noote- "elt con ilcomunitnw:'le n11garieon il giudaitwo interna&ionale. ~i ~.:!rfdf'~r':~.~ ';"d~i 1!:t'..~~!~rr:1!':.~. ~:~,;:;=' rialis1i 11011oin,·cceattualmcntei partigiani del blocco orientale 1:,•:::•:;'!~ie:i 1!1 ~::~;~: i•t~:r i :u:~~::i•:::e:.: 1~:;~~:~7~;., aion1li11i). che non t"accorgono di b11are tutto il loro 1i.11ema ..,cn1ale1uunap1rol1equi,·oca. Un inno e mcuo fa un tellimanale urugu1r1no, buon de• molitore, ma tenu indiriuo rico11ru11i,·o prcc.ÌIIO, MM!Ud,11", pnbhHOOun m111ifc110,firmato da alcuni inlellc1t11.Ji e 1,reacni,10 come un appello l)er la forn,azione ,l"un vu10 movimento "Co,u,o /r, pem:1r,.:io,oe imperinli,111 1/c1lì S1111iUniri". L'ini1iavi1ta diffo,o. Lo 1<:0110del mo>'imcnto urebbe quello di raggiun- ,; ii111oma1icoed intcrewante come forn,ulnione d0u11 1mnto di ti>'a, che io up1)i1, non ha avuto molto .eguito, ma il documento gere ,.,.,•. r.,o, pnko, wl• ...... 1.. ,,.,,., -· i J>HS' ,;_,,.,. ;-.....,~ro~ i~lll :.:r:i••:u:.t .. ,t:'d:i;;;';.,:;";'e,,:h•~:,::;,.:, 01 :;;-:,,: :; 1!':,!!.'.""'f!!
· pao," ·,pa11<>-<1maenr·, m" ·,•nella '•o H0Slen,o uor· a, la ,,,·..., co"" e ' p" •~ ·e, . euere.. Il teSlo •-err" ~"""' c_Yenzo '" Il 11,anifesto afferma che "I'azio~e,..., deve...,.,. ,..,,./Wa, de,·• co~enrrore il"'" ,forzo, dal punto di uiS1od,fe11,ivo.11elconlener,la,,.,netrazroneimperia/Wodel/\'ordAm,,ric., nonpereJ.•1òapergiored/11na/1r<1imperòali,nwqual,ia,i,mo1Hcrché.·p,,r 1<!1uo p,,1i;i<1ne5e,,1roficaeper la.,,o .,,oteiòattonomi<o-l)<llirk<i. ilNor4 ~ ,er· o i H • Mz· ne ea1,.,.,,, ,r...,- ~- · ,' fi · ·,,...,en>e ... Non.,.,,,. "'I'e,iSlenu, Jelrlm1,;,r<1IJ,ironnico. né l,, roo/.t,i d"un im11uo '"""· ,, Mo. U fln,p<tro b,itonnieo ha ,,,,,,.,,o ~iO ,re,..,,,. ,ma minaccia 1.er il de,ii,.. delle na,ioni loriM-mnè,icone, la Ru.,ia, a ,ua ,-oJ,a, """ l<t , Ila/o m"', ,,·lo',,,,,..,... ~ lloçitH\o, forse troppo a lunJm,quc,to,locurncnto, per dimmtrare che la propaganda antiimpcriali,ta nçll'Amcrica del Sud, pur essendo sosrau,ialmente divcr,a (per il suo conlcnuto nnionalista) da quella usuale al tempo del proccS!o di Sacco e Van,etti e da quella c!,e 5i ej.)nJuoe attualmente contro il piano Mar•hall in Europa, ripm3 pctci, rome <fuC8t'uhima, 811 una ,·isione della rcaltichc.aepo1e,·ac81-ere])i,ion,enoeut1a al tempo clclla guerra clel 'M, Bla ,li,·cntan,lo rapidamente ani• eronisticaoggi. I Mentre •i scri,·0110 que•le righe, •i ~tanno producendo in..,. r-ie,lei"pronnnciam.enti"militnrie fa•cistoicli in divcncrep11b-- l,Jkhc clél!'An,eriu la!ina. I ~iornoH "antfco,nunisti" i <11mli, dopo la son11no!!a di Bo/!'.01,idell'anno scorso. ernno al,iruatl • mettere in 1,rimo piano il "pericolo ru~o" iclentìfiea\o col "pericolo rosso" e ad attrihuirc ai con111nis1i ogni fermento rii vita e,lipro1cs1aehcsimanifcorno;;encieinquccontincnti(1er,·,mdo CO$fmagnificamcntc cli coro involontario a!!a 1,ropaganda ,li per •é slcS!a ocrcdi1ata dc,,:li stalinistil, •i mostrano ora e,·identementc disorientati e rinrprowrano agli Stati Unili d'essere tornali-•dopo la conforcnza ,li BogotB---a unn s11c<:iedi isoluio--- 11ism.o •ul terreno americano, in cui avrcl>l,ero abhamlona1a la difc•a ddla ,lemoeruia, per concenlrarc l'aiuto e lo ,forzo in Eurova. Alcunì----e di •1uc.ro 1>arere é lo stesso presidente della rcpuhl,lica del Cl,i[e- auril,uiscono qttC'!le ri>·olu,.ioni in c•
