Ricciotti Garibaldi - La camicia rossa nella guerra greco-turca, 1897

CAPITOLO XX1 y 279 mult uare e aleuoi sino a farlo h<>r-ttglio di un b<·n nutrito tiro di uiseotti così che so n<' tornò a uordo d<>l suo bastinwnto. . ~gli,. a onor del v<>ro, mostrò molla pazienza, fors<• :mphc p<>rchò non avra cap1l0 lo frasi poco htsinghiere che gli veni,·ano lanl'lal c. .Finalmente, d.ictro mie insislenz<>, si parti di nuo,·o. "'mpre scortati tlalh cannomer<t, mt\ preYedevo ehe si sarebbe pa,salo un cattivo quarto d'ora a Cor fì1. .1fi consultai con il nostro cap itano se non era posoihile far scend!'rc i nostri in qtmlcho porto; porchò anch' io lo ll·ov>IVO necessar io, POHTO Ili l"OIH'I . •·~sondo il p iccolo nostro vapore r idotto allo stato d i lHH'caio con <Juatlroccnto e più uomini che avova tulti in cope•·t,,, stipati como -ard ino; tanto piì1 dll' In ~liYa. t'ari.·n <\ farina, oll'rin1. pochissimo posto. E alm!'nO tllla ripulita. cm indispensabile. •\lt1. si decisi' che• ht cosa miglinn· era di COJT('I'C il rischio e and;uo n Corf lt, ovc d prano mezzi h•ll'gt·afìci di cmnunit·azione con ,\.tonc. •\tTivati a Cor fù, t rovammo la. squadra greca dPil'.Jonio ancorata. noi porto e il nostro vapor<> fu ornwgginto vicino alla Jf mnlis. [ volontari itnnwfliahunente- ..,j .H·c·orsPro che n'lu si inh•nde\a laseiarli scender(', pt•rl'lu\ per ordini dati. IW>Stma han•a si avYicinì• al nostro vapore.

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