CAPITOI.O XXIII 213 l·~ quando poi pn.s~orono sotto gli a.\•ampobti turchi- prima df giungere ai Cinque Mulin i "tre oro di una. marcia. addirittura snervante t ,, e ctuivi giunti ebbero ordine d i faro il t(Lncio - con le colline intorno coronato da Turchi - credo ùav\rero che "della pasta. non ne mangiammo che poche... ma.nah•, malgrado la. tìune diabolica, ., comf' di~~" un nostro brM·o compagno. ) la riacqnh;tarono un po' di fiducja quando vidf'rO che io o )(ereu- t'erti del fatto no~tro - e._..;.aminavamo la geologia. del terreno sul quale emv1tmo e fn('evamo dei <'alcol i :sulla po!::isibilità di prosdugnrl' il lago Xynies per mcu;o del torrente che' passava. vici no nl no!St i'O campo. 11 Intanto il generalo ammirava le beli<•;,:;,.:(• del paese. .. 2" Ma. sort iti dall ' imminrnte pericolo- prC!-i('ro la prima. opportunitÌl. per porturmi o.l retlde rationtm. Difatti al bivacco di quella sera il)()prn DcreJi, mi mandarono una Commh.sion~- capitanata ùal :-,impatic:o 7.iranlini -a intimarmi che- vbto le condi:tioni ùcplorevoli - sen1.a cartnccie, senza nmbulant.a e senza cibo- so:tpcndeti~i le o~tilitù., pcrcl1è èrcùevnno inutil e attaccare l't.•ticrcito n emico! lo risposi che conOS('cvo perfettamente il nostro stato e (:ho sn.r<'bbe stato follia non solo l"o.ttat·cnrc, ma nuche il l n/S('inr~i raggiungere dal nemico- ma. t·he però la nostra colouua avrebbe fatto una ritirata degoa delle gloriOl;c tradizioni della nostra d iviJSa. Pare che questa. ri~}l<»!ta non fo:>Se tro,·ata t!IOddh;farente JX'rchò-po«•hi minuti dopo - ritornò la Commi~sionc annunziandomi ("he i volontari \'Olevano la mia p11roln. d'onore che l'attacco non sarebbe ISlnto ordinato. Io mi mi~i a ridere e allora decisero di s to.c("nrSi elal coma.nelo nella notte- ma l' indomnul mat.lina me li vidi tutt i intorno- buoni, a llegri c fedeli compagni- come ~empn•l La. ter.ta r h·ol ta durt1... quanto durb il via~gio di ritorno, ma t·lJI~' il ::suo fa~tigio nel porto di Corfù. Eppure nemmeno questa- come ,·edrerno in "~uito - riusd, in definitiva., a. turbare le relazioni di n.tfctto fm comn.nùanl<> e volontari. Cari e simpat ici i miei ri vol tosi ! )fa sono sicuro che se m~li fRremc) un'altro. cn.mpa~n n. insieme- tutt i quc.:;t i -quantunque i piit turbolenti imlh·ldni dci partiti politic i più avanzali- diven teranno "elementi d'ordine, n mOtlt•llo ai nuovi volontari che saran no con noi e pronti anche a bel.:.tenere in quel <'l\.bO 10 le sacro instituzioni, " se que.::ste saranno individualiuatc nella persona di t•lli ebbe l'alta s1'kldisfllZione eli ea...;ero loro ("Qmo.ndante durante In. guerra di (ìrl-cia. Quc:,ta i rrequieteun. del resto si spieg-o.vn. perfettamente. E.... scndo riuniti in maggior parto gli clementi pi lt vivaci e più n.nilno8i eli pnrlit.i politici, ovt' l'cgua- ~lin nzo. ù pr<'d.icata. o lo !)pirito rivoluzionar io pC'r lo meno sottint<•:-;o, la d ifferenza di grado- e relati\'o gallone- andava poco a A'Cnio nel nostro Corpo, ed i volontari erano poco dbpo:-.ti a. subire l'autorità dei loro ufficiali. 1 S1 r.vA~I, .\"MotiJ SCirdtfJIM, Il gh1.cno 1.."$7. t Jl. ) {MUSfOLA CATA~~o. ·~
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