,eua, • uu oonerranco mo.imenio militan, che farebbe capo a PcrOn. D'altra parte gli ;'antiimpcrialia1i", ••iaibilmcnte infutidi1i, con~iclcrano qucaic aceui.e R i'cr6n oomc un dfreuivo per (IÌ!lo- !f E~:rk1~;:i:,~i:i:i,i2!•i:fi,!:']\~•::~~; 1 '~~~:i:i~e~~i::~ eom1••gniepctrolicrect1erefoHoerod'aceordocoleolpodiSt110 die l,a mandato in ciilio il ,·igoro&0 -.criUorc Homolo Galkgon che 1>·e,·a apvena cominciato a go,·cmarc con un rrogr111Ù,1a EDeialii11 e democratico il Vc11cu1da é fuori dubbio. Ma é aoohe fuori ,lul,bio che la nu~gior parie dì quc~li mo•·imcnti mililarì ~i ,lichiarn "antiimpcriali;ia'' e gode CJuidclrappoggio, li della 11cu1ulit,\ bcne,·ola {anchcJc forac11ro,·viaoria) dei CQmuniui. Tuuo 11uc110dimo11r1 che il c•1•ilak ~tranicro ç d'.ì:ocordo oolu1,i1alcnuionaleccQn1UUelcforr.crclri.-e(l'cacn:itocla Chic♦• in Europa con.e in ,\rnuica), e(>folro l'upirnione <lei popoli ad cuere liberi e a non farai druu .. c. Ma dimo,!lr• anche ch'io 1••M■ta l'epoca dcll-impcria]i~mo" pN:lpriamcnte dello in e11ilcnnionidaeuipro.-e11ivanoq11deapitali1tranieri,rapprc1ental,:: in quc.eto dai prol'ri go,·erni chedi q11ci capil•li crano l'c1prcuionc,neappoggion11ogli inlcrCl!i nei pac.ei-.cmi-coloni•li. I.e •tcue cle,.iQni norib111cric,111e lle honno riconlcrm~\o Trumor1nc.ll•,n•seimaCRriea.,c1ignificanohcn poco in quinto i~f.f:.: 1 ~!~i~:Erid:r•:~:~t2°~l~';:~·;:~I~:;:;::;.~cffi~:n~ 1iorn1 in1em1 non i,,;,; 1r1 le maue e il capitale appoggiato ,lallo S1110.ma tra quelle ,1eue m■!!C e lo Staio ehc, per meglio 1:J:i:iJ::~:if:~;#,~f l :i'. :.~f ~l;,ti ~llfi~Ji
Que,t• ,teMa moheplieita di fattori 1i ritrova ndl'America latioa. E non é affatto auurdo vedere capitali n1;1rdawericani appoggial't'! mo,·imcnti nnionali,ti che inalberano la ·bandiera dell'antiìmperiali,mo, come non en IMUrdo che il capitale di diver-ennionieuropeedes1inateall'invuioneappoHÌl.ttellit, ler, come non 11rebhe as.urdo domani che la eia- economieam,cntc prlvilcgia1a in un paeM: in cui ICOpJ'ilue una ri•·oluzio11c 1ociallita, a1>1>0ggiaucSulln (e i J)rimi c11eml'i di ,1uu1a ultiwa ipote1l li abhlam viHi in Spagna). E non é auurdo oep1rnre tro•·•n: ol1e fo.-ie apparen1.e> mente eterogenee o elaMificate come ne,niclic (e1pi11Ji amcr;ica"i odingle,i,capitali locali,e1ereiti,nuion1fo1iecomurii1li"'•nti, ìm'pcriali~ti", ecc,) comhutano a fianco a liane.o hci America la• tina per buttar gii, dei governi dco,ocratieamcnte co11ituiti. In rcaha,nelgrangiocoche,iprcpara,lademoeruiahorgl>CM :h: i~::r~~\!n: ,~::1~n:,.