Pandolfo Collenuccio - Della educazione usata dagli antichi in allevare i loro figliuoli

8 quale tutte Je alrre verità si _dirizzano e dispongo- , no, in 1 an t o che, benchè secondo la vulgare opinione chiamiamo dotti molti quali vedemo tutto dì esercir arsi in queste far.ultà lòcrative, nondimeno se non .hanno quel circolo di scienze (delle quali appresso direrno ) , almanro in una certa moderata sufficienza, non si possono nè dobbiamo propriamente dotti nominare: il che rnanifestarnente in due più usitate facoltà si dimostra. Li scrittori più iJlustri dell' arte medicinale affermano essere necessario alla .perfezione del medico avere notizia di tutte le scienze _speculative , e non solo hanno così scritto, ma prima l' hanno voluto conseguire in effetlo, rome d' lppocrate, Galeno, Avicenna, Cornelio Celso, e de' molti più nuovi leggiamo. Similmente netli principii delle discipline legali è scritto, .la scienza delle leggi non essere altro che notizia di tutte le cose divine et umane: e non è dubbio che le cose divine et umane non si danno per altro modo che per esperienza e disciplina di tutte le dottrine (quali appresso nomineremo) il che cd Emilio P apiniano, Julo Paulo, Quarto Scevola, Salvio Juliano, e molti altri più vicini alr età nostra, éon esempio confìrmarono. Chi adunque vuole propriamente essere chiamato dotto, non avendo questo numero, e quest' armonia di tutte le dottrine, non solamente si attribuisce quello che nou ha, ma viene contra li primi · precetti della propria facoltà della quale fa professione. E se alcuno dicesse , questa essere sì ardua e òiffìcil cosa che quasi si possa giudicare impossibile, e però non sia da tentare , in più modi si risponde. Prima. La natura ci ha dato lumi e instinti e attitudine al sapere , et hacci fatto capaci della scienza di quelle cose che Dio non ha riservate nel secreto delJ' ·eternità sua; ·ed essendo così, per conseguirla non ci manca altro che ragione ordine

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