('APITOJ.O XXI\' 281 soldati di marina della ;)fiauli.<, era stato in~iunto di allontanarsi, acC'ompagnando l'ingiunzione con una minaccia a fucil i •pianali. Il coro d' improC'azioni dei nostri era salito ad un diapason assorclant(' o sulla punta dell 'albero mae~lro ('m stata issala una C'amicia rossa in segno di ri,•oluzione. . 'fulti si precipitamno intorno a mc quando io rimisi pi!•cle sul cass<>ro; e io dissi loro ciii' potevano SC('ndere st~lla mia nwpousabililli e che C'Onla"o su loro perd1ò non accadcss<> alrun inconveni~>nle. Le imbarcazioni si accostarono, lutt i furono fatti SC'l'IHlerc, e bastarono le mie parole pcrchè nessuno uscisse dnranlo la g iornata dal p ii1 cor retto contegno. Pranzai con O attorno, con alcuni mi<•i ufficiali. col consolo fran- <'<'S(' ed altri, prE>sso l'ospitale amico )lazzncchy, proprietario dello l l<it<'l St. George, una persona delle più cortesi e un patriota dei più <·nidi, il quale tanto f<'co per i volontari ital iani, che quasi lutti, anche arrivando, eran passati per Corfù. ~i stabilì con il )JI'Cfctlo che il g ruppo di volontari che dovevano andare a Trieste e Alùssand:ria d' Egit lo restassero a terra per prendN·o poi le linee del Lloyd austriaco, c l' utliciale conlabil<>, si~. Evangilakis, gli lasciò ~j()() lire perchè prO\'\'E'dcsse allo loro indennità di viaggio. Un ordine d!•l •·orh•sc sindaco ai barcaiuoli del porto fece si che i volontari ritornar0110 tutt i all'ora stabilita a bordo senza alcuna spesa o C'onleuti della accogli<>nza sempre !'ordialissima della simpatica (.'()! fit. l o avevo pre,·enl ivamente mandato a pregare il capo dl'lla .Jliauli' di mandare a honlo dell' [,'rauia una ~quadra di murinai per far pulii'!' questo baslìnwnto, cosi che la nostra permanenza in coperta diY<'lliiC di nuovo lollcmbi l!'. Anelalo con 0:\ltorno a bordo della ilfiaulis (dw aveva alzate tutte le sne bandi<•re in H<'gno d'onoro) p('[· salutare il conlrammira- ~li o gn•co, quc,;li ci informò che il nostro \'apore sarrblw stato di nuovo •cortato da una cannoniera >Jno a Brindisi. [o finuendo di credere che si lmtlassl' sempre <li una scorta di onoro: lo ;regai di no1 dare seguito a qu!'sla sua idea; ma rgli, insist endo, dichiarò cho tali erano gl i ordini dr l (1overno d'All'n<'. A ques ta sortita il buon Galtorno .1wrd~lto l a pu~i';'nza, c fra la \TCCChia barba garibaldina c il conlmnumragho greco v1 lu uno scambio di invettive, dlll'<llll<• le quali il contrammiraglio nc<'<'nnò anche a chiamare qualcuno }JPr mettere agli arl'(•sti l' irruentt• ('d ott imo amico.
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