Felice Turotti - Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II

-(43 )- pare nel giornale il Corriere Francese, che destarono grasse ri:;a. Le cose di Francia avean~ .susc.it~to . tutti i liberali d'Europa come accennammo, e la polizia dJ Tonno che poco prima avea. assicurato il re che lo stato era tranquillo dovette spaventarlo colla notizia che in Torino si cospirava e che la mili zia entrava nella congiura. A saldare la polizia. in tale credenza era comparsa una protesta la quale in nome della nazione ·invitava il re a promulgare la eostituzione > la quale era scritta nei sen:;i seguenti : Maestà l Una delle più fiorenti nazioni d'Europa è da nove secoli il retaggia de' vostri maggi ori. La. corona che si posero in capo nei giorni dell' ignoranza e della super:;tizione divenne più risplendente per la fortuna dell'armi e la devozione dei Piemon tesi. .Ma nei rivolgimenti di tante generazioni in cui la nazione ha fatto tanto per loro che hanno essi· fatto per la nazione? Noi gli abbiamo se rviti religiosamente abiJiamo le mille volte versato il sangue per ·la loro potenza , ma il loro govèrno ha sempre mirato a rendere più alta ed inespugnabile la barriera che ne di videva dalla loro persona. E::;si comportarono che il Piemonte avesse una rappresentanza nazionale sinchè la li bertà popolare paTve nece:;saria all ' incremento del loro potere , ma quando ~i tennero for ti abbastanza per governare da sovrani assoluti, gli Stati generali furono ingratamente disciolti da Emanuele Filiberto. Ma i tempi di Filiberto non sono più. La nazione ha ricevuto l'impulso della civiltà generale e chiede d' essere a parte della cosa pubblica, perchè sente il bi sogno di sa· pere, di ragionare, di conoscere ~e &tessa e d'illumin are V. M. su i mezz i migli ori di go,·ernarla. Voi riduceste i\ potere in alto e lo poneste in mano di coloro a cui l'opulenza serve di ~cusa all' ignoranza. Ma i lumi si sono spars i nel popolo , le cognizioni si sono univer:;almente propagate , gli uomini lunno conosciuto i loro diritti e la maestà vostra si ti'O\'a in opposizione coi tempi , colla nazione e coi progressi della società. Quando gli uomini non erano che un branco di peco re cioè quando la vostra casa cominciò a dominare non era strano cbe una verga li dominasse. Ma l'ora della. redenzione è venuta Maestà l i vostri sudditi non sono più cose, ma uomini. Il governo del secolo decimo è inconciliabile col secolo decimonono . I tempi ci hanno spinti innanzi, ci vietano di retrocedere a voi tocca seguirei. I vo::;tri cortigiani v'hanno messa agli occhi una. benda, spetta a\la nazione straparvela. Udite: Il pubbli~o erario è esausto , le contribuzioni dirette già soverchiano le risorse territoriali, le in-

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==