Ricciotti Garibaldi - La camicia rossa nella guerra greco-turca, 1897

2h<l !..\ CAmCI \ RO~tiA L'amico (l attorno (il quale ci aveva prcrcduti con la sua gentil~ sil{nom sopm un po>lale) venne a bordo per comunicarmi questo disp;terio: Jimwrablc dcpttl( Gattorno COHJ'Ù. A p~ mouvement inc1beipJinaire t•crtains volont.airs à bord Urania regrettc n(! pa.s pou,·oir permettr(' leur débarquement l'orfù. C'eut. été rendre lW bien mau· vnls servicc aussi bien a.u général qui cmporte aver notre reconun.issance tonto notrl' con~iù1.~mtion qu'ù. l'ortln• public. Nombrensc t.'t pnisiblc colonie it.alienno de l'urfit nt.> pourrait que ti'en plaindre. 'L'oute libcrt.O c.st accordc.tc aux officit•ns du corp>. D. o. nuALLYS , Présidc11t d" Consril. Lo rimandai a lena con l'incarico di tel<'g-rafare al Governo che J'('ruwtresso lo sbarco, rcndendomi io responsabile del h~ condotta corrct la dei Yolontari. Ma intanto pas~avano'IP oro c un gridio continuo si clo,·ava dali:. nostra urtu!llt. Ad uno saltù in wsta di 'pogliarsi e di g<'tlnrsi a nuoto <• subito fu imitato da pan•cchi. Altri, malgra<lo gli imJwdimenti dci miei ufliciali, riuscirono a buttar a ntare un'imbarcazione di bordo, ;• <JUantliiHJlW ne fos;t•ro stati prima r itirati i tappi c si fosso subito riNnpita di acqua, pul'tl vi s!'CS<·ro alcuni; " altri, nuotan<lole a lato, la spinsero sino a terra. (lucsto ga1·e di nuoto !'rano salul:.tc dagli applausi dci nostri, <' <pwndo i nuotatori arrivM·ano a l!•1Ta si mli,·ano lino a noi gli applausi Ù!'IJa folla clw si <ora ac<•alcata sulla rÌ\·a. La :-~ceru .. ·tta. era a:ssai curiosa, o davvero ern un pia<'<•re assist.Pro allo pazzie di quella esuht•mnte gim•<•ntù. l'<•r qul'ili che resta,·uno a bordo peri! In posizione <'m divenuta intollerabiiP, si <"he, fatta venire un t\ lancia, stlt~si aneh· io a h.orra. Hulla ba1whina una di<·cina d •i nostri, arrivati a nuoto, c perf!'!- t:uncnte nudi, crano cireondati da una folla entusiasmata.. Andai all'ufli<·io lel<•fonico, Ov!' trovai riuniti insiemo a Gattorno, il prefetto di <'orfù, il t·<Jnsolt• italiano c il console franccs<', sig. Poli io, ]Wrsona simpati<·issima, !' che fe<'<' molto di piìt di ciò che non fc<'O il nostro console per i volontari italiani. Dopo un'nltm m<'zz'o1·a venrw Jinalmrnlo l'autorizzazione di l'are S<'l·tukre i \'olontnri sulla mia responsabilità. \ bonlo •·m snccc"o un vero tumulto, hJlN'ialmontt' quando un Y<•udilorc d'aranci, cssondosi accostato sopm un battello, a questi, dai

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