~e~~ateed~ii:~~~1:~::I1ta"~:;j,!i;:~)~; pcrmcl\Crc e favorircé 1•roprio ,1uclla tcrrihile cosa di cui tnlli han paura e che tutti cercano d'evitare, "imperialilliM e "c.omu• ni,ti", Mantiimpcrialitti" ed "antkonrnniiliM. In rcalta quut'on• data di ncoratc:i1mo,uda01cricano é alimentalo, in dh·cni modi cc.on le piU co111r,J\lit9ric 11ratcgic, ,lati:li uni c(bti:li altri. ' L'1\lea11udiWallStrce1coniquadridclgio,..11ee1Ct11prc pilÌJ)IMentcoercito nordamericano (contro cui il 11opolonord• americano lu cre,luto di ,.,.i,terc ,·otando per Trun1.1n) é pa• rallcl• • quella del capitalitmo localec1tranierocon i di,·erei C!lerciti nuionali nel Sud America. La reti1tenu non 1rn6 eucre "a111ii1u1u:riali1ta''.cloénuionali111, giaechél'attacco noné"imperiali11,.",non ,·a cioéinhenoliciod'una nuione,ma della ca•ta privilegiata di tulle le nuioni. La ruitienu t,0)0 é efficace 1u b1fe1.odalcc1I intcrnnion1le. Il dominio c;oloniolc Dei tre tipi d'imperialiimo enumerati al principio di quetl.O teno upilolo, quello di con•1ui1ta. c111el\ocoloniale, quello tto-- nomico. ilaecondoeò il teno,chc appartengono alla luec•1•i• 1ali1la ,lclla,1oria,,ono. come quc11a. tr1111itori e vicini all'oe• ~i,: 0q~~,:~1~ 1 r~!~.,:;:~•~:. l~•:~,:..~l~l~•::::1:~ !~t!:~_i;~.~~·:trC:.~ si 1111,uicne il bcnc!ieioea1,i1ali,ta che aembrava moribondo al prinei1>io della guerra, co,i 1i mantengono le colonie, che du-
" ,ante la guerra •UIIA aemhrll'nno alar Kiogliendo rapidamente i ,·incoli che le univano alle metropoli. Ma IOn0 topravviveme artificiali, do,·utc a cauoe anc.h'eue artificiali e momentanee. Nou d~r,•:as:c~~:~ 0 ~~1~: 1~.11 z ~:i pl ~;.~~:::~~e o: a. :f1:i:i~!Ji 1 :;,\::t:l delle Nazioni Unite? Coei, anacroniMiche ed antiquate, AOno le colonie. Se l'Inghilterra non é piU nell'India, l'Olanda é per poco nell'Indonesia e la Frau<:ia nell'lndocin"a. La fine delle"°" Ionie é la rine d'un incubo per rumaniti. Ma é un incubo che 1l1occai11unaltropilltorm'Cntoto,dieotensionc1uondiale,senza c,·uioni. L'agonia del capitalismo e del 1i1terua dei nlari e dei preui, la cou&uiuione degli imperi coloniali, lalragilit,i dellcfrontierè 1101110110pi,i,comequaudocrnnolonrnne u1011ic,p11uti di partenza d'una grande 1pcrania in marcia. Dal mondo che muore non na$Ce la pace ma la guerra; aullc ro,·ine non regna la lib.:rlU, 11,a cerca di a1ahilirai una forma inedi1a e terribile di 11ehini1i1; le moltitudini di l)roduuori organiuati corrono il riacl,io di vedeu le fabbriehe truforma!C in uoenne o in campi di con~nlramcnto e i padroni in gendarmi. La 1>&ec, la liberi.i, il10Ciali.m,o,oeuoioinoelridiioendcntiarri•·crcn1oagodenae, non saranno la conseguenza della cri~i del capitaliw10, del i;od~,rr:o tJ~~~•l~::~ ":~ ~~:1:~;:•. 1 }: ~ o cd\0 ~!:!~;;i 0 ;J,:":'~!~~l;e ,~..';,~ rr:rl1: 0 ~1::,~:•':na~u:~t~e•, 1 1't~;::~:,jza:I~ !~ 1 l:.~~:~ 11 ~j I :! ::::ztt s:~f:i.~~~:~~::; 1 _;i~:: Nelle nuo,·ennion1\i1.iche10rgonodalle antiche colonie le po~izioni el1iare 11000 evidentemente piU difficili che allro,·e. L'indipendenza e l'ideale cl~ ,'impone con la foru della n«e&- t~f )f i~~~j~~ ;i:~~;~ftJ~~;;t::::~:i!~ ' ~:ff::~ ~
