Romolo Murri - La Chiesa e il collettivismo (contraddittorio Murri-Bertelli)

- 59 - fare disegni di legge contro gli anarchici o i socialisti, invece di preparare truppe per l'Affrica o per l'Asia, vi dirà: in Toscana vi è abbondanzadi manovali e deficenza di vetturini, questo vi serva di regola nella scelta del vostromestiere.Oggi, ad esempio,può venire l'idea ad uno di noi di fare il sarto a Sesto, senza pensare che ci possonoessere a Sesto 10 sarti di più di quelli sufficientia vestire il doppio degli abitanti del vostro paese. Ed eccoche così vi sarà più facile anche nella scelta dei mestieri. Riguardo poi alla morale dei santi, io sono lieto e soddisfatto che il mio avversarioaccetti, come ho detto dianzi, la teoria di S. Paolo. Io sonoun ferventeseguacedi questosanto, perchè, per me, tutti quelli che non fanno niente da un pezzo avrebberocessato di campare alle spalle nostre, e appuntoper questo io sono d'accordo col mio contradittore nell' approvare la morale di S. Paolo. Ma, e le conseguenze f È la prima volta che un collettivista convienedi questo. Il mio contradittore ha detto poi che i santi li hannosantificati perchè eranobuoni! Ma allora santifichinoanche tutti noi che siamo in buona fede, perchè io nonho nessun tornaconto a venire a fare il contradittore col Murri e lui nonba certo nessun vantaggio a perdere ancora un poco della sua voce con me. Ma per ritornare a bomba, io ho citato qualche santo che la pensa come me, va bene; ma è tuLta la morale cristiana negli atU degli apostoli,nei libri degli evangelisti,negli scritti dei papi da S. Clemente a S. Pio, da S. Gregorioe gih gi11, che s'inspira a questa morale. Tutti combattonoi ricchi, tutti dicono che si deve vivere, che bisogna abolire l' ozio e Gesù Cristo dice: « In qualunque casa entrate, restate, mangiando e bevendodi quellochehanno » (S Luca, X, 5-7). Voi vedete come non è la morale di un santo, ma la morale cristiana tutta dei primi tempi. Ora però si è trasformata ed i nostri cristiani non la pensanopiì1 come una volta. Il mio avversarioha avuto una frase che mi torna comodo rilevare: « Passa tutto a questomondo! » citando Aristotile. Passerà dunque anche la borghesia certamente, perchè è passato Aristotile, son passati i servi della gleba, passeràil proletariat,o, se non è bugia che tulto cammina, che tutto va avanti. B se tutto passa, come il mio contradittore viene a Biblioteca Gino Bianco

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