Cronaca parlamentare del "caso" Matteotti

CJARLANTINI: Lei ha un trattato: per• ché non lo pubblica? MATTEOTTI: Lo pubblicherò quando mi si assicurerà che le tipografie del Regno sono indipendenti e sicure. (Vivissimi ru• muri al centro e a destra); perché come tutti sanno, anche durante le elezioni, i nostri opuscoli furono sequestrati, i gior• nali invasi, le tipografie devastate o diffi• Jate di pubblicare le nostre cose. (Ru• mori). La r~gola del tre, cui prima accennavo, diede modo al Partito dominante, di con• trollarc personalmente ciascun elettore, ed applicare il giorno seguente ai ribelli la sanzione col boicottaggio dal lavoro e con le percosse. (Ru1nori). Voci: No! Noi MATTEOTTI : Nella massima parte dei casi però non vi fu bisogno delle sanzioni, perché i poveri contadini sapevano inutile ogni resistenza e dovevano subire la legge del più forte, la legge del padrone, votando, per tranquillità della famiglia, la terna assegnata a ciascuno dal 36

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