loni.ale" in.,; •UMO. •oct..: oc le .. ~te rone d'opprtN.ione - pili odiote tbt 11:iaai p,e, ,i .... ~ .,~,e. J,. tituu.iont 64:Ua Crctia noo é roi lu,to diffrrn1te, 111aum-, d, ciuell• di Cin, o ::J:7.,-:.i:~::~=t~h:i:"c 1 !11'~;n ~~=~ji;.7; delb l<>ua .,.,..1,11 il u1>i1alitono lkUe 11uio11i fflt a loro l111e- ~-nno dal p11,111d0i >'iU1 d.1\111«.fl<luilola ,kl poter.,, 'luc,llc ~~1~!:: 's::~::~I i ~u 1;,~~~fi:!in~:~,:,;.:=ft♦~•~-;tJ:. l'edirione haliana) rt,tt0m1nda un• prop•gando divcrNI ~i doe 10.tiiff>ti, il N1olo11i1ke il -1ropollt1no. l'ntin11,,...1t..,.. (oo... 1aw k «mdi1i-o,1i lllrne"° ,j., tr■,l'ormuionl l111cn1c cf.,I p,,.. ~.1::.r~·~:p;,::. 1 :!~;; .;:1:u!:::: :.:~i~ ;;'~~ i:~~~~1 t~~~·=.f~r~·!r.il1 ~~:E i:~ ..,re 11 poicrc nel pa.eti ~41">'1'idi roJ.,,.,~. w~uo d1t™11tedi 111antt11erle qu,ndo e quani. p,oM-ODO1 ~ rod,nuno J. ~lilu- •lone quando oiano '111<:-11<:rdùt.!-, n,cl tuo li.liano. C',i J,uMJ,.,. IID(,"4 1ui WI laIJIIOCOIOdtl '°"iali,_ ltatale (ioon coma Si,110. .- c...,,a .«i•li...,..) rd un r,ltimcnto del n• pitali.uno ~Jte. And1t In qUet.lO eai:npo i pn:,tagoni,ti d.-Jli 1otttiori cOt1flh1i ,i .tanno dikp1ndo e ,ooo knllmfcnle 1...0.. l.111 J.) proc,cléO 1oi11i11rio in «>rtO. l'IMparioli•- •nfflito '91 totofihllrbfflo In gfltol'lofte Alr"poea in tui (,enin .cri~CYI Il 1uo (11Y- lib,.,110 .. l:i,t1. p<riali,imo - pili rc,c.,n,e r,.,. ,kl ca1>1t,1iffllo~. l1 ;ua dcflnl- •ione ,kl rrno..-o eemc tc11dc11u 11 d0111iniowll,, nuM)ni ;,.. dipendenti pili d"holi ad 11b 1.-uo ,nnn>i<!II(. coa ki -po d'aNkuu~ !Otrtll.Ì alle ollgarthl.e fo:11111i1r;.,.,...., i.nto pC'r l"eopor1uionoe di mrl'f'i ..., • .,,o rer 'l'"'Ka d.-1opillli. ri,pondeva ad UIII r,c1h6 COQ,CrCII, da fu 11 Ullta principale ,kl11 JU(Trl d.,J 1914-13. M1 d, ,llon ■d offl -lt'a,cqua & p•-" 1orr~- ~":,~~;';•!,l rt':::~~~':. ~~!.:::'~ :~~~pi~~t;: ed I Tafi KmJ,. pili «.111unia.nti. Nr.1 }9)6 i t1Hn:lt1I toiuidcrtnDD l'Jmp,,,rial.-o - l'ul- ,;... Hllpino.a l.llanile.taaione dd capitali- -pollau .,..
ribondo; moribondo appunto perché monopolista, secoodo le teorie di l',larx sulla concentrazione dei capitali. Dal crollo di ;,~: 1 . N: st 1t~:.:..:t'~, 1 i::';~, P.f:::a~~;~l:v~;: 11 r~~oi::i~n:~~~~ f;::1~~a:i•t:~ia~fc,:11ti. 1:1i~•1:.:f1: \,;;d~at\'•l:~.'::1a~\0 5:~1~01tf ~:~\~1~::~1cu:;~\i;::f;t: ~,~glia~;::(i~,~~l:i:::~~c;;c:~z~?"i:.i':. o1rializzazione incipiente e c,on graude riel1iesta dì capitale stra• nicro, il proccMo puO conrervare ancora le antiche a}lparenze, "per <1uanto In smlanza ne •ia gi,i abba:stanu cambiata. Ma alU'he queste earal\cristiche superficiali seml1rano destinate a 1parire, giacché&'ai,poggianosuuna prospcrit.icapitaliata artificiale, conseguenza diretta del!a guerra recente. La cri~i, non transitoria, ma definitiva, della •trullura capitalista della M>Ciet,i é cominciata proprio negli Stati Uniti nel 1929 oo:Ia,·eo J>Ortaro, Jlrima della guerra, ad una •ituuionc lnsostcnihilc pro,·ocala non da!laacarsit:i, ma dall'ahhono:lan1.a (relativa alla do,nan,la, natura!mcnte,enon as;;oluta) clei beni di consumo, conseguenza a rna .-olta, del progrcorn 1J;,çQico e della maggiore produttiviti del la,·oroumano. Di qui ladisoccupazionc,la di.cc.a dei prezzi, ~~-~:::::~:,:ii;:;~ ~;,i,,~::dd:1\,1::,:,:~:::a~i: ••!~:i:n1~·r~:!· ::c~l: ~;:Jti O ;::~,~~:;~•i~;~,cd~~c~~:,OCJ~Pt:~~u~1~:!~";e;~~d~;~grJ:i pnxluttorc al conwmatore. Solo un camhiamcoto radicafo dei rapporti trn gli uomini nel cam1>Oeconomico e politico, che ~olfi:i:~;?E:1f :i~1i:~f }[i:J,~::rf )i ::ir:il!f ;;~i1 pali, solo.la guerra Me••a colla mohilitazione in musa e le im- :•:~~dar::•;~u:~~;~li::e~~~l(;j~e pote.-a ritardarne, come ne ha
