13 minQ, ed io credo che presto o tardi, anzi più presto che tardi, finiranno per trionfare. E non può essere diversamente quando illustri generali si fanno banditori arditi e propugnatori tena:cj· del servizio militare a corto termine, ~aie a dire tre anni al massimo, e dei congedi anticipati dopo 18. mesi ag'li uomini più istrutti e più di buona volontà; quando l'Assemblea legislativa è assediata da disegni di legge in questo senso; quando scrittori }!Olitici, quando militari di solida riputaziorre mani- . fest a.no nella stampa idee come queste : <( si dica ciò che si VJiole, si faccia quel che si vuole, la riduzione del servizio militare è ineluttabile; i repubblicani più autorevoli l'hanno promessa al paese, l'hanno cullato in questa speranza e presto o tardi bisogna mantenere l'impegno. Pretendere ora di dimostrare alle popolazioni ché' è impossibile d'a· vere un buon esercito r;on un periodo ridotto, allorquando la Germania ci ha completamente combattuti con un'armata costituita precisamente su que ,. sta base, pretendere di fare accettare come in Germania, il servizio obbligatorio senza .questa attenuante~ senza questo raddolcimento, sarebbe tentare l'imposs'ibile. Non si può tquindi dissimularlo: la questione della riduzione del servizio sarà una di quelle su' cui si faranno le elezioni. n Ed infatti la forza dell'opinione pubblica è tanto prevalente che pochi giorni fa il ministro della .guerra così si espresse in seno alla Commissione parlamentare incaricata di esaminare la proposta della riduzione della ferma : « Che·eg1\ èr favorevole al mantenimento dello st·at o attuale delle cose, ossia alla ferma di 3 anni ,
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