Ricciotti Garibaldi - La camicia rossa nella guerra greco-turca, 1897

27! LA l'AMICIA RO&,A "C no degli ultimi n rirouo:::.<·erc la necc~ità che vi ero. di mettere dei dbtin~ tivi fu il raro nmk'l bocialista (;uctnno Zirurdini di Jtn.,•cnno.. Quando lo mie oss{'n·a.zioni Jinirono per convincrrlo, e se li mise, ero prc~ sente allo. !-;na prima. compars..'l. in pubblico. Il coro gcucmle di '4 abbasso i g-altoni ,, da parte dt~i :o.uol {'Orrcligionari politici che aceobe la. l!lUà comparsa fu qualche cosa da. re~h,trarc! lla prima. t•lw tinis.se In eampa~na eornprru:;ero tutti che l'uniforme e i dh;tin· ti\'i sono unn net:l's:o'ità in un'urga.ni:t.ta.t.:iÒne militare, anche delle più rh·olu:tio· narie e clelll' più "'pregiuùica.te. Cosi ftnil·onn per capirlo i mi(\i qunltro preti- uno cattolico romano- il bimpatico tltHl ?.i becchi, nostro cn.pllellnno- e i tre Greci ortodo~i - quando io feci. loro ol'servarc che, e&endo in pre· :-enza del urmiro, Je lSCDtinelJo 11\'nu· zate potevano benissimo in una mezza luce prendere il loro vestito Jl(\rO p("r quello di nn l urco (nuche questo molto ~<·uro) e rC'gn.lnr loro qualche fu('iln.ta. In fatti tutti <" quattro indos:;nrono la Camicia Jlo~l-a l1 n0:::.tro bra\'H don Zibecchi t't"rcò rli ~alvare la situazione mettendosi un gran uumero di na~tri neri ùa per tutto - ma que:itO non lo :;:nlvò dalle ire del cardi· no.I F("rrnri~. l!luO t• npo gera.rch i co, - b<'n noto per nltre ge~ta. - che in suo. ns· senza. lo SOl::ipe~e a dit·inis per il s("m· plice fatto di R\"t•r abbandonato il ve- ~tito e<:cle~ia:-.tico- os:;ia. per aver indos· !-'ato la Ca.micin J<obba. È \'E-ro cho il nol::itro Zibecchi si è vrn.clicato... o eomc!! I no:::.iri uftìdali poi s i di\·idevnno in due cJas~i: - l}twlli che sorti"nno dal· rc~crcito regolare e che fecero dci pro· di~i per ins('gnaro n.i nostri ,·olontari almeno quelle pl'ime nozioni di tattka Ut,s ('.-..'•" 'l.un~ccUI, a!)Solnta.mcnte nl't"et"O:sarie- e qu<>lli cht:l dovevano H loro grado piuttosto nllo. loro po~izinne politka.- come erano appunto i co~id<•tti Ofi!Jregati politici ùc] mio ~»Ialo ulfl!I!JWrt'. Tutti ft:<'t'ro splt·ndidamcntc il loro do,·ere. E io regbtro qu i la mia grati· tudin(" per J',tiuto grandis-.imo rlw ebbi dai rui{'i uflìril\li ùi stato moggiore a sormontare i JziÌII(J ditficili momenti del comando. (' JlCr P influenzo. morale rho

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