i\la quanclo l'attuale penuria r;ari pa&eata, 'le llewi cause do- ;:~::.:1tl~r:~~;;: !f ;8~~;!~0~~1~!~~ :11 ::;.:a~ 1 \,:•:•~r:·:~f:1;'1~~: lu11pi di queila crioi (d,c dovn,hhe porlarc, se arrirnsse alle ~ue naturali eonseguen~c, a e1111111dparlea produzione ed il conr;umo dalle forze ehe attualmente li dom:inano, tlomjnando attraverao di loro l'uomo) e non il comunismo litalinig111o lu Huooia costitui..cono il •·ero moti,·odi 11anioo inacnoallccaotc pri,·ilegiate. Tale panico le faceva raccogliere ieri intorno a i\luS&lo!inie Hitlcr, ehc, aura,·crao )ar;tatizzazionc,&ernliranno dare una rolu• zione al problema. Si ricordi che il ca1,itali!mo induatriale francue finanziO Hitler in un primo 1cui11oe pili tardi gli apri le porte; che guudi imprc&e nonlumcricm,c erano ,1tretta1llCI.IIC•'lncola1c al!a Ccrnunia e r;abottarono la guerra ,lura11tctullo il suo 11rimo 11criodo, augurandosi la ,·iuoria fa~iota, con un aucggiamcnto che non ha e.,i,kntcmcnlc niente ~ che -.edere co11 la conquis1a impcriali8ta e nazionali~1D dei mere-ali. 11 prohlema é pi,", 110\iticochecconomico: lcca.ilepri•·ilcgiatc hanno 11aura di pcrdcrcla loro funzione dirigente. llpri>'ilcgiocoonomicoéu• sai piU im11ortau1c come ~1rum11.ntodi dominio che come un mo,lo di godere matcrfalu1cnlc la vita. N'ou é ~olo l'emancipazione del 11roduuorc che 9i teme, mo ancl,c quella ,lcl consu• m,atorc, JlinC<Jhé il C<JUlrollo del 1rnne é l"uma pili cHicacc al 1en-iziodel1101<!tt-l'crquc.1olccon,;caucuze,di,1ucitacriijidi crel!CCnza •kU"mnani1i 80110 1emule non ,o!o dai monopolizzatori della riccl,uza, ma anche da tulli colorochcccsercilano at, t.ri1111l11fluinzioni di comando (che non s"idcn1.i!ichino ilrcttD• n~ntc con la direzione tecnica, in fondo ben diHcrcn1c), doO dagli uomini di ~o.,crno, da ,lirigenti gn,,.li e piccoli cli 1•arti1i e si11daca1i, e«. D'altra parie, a11rn,·cr~o la progrCMÌ•·a &lati,.u. ,:ione dell'economia, queste di,·cr~c categorie tendono a fonderai ncllaburocraziastatalc,nuo,·acla.sepri,·ilegiata,padronadcllo S1ato polizio110-im11rc&ario. Qucot'c,·oluzionc ,lei pri,·ilcgio C in COr!O in lutto il monclo (per <[<muto in America 0011 note,·ole ritardo)etro>'alaauac~11~ioncpiUtipicancllostatototali- !:;!:~. ohe 1em11ra ben !"unica speranza di ukczza del pri,·ilcgio Per qu~to, finché la lotta ti mantcrra sul piano attuale, il ::;;,ti~:~t•;;,,!~:~:;u a~ ~; 11 :1 : fa •:1~,~'::,~a dil~~~:i! 0 :Wtd ernia u11i11liata, minala dal eonflillo interno fra lo ~rruuamcnto ceonon,ico (eh"éunadcllcforntcdcll'opprcMioue)cuna11re1cu
