Felice Turotti - Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II

-( 21 )- amico Leopoldo come uno dei migliod ch'abbia oggi l' Italia fa · cosse omaggio della sua grande ed immortale opera a S. A. la quale si ba che ama di averA tutto ciò ch'è bello e grande. E poi chè egli è un ica speranza della povera Italia si vorrebbe che sin da ora gli fosse osseq uioso tutto ciò che l'Italia piena dc' guai e di speranze ha di meglio. Ma Leopoldo non doveva pre~e ntarc la sua opera a S. A. senza farla pregare prima a volerla gradire, del quale uffizio egli prega il valoroso e cortese signor Nota, e tu Yieni in appoggio alla preghiera del tuo ami co. Appena ricevuta la ri sposta che :, i spera graziosa saranno spediti i tre magni volumi. Senti anche un'altra cosa. lo vo sempre pensando che tutte le speranze dell'Italia infelice sono in questo principe, e per Di o staremo mill e anni prima che ne venga un'altro di egual potere e Luona volontà.. Ma alle ' 'olte io temo ch'egli si disperi che in Italia così mal condotta cd incancherita si possa far del bene. A dargli coraggio e consiglio pare a me che gioverebbe assai la bel· lissima opP-ra del nostro Si smondi . Pare a te che ti stesse bene darne un cenno al signor Nota (poichè tu hai confidenza seco) ed egli forse troYereiJbe occas ione di gettarne un motto a S. A? Pcnsaci. Io per me .ho pure un gran desiderio che il principe legga quell 'opera per conoscere bene l'Italia e amarla e compassionarla, e volerla soccorrere c confidarsi di po terne egli essere il glorioso ri stauratore. Borghesi mi portò de' saluti del signor Nota, ed io meravi gli atomi d' ess(}re in tanta mia oscurità conosc iuto da quel cospicuo signore mi trovo molto obb ligato alla sua cortesia. Perchè egli ne abbia un ringraziamento più degno e caro, prego te a farglielo e io non riconoseo altro mio merito, che l' e~sc re amato da te o dai pochi tuoi simili , e l' amare con ossequio cordiale i pochi br::t\'i e buoni . Addio caro Monti. Vedo la sta gione rassicurata a buono, onde non dubito della nostra gita di Domenica, e sarà. pur l' ultima che, per ora, faeciamo insieme. Questo pensiero mi è noiosu. Se Sant'Antonio volesse do.narmi il suo talento d'essere in più luoghi ad un tempo l'avrei pur caro. Ma pur troppo andò il 1Jcl tempo dell e graz ie e dei miracoli , e se io ,·ogl io stare con mio fratello , con Ci cognara, con Canora , mi conviene lasciar Monti e l'altra cara compagnia. Addi o. L'Europa era agitata, e se da un lato i despoti del Nord aveano stretto alleanza e pubblicato da AltiJisgl'ana il famoso proclama col quale minacciavano di sterminio i popoli che avrebbero innalzato la voce a reclamare i loro diritti , tlall' altro questi secretamente si erano str6tta la m:\no per infrangere le catene del

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