Roger Caillois - Descrizione del marxismo

quale è da sempre ufficialmente prescritto e il cui equiYalente è mancato alla Chiesa cattolica per accordare i suoi dogmi alle situazioni nuoYe. Così, malgrado il suo dogmatismo e la sua pretesa di non poter essere superato, non si potrebbe negare seriza sragionare, a mio aYYiso, che il marxismo sia yfrente. Il fatto è che di yfre non ci sono che le dottrine incarnate (in un partito, in una Chiesa) ed esse restano vive fin tanto che prosperano o soltanto sussistono le comunità che le incarnano. La confusione deriYa, senza dubbio, dall'abitudine che si ha di attribuire validità al partito comunista partendo dal fondamento della dottrina marxista, mentre conYerrebbe - come si è Yisto - partire dall'ipotesi inYersa, secondo la quale è la dottrina marxista che trae il suo Yigore e la sua giustificazione dal1' esistenza e dai progressi del partito comunista: quest'ultimo, beninteso, mantiene l'equh-oco (innocentemente del resto) poiché ha bisogno di far riposare il suo buon diritto su un'autorità incontestata, quella della scienza, così come fece la Chiesa, che offrfra la RiYelazione come garanzia della sua missione, mentre in realtà la teologia che essa sosteneYa non aveva altro appoggio che la sua potenza effettiYa di comunità ardente e disciplinata. Non c'è in questo alcun machiavellismo, c'è tutt'al più una delle illusioni che sono comuni al ferYore e alla since- ~ità. Nella misura in cui la Yerità gode maggiore prestigio, è fatale la trasposizione in linguaggio di Yerità di ciò che esprime un antagonismo di forze, poiché si aggiunge sùbito una preeccellenza di diritto a una rh-endicazione di fatto. In tal modo, quando molti si indugiano a dimostrare con erudizione e sagacia l'inesattezza del marxismo, dandosi pena di sottolinearne gli errori, le manchevolezze e i lati ridicoli, essi si esauriscono senza profitto, poiché non possono sperare di convincere che i sapienti. Nessun economista infatti ha at36 BibliotecaGinoBianco

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