Il ritiro delle truppe dall'Africa - Andrea Costa

CITTADINI I'. La cortese accoglienza, che mi fate, rn i dimostra gia che una cel'ta comunanza di idee e dì sentimenti vi ha fra di noi, la qual cosa mi rende più facile il compito che gli amici mi hanuo allidato, quello cioé di p:ularvi della politica colo– niale it.aliana, o, per meglio dire, di esporvi le ragio:1i per le quali, ln Parlamento e fuot·i, l'abbiamo combattuta, la com– battiamo e la combatteremo: ragioni che m1 sforzerò di rias– sumere nel miglior modo e nel più breve tempo possibile, :wvertendovi che, ove io non riesca a soddisfare i desideri vo– stri tutti ed a rispondere a tutte le obbiezioni che co:1tro alle cose che sono per dire si potessero sollevare, ciò non dipen– derà certo dalla bontà della cosa in se stessa, ma dalla po– chezza mia e dalla brevità del tempo concessomi pe1· isvol– gere le mie ragioni. lnquantochè questo, della politica colo– niale, non è un tema semplice, ma vastissimo, che comprnnde non solamante la questione economica, ma la politica, ma la mora le; è insomma uno dei lati sotto i qu~li si prese11ta oggi quella questione, che è tormento e dolore del nostro sr.colo, 1:.1. questione sociale. Del resto, non ispavc•ntatevi. Io 1J(lns0110 qui per !esservi la storia delle colonie o quella dei popoli co– lonizza tori. A me riuscirebbe assa·i facile, con la storia a 11:L mano, ìl mostrarvi che, inceminciando dai Feuici, dai Greci, ùai Romani, e venendo giù giù agli ln"'lesi e agli Olalldesi, dopo es::er passati attraverso alle repubbliche d, Pisa, di Ge– nova e di Venezia, le· colouie che si instituirono da certi po– poli avanzati nella via della cirilta, ebbero per oggetto o di trovare uno sbocco ai prodotti esuberanti o alla popolazione· esuberante; oppure valsero a racco 1 •liere nei mercati lont,rni la materia prima che, trasformata dalle arti e dalle industrie dei popoli colonizzatori, divenne alla sua volta mezzo di scam– bio con altri popoli; ovvero furono da prbcipio uno dei mezzi efficaci d'impad1·onirsi delle grandi vie del commercio mon– diale, per cui i popoli potevano scambiare i loro prodotti da .un punto a 1 l'altrJ del globo. •rutto questo potrei dirvi e provarvi , valendomi della Storia o della prima Enciclopedia che mi capitasse fra le mani. Potrei provare che anche le ,Colonie Romane, tranne quelle che assunsero carattere pu– ramente militare, non ebbero spessissimo che un carattere so– ciale, quello cioè di rovesciare buona parte della popolazione Romana in lontane contrade, dove avesse potuto procacciarsi i mezzi dì sussistenza. I Romani, infatti, quando stabilirono cohmie, non lo f~cero per il capriccio o l'arbitrio di un mi– nistro qualsiasi, a cui venisse in mente in un determinato

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