lia sull'ordine interiore degli spiriti italiani. Ma - e concludo il mio dire - c'è una domanda pregiudiziale che noi dobbiamo porre alle nostre coscienze : può questo Governo raggiungere tali obiettivi, ridare vita normale e pace relativa all'Italia? Può esso, dopo avere scatenato tanta tempesta, riuscire a dominarla? Può esso trasformare la mentalità sua e del suo partito e operare la restaurazione di cui ho indicato le linee? Quando si legge la cronaca dell'adunata di Bologna e i discorsi che in essa sono stati pronunciati e si sente dire che « verrà la diana della riscossa », che « chi si avanza verso il fascismo e verso Mussolini troverà sulla strada i nostri inesorabili manipoli », si ha un'idea del cammino che coloro i quali pensano e parlano così devono percorrere per entrare nella Costituzione, e dell'abisso che separa questa mentalità da quella di chi vuol essere cittadino di un libero Stato, dove non ci sono né vincitori né vinti, e ognuno deve potere esercì tare i suoi di124
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