Felice Turotti - Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II

-( !60 )- Mentre io faceva così procedere quell'attacco su Pozzolengo, H ministro Lamai·mora che ci aveva seguiti, ordinava con ~omma opportunità che fossero collocati quattro obici in dietro e atla no-' stra sinistra oltre il monte San Giovanni, pre~~o il Redone, i quali apersero il loro f1wco collo scopo d'inquietare alle spalle quello stesso nemico che cosi tenacemente contrastava in San Martino il vigorow attacco dell'altra brigata della mia divisione, e che av~tva. sulla sua ritirata di Pozzolengo un convoglio d'artiglieria incamminata. Gloriosa e fortunata combinazione in cui le due brigate per necessità momentaneamente separate cooperarono con simultaneità all'esito comune, e dove tutti gareggiarono per distinguersi, ond' è che io mi riservo a più tardi il segnalare alla S. V. coloro che fl'a gli altri ne ebbero maggiore occasione, confessandole frattanto che la giornata ci è costata molto sangue, sommando la perdita a (1,8 uffieiali e 960 di bassa forza. · Il luogotenente genemle M. FANTI. COMANDO DELLA TERZA DlVlSlONE. Campo sotto Peschiera, adrft 3 luglio 1.859. Trasmetto a. cote~to comando supremo un succinto rapporto sulla partecipazione presa dalla divisione al combattimento del 24 giugno. I rapporti giuntimi a quest' ora dai vari capi dei corpi non modHicano del resto, se non leggermente, quello che fu spedito da mc alcuni giorni sono. Secondo gli ordini ric~vuti la sera del 23: quattro ricognizioni erano state fino dal mattino spedite (a 5 ore ant.) verso le posizioni da occuparsi dietro il Laghetto, per i vari sbocchi, che dalle posizioni di S. Zeno, Hivoltella e Monte Cavaga si dirigono su Peschiera. Le due di sinistra appartenevano alla brigata Pinerolo, éhe le seguiva per la strada lungo il lago. Le due di destra alla brigata Cuneo, che si teneva sulla strada ferrata.. L' egtrema a dritta, composta di un battaglione del 7.0 reggimento, due c.ompagnie del t0.0 battaglione bersaglieri e mezzo squadrone di cavalleggeri Monferrato, diretta dal capitano di Stato-maggiore cavaliere De-Vecchi, non doveva incominciare la sua marcia che dopo, ~ regolarla secondo il procedere di un' altra di due battaglioni, una sezione di artiglieria ed uno squadrone appartenente alla 5.a divisione, e diretta dal capo dello Stato-maggiore di questa, luogotenente co\onnello cavaliere Cadorna, che doveva avanzarsi su Pozz_olengo. Io mi teneva pers6nalmente pr·esso questa mia · riconoscenza di estrema destl'a. Questa procedè per la strada di Pozzolengo (strada Lugana) in coda alla colonna del tenente-colon·

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