Felice Turotti - Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II

-( H7 )- questo credito straordin:trio è scompartito fta i diversi capitoli del bilancio della gnerra. Sarà provveduto alle spese autorizzate dal precedente articolo per mezzo di proventi applicabili ai bisogni dell'esercizio 18'I-9. L'assemblea di Francia approvò la proposta del presidente e decise di trasmettere ad una giunta l' incarico di esaminare se il progetto stesso dovesse essere discusso ad urgenza. La gi unta esaurite le sue incumbenze fece rapporto all'assemblea, nel medesimo si diceva come la giunta per riuscire nel proprio incarico c giust ifi care il proprio operato presso l'assemblea avesse esaminato il merito del progetto, inves tigate le cause ed il valore politico della risoluzione che presentava all ' assemblea, ch' e::;sa aveva chiamato a se il presidente del consiglio cd il ministro degli affari e::;teri e dalle loro sp iegaz ioni era ri sultato, che lo scopo del governo non era di condurre la Francia coll ' armi a di struggere la romana repubblica, ma che il medesimo intendeva operare nel sentimento della propria libertà ed indipendenza, imm11ne d'ogni solidarietà con qualunque altra potenza, so lo prendendo norma dai propri interessi c consultando l'onore della Francia che deve prender par te ad ogni gran qui stione che si agita in Europa ; che finalmente Il repubbl ica francese era fi glia d'una rivoluzione popolare, e quindi sarebbe venuta meno a se stessa cooperando a render serva una indipendente nazionalità. Importare assa i alla Francia dopo la vit toria di Novara controbilanciare l' influenza dell' Austria in Italia gli eserciti della quale s' avvanzavano in Toscana c verso le romagne, quindi un quarto d' Italia doveva essere occupato dall 'armi francesi per innalzare una diga contro le pretensioni dell 'Austria, e che era interesse della Francia comporre le cose d' Italia nel senso più favorevol e allo sviluppo delle democratiche istituzioni. L'assemblea in all ora entrò a di scutere, e vari opinarono che si dovesse attuare la spedizione: altri la dichiaravano un assasinio politico, ess6ndo in diritto a og· ni popolo d'adottare quel governo che meglio gli pi ace e che vi ritorna più utile ai propri inte· ressi. Caldo e sentito discorso pronunc iò Ledrù Rollio contro la spedizione, ma essa venne da.lla maggioranza dci voti dell' assemblea assentita ed il generale Oudinot fu nominato duce supr emo della medesima. Mentre la squadra francese sbarcava a Civitavecchia, le milizie napoletane invadevano il confine della repubblica romana e questa simultaneità di azione spiega assai chiaramente qual parte a"esse presa il rappresentante della Francia cogli ambasciatori nel conciliabolo tenutosi a Gaeta. Il generale comandante la spedizione pubblicava a Civitavecchia il proclama seguente :

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