Unione generale dei lavoratori ebrei della Polonia - Il caso di Henryk Erlich e Victor Alter

tato su iniziativa delle autorità del Soviet e con il loro pieno accordo. ottobre 1941 AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI COMMISSARI DEL POPOLO DELL’UNIONE SOVIETICA J. V. STALIN Stimato Josef Vissarionovitch, il genere umano civilizzato non ha mai dovuto affrontare pericoli tali a quelli cui ci troviamo di fronte nel presente: hitler e l’hitlerismo sono una minaccia mortale a tutte le conquiste della cultura, all’indipendenza delle nazioni e alla libertà di tutti i popoli. Il risultato dell’immane battaglia che combattiamo ora nelle vaste pianure dell’Unione sovietica deciderà per gli anni a venire il destino dei movimenti della classe operaia, il destino di tutta l’umanità. La lotta contro questi pericoli impone sforzi supremi a tutti coloro che sono determinati di salvare se stessi, la propria cultura, il proprio paese e il mondo intero dagli orrori della barbarie fascista guidata da Hitler. Hitler mira a soggiogare tutti i paesi e i popoli senza eccezione alcuna, ma è la sua persecuzione degli ebrei a essere particolarmente crudele. Egli trascina nel fango la dignità umana e nazionale del popolo ebraico, si pone al di fuori di ogni legge, persino al di fuori della sua legge fascista. Punta al totale sterminio degli ebrei. È per questo che le masse ebraiche devono combattere Hitler con un’energia speciale e con il massimo sacrificio di sé. Questo è vero per i cittadini ebrei di quei paesi in cui la minaccia del barbarico regime di Hitler è già diventata un’atroce realtà, ma è altrettanto vero per i cittadini ebrei di tutti gli altri paesi. Date le circostanze, gli scriventi, in quanto rappresentanti di popolazioni ebraiche di paesi già violati dall’hitlerismo, considerano essenziale la costituzione di un comitato ebraico speciale anti-Hitler. È come rappresentanti del gruppo di sostegno di questo comitato che ci rivolgiamo a voi, stimato Joseph Vissarionovitch, nel vostro ruolo di Presidente del Consiglio dei commissari del popolo dell’Unione sovietica, con la richiesta di concederci il permesso di costituire tale comitato in territorio sovietico. Il lavoro di questo comitato sarà fondato sui seguenti principi: A. PRINCIPI GENERALI. Tutto il lavoro del Comitato ebraico anti-Hitler e principalmente la sua propaganda verrà fondato nella convinzione che: a) la liberazione delle masse ebraiche dalla schiavitù, in particolare da quella di stampo hitleriano, è, in ogni paese, inestricabilmente legata alla liberazione di tutti i gruppi nazionali di quel paese; b) la vera emancipazione delle masse ebraiche è possibile solo laddove l’intera esistenza in quel paese sia fondata su principi di giustizia sociale; c) le masse ebraiche di ogni paese dovranno, pertanto, insieme al resto della popolazione, lottare per l’emancipazione sociale e nazionale. B. SCOPI. 1. Stimolare, organizzare e dirigere le energie delle masse ebraiche e, se possibile, di intere comunità ebraiche in tutti i paesi, nella lotta suprema

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