Romolo Murri - La Chiesa e il collettivismo (contraddittorio Murri-Bertelli)

-14 - Egli pose fra prolPtariatoe capitalismo, o meglio, fra lavoro e capitale, un' antitesi ed una opposizionetale che nulla, secondo lui, sarebbe valso a distruggere. Egli fecenemici per la vita il proletariato ed il capitalista: e quindi egli disse che da una parte il proletariato sarebbeindefinitamentecresciuto,mentre dall'altra parte la produzionesi sarebbe ristretta in pochissime mani, e così sarebbe venuto un giorno nel quale la forza prevalente del numero, vale a dire l'associazionedi tutti i proletari, sparite le classi intermedie, opposte all'associazionedei pochiproprietari, avrebbeprevalsoconla forza,avrebbe affrettato la rivoluzione, questa levatrice della societàventura, ed avrebbe instaurato il regime collettivista. Io non dirò già e non insisterò nel dire che il collettivismocheMarx e Engels, ripeto, credevanopossibile prima della fine del secolo,orn che il secolofinito, non sia venuta, nè possa venire almeno entro un breve periodo di tempo; quelle previsioni storiche sulle quali il Marx basava la possibilità, se non immediata, almeno vicina della nuovasocietàventura, quelle previsionistesse sono state solennementesmentite dai fatti.· Poichè, o Signori (mi dispiace di dovermiaffrettare pcrchè è pochissimo il tempoche mi rimane, mentre moltissimeerano le cose da dire), innanzi tutto è falso che avvengaquesta proletarizzazionedegli uomini nella società più evoluta. Nel1' Inghilterra, in Francia e nel Belgio noi vediamo inve,:e aumentare i risparmi, vediamo gli stessi proletari divenire sovente possessoridi piccoli oopitali. Così, o Signori, è falso che vadano sparendo le classi intermedie; e specialmente la piccola proprietà in tutti i suoi asp~tti mostra ancora. una forza di vita tale da non rassegnarsiin alcun moqoa sparire. Alcuni aspetti di esse sono talora sacrificati, alcune formedi proprietà individuale spariscono,mentre invece altre si allargano: così, ad esempio, per mezzo delle Società anonime o caoperativedi produzione si allarga il numero di coloro che prendonodirettamente parte coi loro risparmi alla produzione medesima. In terzo luogo, o Signori, l'associazione delle classi medesime nella riforma sociale toglie di mezzo ciò che Marx prevede, ossia l'antagonismo di classe, sul quale egli basava tutte le sue previsioni. No, o Signori, le classi non sono per necessità antagonistiche; oggi noi vediamo da parte di tutte le classi, e specialmente da parte delle classi medie, fiorire Biblioteca Gino Bianco

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