Felice Turotti - Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II

-( ''6 }- al tamente 1' Ingegnere cavaliere Carlo Mosca che lo archit.tettava. l\fa dove il re mostrò tutta la sua munificenza fu nella n costruzione della chiesa d' Altacomba nella quale ordinò che fo:;sero tumulate le sue spoglie mortai i. La morte di Cado Felice schiudeva la via al trono a Carlo Alberto e come trovasse il governo in Piemon te vi è noto quindi è facil e conoscere qual doloroso e difficil e compito la provvidenza gli aveva assegnato. Nè l'Austr ia nè i suoi all eati stimavan.o prudente in epoca di tanta agitazione d'animi contrastare a dtritti ili Carlo Alberto che fu riconosciuto tosto per re. Riferisce il Gualterio nella sua celebre stor ia che le corti del Nord fecero tosto intendere a Carlo Alber to ehe non avrebbero comportalo nessun mutamen to in senso Costitu.zionale, e però · non avrebbero sofferto che si accordasse amnistia agli antichi emigrati, e gl'imposero per loro sicurezza un ministero da loro scelto. Il con te Della Torre fu mini stro degli affari esteri, il conte del l' Escarena degli interni il barone Dcgenys della guerra. I liberali rgnari delle mene diplomatiche mossero contro il re alcune lagnanze perchè non dava \' amnisti a, ma come poteva in un baleno mutar Carlo Alberto faccia alle cose dèl regno con l'Austria alle porte c con un forte partito che dipendeva da cenni della med esima~ Ma il nuovo re si concentrò tutto in se stesso e trasse in inganno amici e nemici. Tra personaggi che l'Austria ·voleva tenere lontani dagli affari c da Carlo Alberto vi aveva il conte Villamarina. Affidargli il ministero della guerra nell'aprile del 1832 fu il primo atto d' indipendenza del re. Sta\'agli 1polto a cuore riordinare l' esercito c nessun altro era stimato capaee a ciò quanto il Villamarina. J~ b be .lode il nuovo monarca per aver chiamato alla carica di Gnarda sigilli il ·conto Barbaroux uomo di vaste dottrine, e di Yir tù antiche. · Ad ogni nuovo regno era costume in Piemonte che nobili vassalii, città e comuni presta~sero giuramento di fedeltà al sovrano. Carlo Feli1~e il mantenne, Carlo Alberto lo abolì. Perchè fossero più s-ollecitamente spedite alcune forensi controversie, volle fatta facoltà ai magistrati di provvedere senza ricorso al trono. Nei giudizi criminali diminui la pena dei furti domestici e ùcll e imputazioni per armi proibite. Aboli il supplizio della ruota e delle tenagli e infuocate tol se la confisca generale dei beni, ed ordinò che in nessun caso si dovesse insultare al cadavere dei condannat i. Si mostrò patrocinatore delle scienze e dell~ lettere inseguendo dell'ordine dei santi Maurizio e Lazzaro Giovanni Plana, Peyron, Carlo Boucheron e Franeesco Rossi professori di

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