Unione generale dei lavoratori ebrei della Polonia - Il caso di Henryk Erlich e Victor Alter

sinio giudiziario compiuto contro Erlich e Alter a detrimento della lotta contro il nazismo. Affermiamo: Henryk Erlich e Victor Alter non erano comunisti. Lottavano per un ordine sociale che potesse combinare il Socialismo con la libertà, con la democrazia, con il rispetto per la persona umana. Senza mai perdere di vista gli aspetti negativi della realtà sovietica, nondimeno riconoscevano gli elementi positivi del lavoro costruttivo del Soviet e si orientavano verso la cooperazione dell’Unione sovietica con le forze universali della democrazia, del progresso e del Socialismo. Nel loro atteggiamento verso l’Unione sovietica, avevano adottato una posizione che, coerentemente, coincideva con l’idea di decine di milioni di persone - democratici, progressisti e socialisti- in America e in Inghilterra, posizione che peraltro aveva la piena approvazione delle organizzazioni combattentistiche clandestine degli operai polacchi e in tutta l’Europa occupata dai nazisti. Erlich e Alter, entrambi membri dell’esecutivo dell’Internazionale laburista e socialista, sono stati i primi dirigenti non russi e non comunisti che il governo sovietico si è permesso di arrestare, processare e condannare a morte soltanto, in effetti, perché erano Socialisti che amavano la libertà, Socialisti di fama e con un’influenza sul movimento laburista internazionale. Il vecchio odio comunista per i liberi, gli indipendenti e, prima di tutto, per il movimento laburista socialista, è calato come una furia sulle loro teste. Henryk Erlich e Victor Alter sono morti in una prigione sovietica come martiri dei sacri ideali libertari e socialisti in cui a milioni credono e che il regime sovietico non può tollerare. L’assassinio di Erlich e Alter costituisce il primo caso di questo tipo sin dallo scoppio della guerra. Questo dimostra nuovamente le terribili conseguenze che possono derivare da un regno del terrore e del despotismo, che rivela in tutta la sua evidenza i grandi rischi che può comportare per il nuovo ordine che dovrà sorgere sulle rovine di fascismo e nazismo. Come partecipanti della lotta per un mondo nuovo e libero, come figli di un popolo che sta facendo il più grande sacrificio di sangue e capitale in questa lotta, come rappresentanti di quegli elementi ebraici nella vasta armata clandestina della Polonia dominata dai nazisti e dall’Europa, seguiremo la strada tracciata dai nostri illustri dirigenti e proseguiremo, come fatto finora, a portare il nostro contributo per una rapida vittoria di tutte le nazioni alleate sui paesi dell’Asse. Come fatto fin qui,

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