Ricciotti Garibaldi - La camicia rossa nella guerra greco-turca, 1897

CAPITOLO XXl\' 285 sciass.• partire l' Urtmia libera e mi si consegnassero i fondi per le indennità ai volontari. ~iccome qncsk1. ronsogna doveva aver luogo durante il tragitto fra Corf'lt e Brindisi, così pregai gli ufficia li signor i Evangi lakis o Campoth('ras di restare con noi per prcst•nzint·e questa distribuzione e ritirarne le ricevute. Questi signori ebbero la cortesia di accettare e l'Osi li ebbimo compagni graditi p('r un altro giorno. \ "erso le und ici della sera si sortì dalle acque d i C'orfi• diretti per l' Ita lia e poco mancò che, causa hl grande oscurilit cd essendosi sbagliata la rotta. non si andasse l utti a finire in mare. . • . cosa che avrebbt'- fatto piacere n m(~lti c·hc ci ,·edono come il famo ne~>;li occhi .... Per fortuna UllO dt•i nostri (credo ~ l astrocinque) si accorse, quando mancava solamente qualche centinaio di metri per atTivat·vi, che il vapore ;weva 1:\ pnm diretta sopra uno sroglio il quale s'alzava come una colonna sopra le onde. Con la massima rapidità la ruot:\ fu girata e il piroscafo sfuggì per un pelo. F inalmente, V<'I'SO le dieci antimeridiane del primo giugno, ci venne incontro la lancia a vapore di un vecchio pilota, il quale si scoperse gr idando: vil•lt l' Italia ! vivtt /11 Grecia! c veli nO a bordo della no•tm Urania p~r condm·la all'ancoraggio entro il magnifico porto di Brindisi. 1'1xvicinandosi il ' 'apore alla banchina, vennero a bordo il rappresentante del sotto-prefetto, il capitano dei carabinieri o qunlcun altro. Per poter discul<>ro p iù libemmen!o li portai nella cabi na del nostro buon capi t ano. Questi sig nori •i mostravano alc1uanto impensieriti pN· lo sbarco di tanti volontari ,·~stiti di l'OSso e \'oh•vano prender dello mism·e ))l' l' impedire possibili disordini. :\la i volontari d<'cisero la questione per conto loro. Intanto che nolh eabina si discuiova, il vapore si era avvicinato alla banchina. l u quella cabina faceva un caldo da forno - e il capitano dei eambiuieri che non no poteva più (stretto com'era nel suo umforme) apri la porta c miso fuori la testa per prcnd~re una bocc·ata d'aria. ~la subito la ricacci<Ì inclietro, dicendo con ar1a costernata: ll!lanto <'hr 110i discutiamo, t m/oulal"i solto giù 8t<'si!

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