Andrea Caffi - Socialismo libertario

- Il comunismo-autocrazia di Stalin « demòcrazie popolari .. e partiti che la. quasi, maggioranza della classe operaia in molti paesi sostiene con devozione tuttora - non potrà essere vinto che da un moto spontaneo e cosciente dei popoli dell'U.R.S.S. contro il regime oppressivo, e delle «masse» proletarie contro i profeti riconosciuti mendaci. - Ad onore della ragione umana, i sillogismi della pusillanimità sono anche errori di logica. La separazione fra fine e mezzo (con i suoi corollari: « ogni m_ezzo è buono» o cc non si ha libertà di scegliere i mezzi ») è un artificio del raziocinio, a cui non corrisponde la concatenazione dei fatti nella vita: lo stato di cose a cui si giunge per via di determinate azioni non è mai il «medesimo», al quale « si sarebbe potuto giungere» con diverso modo di agire. Per esempio: le soluzioni del « problema nazionale » ottenute con le guerre di Napoleone lii, di Vittorio Emanuele, di Bismark, di Alessandro Il (nei Balcani) ebbero tutt'altro significato e conseguenze del tutto diverse da quelle che si sarebbero potute aspettare in seguito ad un trionfo delle rivoluzioni nel 1848. Le qualità ed i v1zi delle « vie seguite», dei « mezzi adoperati» si cristalizzano nel più o meno stabile equilibrio a cui giungono i rapporti fra ceti so_ciali, fra nazioni, fra Stati. La dittatura di Stalin è quella che è perché s'è costituita con i metodi della « inutile strage• e perchè non ha trovato altre ancore di salvezza che l'accentramento burocratico, il militarismo, gli arbitr! polizieschi. Non è un «contrappeso» ai regimi di reazione capitalistica che sopportiamo in molti paesi d'Europa e d'America; è un eleme,nto di questa costellazione reazionaria; in essa e per essa si sostiene. - E' fin troppo noto (si potrebbe dire leggendario) il successo con cui « l'apparato » creato e sviluppato da Mosca sfrutta per operazioni di massa le più forti e più nobili qualità individuali di abnegazione eroica, di lucido coraggio, di fervore per l'assoluto. La coerenza (e quindi la superiore efficacia) della Direzione comunista sta nel fatto ch'essa inculca nelle coscienze così comandate la convinzione esplicita di non esistere e « volere » che in funzione della massa, e che la completa soppressione di spregevoli « liberi arbitri» in una unanimità rigorosamente disciplinata viene esaltata come supremo, definitivo stato del genere umano. - Non è Stalin con l'ingente suo apparato di dominazione ed il suo seguito di dittatori subalterni (Anna Pauker, Gottwald, 90 Biblioteca Gino Bianco

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