Massimo d'Azeglio - Discorso ... e altri pronunciati ne' banchetti tenuti in Pesaro

A MASSIMO D' AZEGLIO é:ltE COGLIENDO IL PIU' BEL· FIORE DELL' ITALICO IDIOMA SULLE ORME DELL' ÌMMÒRT'ALE SUO SUOCERO TRASSE A NUOVA LUCE tJNO DE; FAT.Tf IiiU' GLORtOSI DE'. TEMPI MODERNI E RINVEB.DENDO NE'L FIERAMOSCA GLI ALLORI n'ITALIA :MOSTRÒ A Q.UE' n' OLTREMONTE COME. IL GENIO DEI Y'/ALTERSCOTT LASCIATd IL TAMIGi SEGGA TALOlt :tU:MINOSO SULLE SPONDA DELLA DORA E DEL PO A COLUi ' ' "' CHE DAL PIE DELLE ALPI CUI TANTO ILLUSTRO L' INTREPIDO CARTAGINES~ TRASVOLÒ SULL~ SPONDE :PEL TEBRO A CONFORTARSI DELLE dRANDI MEMORIE DE'. s·éiP'IONI E DE' F AB.J A QUELL'' ANIMO' .CORTESE: CHE VOLLE ONORARE DI SUA PRESENZA LE UMILI RIVE n'' ISAURO' OVE' UN DITTATORE ROMANO PESÒ L' ORO. E LE' SPOGLIE RAPITE AGLI ETERNI RAPITORI AL PRODE. E GENEROSO ITALIANO CHE RAMMENTANDO OGGI GLI ALTI FATTI DI MARIO SI ACCINGE CON MAGNANIMI SPIRITI PER DIFESA: DI PIO A 1\INTUZZ.A.RE L' AUDACIA DE' NOVELLI CIMBRI '& TEUTONI ONORE PLAUSO RICONOSCENZA

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