;~!',::'i!;E~~::::rzii~~•;~:~~ :~~!J1:~1,;!;~!1~:l~i ~~!:, ~1~~~1: :~i ,lclcommercioew:ro,ilcarntlereuffieialeot.emiulficialear/1ui- ~tato ,bi .1i1ulaca10i 1,crai. i tcntati,·i di coscrizionc del la,·oro, ccc., rcc.l ci dice riloc.anche vinlo eni campi di battaglia cd in alcune dclleaucformc, il 101alil•rirn,o,cioeilsis1cma in cui JoStatoC i::~~:~~ll •:~!11.\ i:~i:~j e:o~l:~,:o;i,;;' 11~::;•;:r•l:,:!a ;~;;: 0~il;~\\~!; J!RC!i,·incilori, te il 1crrcno ,!ella loua "on ~i 1poua, e al dileu1rna: democrazia hasatA &ulla "!ihr.ra irnprcoa·· o lo1ali1arirn,o, non bi ro•litui~cc ral1ro: sociali;;n10 renu S1a10 o ueolutiem~ siaule 101uli1ario (I). Il 101alitarinno, ,,cr dorinizionc, tende acl cucre unico p mondiale. Ne !accia tc,nimonio l'c!pan;;ionc di Hi1lcr e, l'accetta- zione di que!t'cgpan!ÌOne da parre di quui tutti i mo,·im nuionali,ti reazionari (ileecondoaggct1i,·0Caauipi1"1vcro,lcl primo) nei ~in~oli 1>acsi.Ne farcia 1c~,imonio l"c,ipan!ionc anuale dclb ltuuia, che ha crcdiufa. in Eun:>1)11. I• fon~ionc della Ger• monia in quc•to procc••o di 11nificazi<'nCcontincMalc in un re• l!imc miliuriuato di capitali.;mo ~1a1a!c,con di,·crso colore. ma con ln ijleua oosunza. 11 c1mflit10 la1cnte tra il momlo o~cidcn• {:te 'ra 1 :u:;:::~ ::1 ~:;:.,::i;,:::::~:~li~,i qdu.c:i',:c~;;;:~i!t.cd;,.:~1:.~: paura 1,~rd,é ('<lftitui.,cono rc!<'r<::i10dd eocioli1'11,o,bcncl,e ,-i- ,,ano ora fQI..IOil pesn d'un cquivoro Lrcu,crulo) e ,lal di,·cuo ,:,adni:;~~~lnd:~c~r;o:,r::ii~a:i~>~i •.::il:·~~: •:te •·:;~:o~~~o. in ~:~0~:::1f ;~: t ~ r~"E-;tf ;:;.;::~~~~ ;~r~a J: f~.~~:i:~~:·,;~~ c;i::;rJ,1~[~~~~::r~:c~~:~·;;~;~~~ 0:%i :~~t:.:n:~~~~;p;;:1~>:!:tr.~; 1 ~~~
pel'O 1nortale, in cui ogni villoria urehbe la villoria del nemico. Quel ohe manca loro D la contapevolcu:a del wowcnto in cui vh·iamo, la fiducia in loO 1teuc, l'abbandono del wi1tici,ono nl'C.. 1ianico d,e fa upcttar tutto dagli altri e dall'alto, che fa cttdcre 11i1i alle parole che ai faui. Una ••i1ionc e1atta delb rcalt,i runa urchhe, per eacmJ)ÌO. b miglior difou, 11011 10io contro \"invailcnu 1talini!ta, 1111 anche contro il cOiidctto im1)eriali,n10 occidcnlalc. E ,·icevena. Per concludere, ii puO dire cl,e le foru co1idctte imperi•• li11e. ol,e minacciano i 11opoli d'Europa, dell"A.merica latina, dcll'A1i1 e dcll"Africa, 10no le 11et.e che mina«iano la liberti, la pace ed il pan.e del 11opolo degli Stati Uniti, Jell"lnghiherra, dell'Olanda e di lulli gli ahri popoli del mo11do; e tolo iP toliduic1a con queeti uhimi 11 poseono coml,aucre unendo, au un 11ia110internazionale. le energie creatrici tic\ lnoro contro h~ potcnu diMruttrici dclroppreseio11e e dello druuo,uento. IV COMUNISMO ED ANTICOMUNISMO COffl11nismo, soc:ioli1mo e ri.-0111:a:ioner11110 Camunit,mo C \IT1'altra parola apparcntomente prociu, in rcahi cang.iantc &«omio In 1,ro,·cnicnn cd il gioco dei raggi di luce: due PffMIDC J'OIIIODO dichiarani filocomunittc per oppO!ti n,oti.-i, ul>bidcndo I due oppo,te intcrptt:tuioni della parola; li1umct.ricamcnte c'C chi e anticomun~t• per amore del eoci1\i- ,,no e della liberti e ci IOno anticomuni1ti per paura del -i•• lltmo e per duidcrio d'un go,·crno forte che tenga a do,·ere le maHC operaie. Fino alla ri.