Fernando Schiavetti - Le condizioni della stampa nel regime fascista

scisLa può essere espresso, in conclusione, con una• sola parola: arbitrio. L'arbitrio dei funzionari, incontrollato, incontrollabile e prosperante all'ombra di un governo fazioso, è l'unica legge su la stampa cheviga in Italia. La legge ba un solo articolo : « II governo del re è autorizzato a fare quel cbe più gli aggrada!» Non si sa quel che si possa dire e quel che non si possa dire. Soltanto dopo molto tempo sr è cominciat.o a capire, per esempio, che qualsiasi accenno agli scritti e ai detti passati del capo del governo è rigorosamente proibito. Dell'on. Mussolinivale soltanto l'ultima ..... edizione: quella del giorno in corso. Per il resto sono pericolosi e niente affatto graditi i richiami e i raffronti: lo disse all'on. Matteotti, a proposito dell'approvazione data dal Popolo d'Italia, - nel 1919, .all'amnistia ai disertori, lo stesso onorevoleMussolini! E' facile capire come in un simile ambiente lalibertà deila stampa è in tutto e per tutto un mito. Vi sono ogni giorno notizie rigorosamente rispondenti alla realtà e ovvie considerazioni politiche chenessun giornale oserebbe pubblicare nonostante chesi tratti quasi sempre di materia attinente in tutti i paesi del mondo all'ordi,naria discussione politica enon interessante affatto le leggi, pur oggi tanto numerose e rigorose, sui reati di stampa. I giornali di opposizione vivono nella perfetta consapevolezza di essere completamente abbandonati all'arbitrio del governo: se questo permette loro di vivere riò avviene - sinchè avviene - nqn perchè esista, da partedello Stato, una legge chiara, precisa e superiore al 21 B,blioteca Gino Bianco

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