Ricciotti Garibaldi - La camicia rossa nella guerra greco-turca, 1897

22() LA (.;.-\)llCL\ ROSb \ .\tenc. 8 nprilc IHV7. Car·i,.'iimi, L'ultima volt;\ t•he \'i ~:;crb~i fui t'O:,betto l\. int<'rrompef"(': oggi perb spero t•onsacrnre o. voi tuttn il tempo per in formarvi detta~lin.tamenlc di tutto. Mcrcoledl rkcv<'i le }(lttCr (' d' grniJin, di },O$iCO., di :Moriettn. (' eli Erac·lio, tut.tc inspirnt.c ~ nobill ~eotimt·nti e rispecdlinnt i pt•rfcttamcnte r animo vostro, che è gentile e forte: è stata per me una prova d'all'etto tult•, eh(' m' ha cmnmos~o. Como t)ll.pete, jJ mese pa.t,.;soto In. Cnmera g reca votb una legge con la quale veniva costituita una legiorw. così detta Lt!}ione filrllrtlica. d('lla quale dovevano for parte tutti i volontari Mran ieri; però questA non rispondeva a lfo.tto all'alto Jl\andato dl'l '"•>- lon_tnrio; poichè i gregari che venivano a farne parto perdevano tutti quei c·a.rat.. tcri del ,·olontario, c·he n o fanno una figura si IHllla e nobile... infatti, ' 'eStiti corno soldati greci, pn~n.ti, g iura.m.cnto a.l ro degJi Ellcni c r osi vin... Sicchò, }X'r conto mio, niente Legione filelleniC'a.: non rimaneva che la colonna Cipriani; mo. anche qu&ta non ri~pondcva. affatto alle mie aspirazioni per moltissime ragioni, s icc:hò ant·hc eon Cipria.ni no. Dunque dil"ete: andrai solo o per conto tuo in guerra? à.spettate... Nel momento in cui vi scrivo, il Corpo garibn.lclino è costitui to da duo g iorni, ronta. un bel numero di volontari, e, qu{'ll che monta, il fiore di. !'"si: moltì studenti, prof~ssori, avvocati, e vin... -Il c.;ovt'rno ha dato tutto ciò che ()CC()rre. Saremo ve~'~titi da Onribaldini: cnmiria rossa, bcrrt.'tto ro::;:;o, occ., abbiamo ì fucili Omss.- Ecco dunque cho non ho vincola to la mia pcr.;ona in m()(IO contrario allt' mie a.-spirazioni e alle vostre. Ed om vi parl~rò della. Yita di questa. ea.pita.Jc che faccio da. dicci giorni: como vi ncconnai. l\. dormire s iamo in una rasa. particolare: paghiamo uno. lira a test.."\ per notte· nella mia ca.mern. biamo : io, Alcide ed il \[a.gg iore; in un'altra. gli altri tre compn.~;ni : il dottor Tolomei, l'a\"'v. Ouizznrdi c il sor Toto. A man· giare s iamo unda.ti all'Acropoli: è una. trattoria. dov(' si mangia. molto bene o si !;J)('nde relo.tivamt'nte poco. Il Yino qui in generalu è re:,ina.to: ha. un odore ed uu ~-;apore C'Ome quello dell'acqua ragia., ma noi non l'abbiamo ma.i preso, poichò ò impossibdo sopportare quel sapore ~piacevole: l>eviamo p<'rÒ del mauro krasì (vino nero), che CO:-;ta. sci !ooOidi la bottiglietta ed ò buono. Vi è un gran numero di caffè e sono sempre pieni: i.1 rAlì'ò cbo ~Servono ò alla tul"tù, mu. ò buonisbimo: qui regna. gran dt'mOf'razia.: la burocr<Lzia non si conosce; ogni cittadino che ,·nole parlare coi ministri, non deve faro altro che attraversare unn. camera. e YÌB. senza ta.nta canna. I soldati, per c..-,t•mpio, frnterniutmo con gli u0Ìt·iali; li 'odi mangiare inl:iieme, giuor.arc allo :stes"o tavolo, cordialmente btringersi 111. mano, e così via. HH unl· d:di sono t•lega.nus.~imi: lo guardie «li pubblica. :sicurezza sono un po' più ridicole ù,·Jit, nostrt•: uono \"C::~tite c•ome le guardie deUn Gran via: e noi le c11iruniamo !JnMt,ie : e quando lo vediamo entroro in qun.lche luogo dove stin.mo noi, oppure d pa.s:-;a.no M·cauto per la. ,·ia, le riceviamo ::;ubito al noto canto del coro dei trt! l.L(lroni : JltlYfl. JWlra piro 110, ecc:.

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