Il ritiro delle truppe dall'Africa - Andrea Costa

ghesi, speculatori, avidi, brutali, senza un ideale che ci.animi, al primo moto siamo stati sconfitti. La barl>a1:ie ha vinto la civiltà. Del rimanente parliamo chiaro. Come possiamo noi rispet-, tare l'umanità nttlle razze inferiori a noi, quando noi non la rispettiamo nei aostri stessi coucittadian Il disprezzo con cui le cosi dette classi suoeriori trattano le classi iufcl1·iori d~lla. società in questo nostl'O mondo cosiddetto civile, :1011 corri• sponde, forse, al disprezzo con cui gii Europei trattano gli Africani e gli Asiatici'? Eppure se pensassimo che, o bianchi o neri, ad un certo grad,> ùello svol,,imento storico o ad un grado inferiore, siamo uomini tutti o dobbiamo rispettare negli altri la stessa nm~– nità che è in noi, la politica coloniale = 'politica cli violenze di conquiste - di oppressione - di dis_truzione sarebbe cou– dannata già. Noi tr·atterem1110 allora i popoli rimasti addietro • a noi come trattiamo i fanciulli - essi, che del fanciullo hanno tanto. Baruari! Selvaggi! C'è da ridere! l\fa noi, Europei, noi che leviamo sì alto il pregio delle nostre istituzioni civili po– lite ed economiche, che cosa fummo noi, alla nostra. volta, se non bul'bari e seh·aggi? Oh! non è ornai ce1·to che uscimmo tutti dall'antr<'pofagia; si, elle i nostri cari5;simi bisavoli dei bisavoli si mangiavano fraternamente fra di loro? Un sintomo di questa umanissima costumanza l'abbiamo anche oggi, sa– pete dove? nell'eucarestia: qu_irndo mangiamo il cosi detto corpo di Gesù Cristo ... giacchè nei riti delle vecchie credenze si serbano o si riflettono spesso daile antiche costumanze ... Del rimanente, qual meraviglia? Oh! non ci mangiamo un po' anche oggi fra nui, uomini civilissimi1 L'antropofagia ha assunto è ve1·0, una forma civile: ma non perciò meno ci mangiamo. Il grande divora il piccolo, anche oggi; e chi più ha, se non ingoia il sangue e la carne di chi meno l)a, in– goia, per altro, gran parte del frutto dell'opera sua ne• rap– porti economici (Applausi vivissirm); Ma l'ora incalza; ed è ' temp_o che mi riassuma. · Non é da oggi, non é soltanto dacché il disistro di Do– gali ci ha colpito, cl1e lo e gli amici miei combattiamo la po– litica coloniale. Il ~rido Ritirate le truppe, clw mi scoppiò dal petto, al– lorché l'on. Depretis venne a comunicare alla Camera il mar• tirio dei-nostri poveri soldati, quel gl'ido io l' aveva gettato tin dal 18815; fin da quando la politica coloniale fu officialmente iniziata. E l'aveva gettato perchè, a parer mio, per le l'a"iOni c!ie vi ho espostf1, quella puliti ca 0 '1. 0 era i11cost.ìtuzionalc;

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