-oluzione ruwa il comunl1mo, nel 0111(10 i,ucrnuionale, non era che 111111oeuolalel JOCialllmo; il •uo contenuto ,lourinale era C1M;nzialmente economico ("1 ci11Clmo M:CondoI pro(lri hi10p,i, da ciascuno t,econdo le pro1>ric pouihilil:i"'\ e 1i poteva conciliatt: --te«1ndo la comune intctptt:luione-- Unto con la diuatuu quanto con la dernocnzia 1>ii1aperta e con 1'1narehia. Nel M:Colo1oeorto i 1t1u1ei di Bakunin amavano tlini socialisti-anarchici; dopo la 1oeinione della I luter11nionale e la
t:~::ri•::t:e!:g:i~a:;:.!e~:..:: 1 !~ti-=!~~~iet~~~adlni e~i )a prim.• parte de.ignavi l'Hpetto eeooomioo e la aec:onda l'•· ,pcllo llolitico del loro 1i1tema idule. Con l'i111uruionc della ditt11ur1 l,olsce,·ica in Ru.uia e la formniru,e dei partiti comu• :!~'/ p~:i~e:~~: 11 1'•:g;~~~~!.:•i!!,,:u~~~~~~ ~ !hh:':jon=.~i:; ehc in Spagna, do,·e ebbe molta fortuna la dcuomiunione di eomnni~mo libertario 1•er deaipure le Hpirniooi 1111gi111ti1i1 110Ciile,alla libt=rti, politica, alrauto11omi1 municipale, di VHle ;:a;:: ..t~i:~t;;";~1:!::t:ord:if!i t~~t~::~ufu::i raia 1•revalentementc 111uchie•, che ha llato la 1ua i111prq111aa wuo il movi.tnenro a1uifuci11a corrispondente alla guenca 1pa• rnoladell936-311. ,\la, &e ii preKindc dalla Spagna e da queaùuo 1peciale. il llatola "eon1uni1mo"érimuta ,·incolata -<dii 11117-piU o n>eno direnamente 1lla RuNia. aoai 11 govenrn rulltCI,monopoliuato da un ptrlito -il bol-,.i~ doe, dal oong.-- d; Praga del 11112,1i ehi.aia oomunina. Da queato partito. a\lta• verlO il Komintern prima e il Kominfom, adttlO, dipendono i diveoi parliti comunittl, formatiti in tutti i 1)1e1inei primi anni d_ell1ri,·olu2ione n111.. , 1ener1h~nte 1ul11 base della 11Ci11ione ~::,~·;,';~ ~:~:;:~\i! 1 ~1:::c·:•it;:~·:~:o·::1::: 0 ~•j· t:~:1':.i:i~:;1~ menteri,·oluUonari. Nell'in!uouto dopoguerra che va dal 11118 al 11124,guardarono verlO i partiti eomunini le muae che vole• ìI~~.:;.~;~~;sjf g.! \:f;:' .~~;I~!::;~~Ifq,f~ dalla diuatura del partito bolteevioo. L'e1preNione logicaniente ::;:~~~l~~::::;~: 2,:~1!~; 1 :~!: Ete :~~;~~~~ occ:uhan,perunpo'di1cmpo1'1bi11tO(cheknin1'craaff1nnato aeo\mare1eoricamentenel1uolibrooull0Statol fralll'M:iafomo e potere politico. In qud po' di tempo •initauTO il fatci1mo in
Italia e 110r&erodiuaturc di carattere clauUta e --diehiartU• men10- antiaocinli11c in altri 1>ac1id'Europa. Il "pericolo tomuni&ta" é 1tato in Italia uno dei pretuti per l"inolauruiono d&ll1di1tatura rascilta: null'ahrocheunprclCito.Nonsi temeva ilpartitocomuni11a,no111ufficentcmcntcfortedamcttcrepaura, ma l'im1lUl&0popolare ,·erllO il 110ciali1mo,alimentato -queato é vero- dall'etcmpio della rivolu1ione ruM& ,·ittorio1&. La ,·iuoria del rasciMuo prima e del uniomo tcdeeco poi 1ulledcn"i0Crnic dei ri1pc11ivi paoi ehhccomc risultato &«On• dario il ,, .. nttncre per molti armi grandi &ettori del prole1uiuo ;;~~~PQuc':~:•:; 1 •~~i=~~ r:: ie d1~ 11 ·:i:~;;,:;;,•: 1:·!