278 1•.1 C' 1\llrlA 1\0SSA stessi, n nome dr! Go,·emo, la distribuzioni' drlla indenniti• di rimpahio. Poco dopo lascitL!o il Pir!'01 il mare di,.ennl' agitato, o siccome la. nostra Urania era. gii> roll i<'ra per conto suo - come mi disse il capitano - con tutto quel carico in <"Operla poi, si mise ~' r ullnro (avendo il maro " traverso) in un modo cosi 1•iolento da produrr<' questo salutare effetto: -che menll·o molt i erano presi dal mal d i mare, anche i più riottosi poi erano obbl igat i a st ar zi tti . L'unica mia preoccupazione era che non me ne cadess<• qualcuno in mare - perchò aggrovigliati come erano so ne andava gii1 uno, parecchi altri erano sicttri eli andar in acqua. con lui. NPI dopo pranzo il marl' si quietò - o siccome eravamo andati a fNmarri presso all'imhocca.tu.ra. del canale di Cor into, ovc l'ufficiale dol bastimento da gucrr;\ aveva segnalato al capitano cl eii'Umnic~ di ancorarsi, i volontari cominciarono a clùederc di scendere a terra. O 1>roseg11ire o scendere cm il loro programma e non era troppo facile persuadcrli a star quieti. l<'inalmente r iuscii a f:~ralzarc l'itncora o si partì ch'era già noLte, lravprsando il canale che prPscnta.va un a scena assai inter!'ssantc, con le su~ ripe di una quarantina di metri tagliato a picco e con i lumi a<'C'flsi a de~tra e a. sinistr~t. Dall'altra parte - nPI golfo di Corinto- trovammo d i nuovo il mar~ agitato e dopo av<•r navigato lentamente tutta la giornata. fra. le •uc sponde pittoresche non so se per ragione d<>lln bll1T<Isca che si indovinava al largo ncli'.Jonio o per ordini della solit :t rannoniera. grcc;t verso sera si grtlò nuovamente l'àncora davant i a Lepanto. I,a piccola citti<, g<•llata sul pendio di una r iv;t verde e scoscesa, ò tutta circondala dallp mum gigant••srlw delle antiche costruzioni vcn..ziane, monumento S<'Colarc degli splendori della Hopubblica. Qui SI ebbero dci ,·ivt>ri, c il eapitano mandò a term p<'r caricare d<>ll' ~wqua fresca. <iucsti continui ritardi pt•ri> nwttcvano la gente dì pos•imo umore, tanto che credei n<'cessario di scondere a terra, vt•rso la mezzanotte, p.er .t.••l<'grafare a Hhallys di farl'i proseguire il nostro viaggio per ( ·Ol·lu. Risposero da Ah•IH' <'lw il pn••idonte dormiva porciù ritornai a. hordo ovo il brontolio Ma ine<•ssanlo. Pi\t tardi il eomanda.nl(' dt~lla. cannoniera greca 1ni comnmco un l<'legramma col quale si di<;ova non essf're concesso lo sbnrc·o a Corfù. L<J mandai a chiaman• J><'l' I'<Jllf'Prtarmi con lui sul da farsi ma quando si av-vicinò al nostro '"' pnre i volontc.\ri cotninciarono a tu-
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