~:1:et~:;:~: ~ dopngucrraan1eriorc1ianori111ona1epcrlc1tradeenel1,:.fab, brichc di mohe citt,i d'Europa 1111principio del 1•cuimi&ta e ,li1pcra1odopo~e•raa11ua\c.eome1e•·enticin<1ueanni di.iori ■ foucropaMali in,·ano.Ledi1trulionica111ate,dall11gucru.dando nuo.-a ed effimera vita al eapitaliem·o privRIO cd ai •uoi 11pe1ti impcriali11i.hnnnoaiu1a101,nantcncrebi;omiglianu.lgiornali che nel 19~5-46 arri.-anno da Torin~ 1eruhr1,·ano u..,irc d1 m:aa aunmfcra,dircmmo.gol,cttiana.conparolecdaspirnionicadutc in dimcntiunu da tcu,po Mii:li 1mhie11ti di ",iniatra'' dei 1••ca.i ehe 11011han roffcrto intenuiioni nella loro vita politic• interna od hanno aurucuato rolo b brtwe, intema. 1anguinoH dande, llinitido,1.1taallaguerr1. Cor>t«iri.,.olu:i:ionerusso e stotiuozione del copitoliimo Or1, dur~rue il lunso oscuranlCnlo raoci,ta, due aV\·t.nimcnti imporunti ....--(I più 1Lrcttan1enle vincolali fra loro ehc non 1i creda eomunen1c111e-- l1anno ea111hiato non unto il panorama aUualedel mondo quanto lc,ue pr<:»1>c1ti,·efuture: uno O, cl,10 ,!alla conlrorfroluzione r,uaa, l'altro dalla buro,:ra1iziuionc fU• laledcl mo11do eapitali11a. A1nl,e4uc i fenomeni hanno confcrmaU la prima parte delle J>revisioni 11Jar:i:is1e(eonecntruionc dei capitali.impoverimento ,lella cl.a114tm: edia. criii ine,·itabile e radicale ciel capi1alisn10 r::;,~ 0~1ci :%Jì'~i~:;;~.Ìi:1:~':i / !1::;;~; ·~:.~.:" fts:::• 1 !:f.u:~~••;:,:: ~:cC :~":;~1\: t:~~z.i:::idct/: 11 :1~~•;'~ quindi della di,1ruzionc di le ~1euo). Inoltre 11n10 il proccuo con1rori,·o)u7,ionuio 1,·oho1i in Rut-
:~~v1u:~::u~::·o~~~,':~r,!~ ~:~•i:~~=~o d~;:!t;:: 1 ~ejf.~:,u:: cui Marx ba;;a.•• rarbi1rari1 relnionefraquc.111 prinf1e<1uell1 .econda parie del ,;uo 1iotema: la prcpondcunxa del f.itore economico nella noria. Tuili gli 1ncnimcnli di <1ue,;tiuhin\Ì tren• t',noi portano iltegnodclla prev1lcnu del f111orepolitico,ulreconomico {I). La teoria (dirci: l'uto11ia) era que.;la: il prolc11ri110 induitriale fa I• ri,·o]u1ione t0eialif11 e111bili1Ce per con11,icrla la 1ua diuatura. Il t0eiali11110 e per ddi11i1ione una .ociet.i 1eru.a el111-i:l0S111osoeiali!l&aholi-dunq11eleela!li,proletariato comprc60: cd euemlo lo Staio l"e.11rcuionc ,!ella ela»e eeo11omieani,c11te 1ori.-ilcgi111, ~11ari1i i pri••ilcgi e J,., elaui, 1parite1 lo S1110. Ora, lo Staio non e l"c11orn~ione del pri,·ilq;io ecouomi<:o, ma !"arma ]IOlitica del gruppo che ha la foru <lelle armi nelle mani: con 'l'""~t• fona ci 1i im11adroni- dell"c<'.onon,ia e ee ne r. uno1tr11mcn10 per 11er11e1u1re il proprio dominio politico. li privilegio economico in K ate.MO e uno ilmmeoto politico. In ooc:idcntenoi ,·ediamoleelaui 1iri,ilcgi11eaM1andonarea pooo apocoile1pitali!mOpri.-11oel•urocratiuar1i intorno allo Stato per non perdere quella M'ra.rohi1 e quella funzione di dire1ione eh'..,_ .-ogliono ,ah·are 1<10~11i co~lo 0011tro 11 min1cd1 del r:i:,1!t~•.~~~; 1 !~';;'i~1!,:,:,.~:"::::~ •. ~!~:.\,(!i.r~,~;~ 1 :c ... 1·~::~1 1 l.gi.ii~ Ulura del proleiarfoto "duti11al1 1,I eliminare le du~i" -eh'era lillill
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