- Nei mostruosi ingranaggi della moderna « civiltà di masse» qualsiasi cosciente aspirazione e decisione dell'uomo perde ogni ragione d'essere, e qualunque sia l'esito del gioco di detti ingranaggi, nulla ne può risultare di valutabile in termini di significati umani, di feticità personale o di socievolezza. L'assoluta, intransigente opposizione a questi ingranaggi, la resistenza in tutti i modi e con tutti i mezzi alla loro stretta, è la condizione prima d'un « ritorno alla misura umana», d'una coerente « politica del popolo ». Che la perfezione non sia di questo mondo proprio il buon senso « popolare » non cessa di riperterlo da millenni. Ma la «verità» o è intera o non esiste. Ed un entusiasmo di giovani, un movimento di popolo, la fiducia reciproca, sono impossibili senza la convinzione profonda d'essere nel «vero», e non in crepuscolari ambiguità. - Da quarant'anni in qua le varie socialdemocrazie hanno raccolto milioni e mi1ioni di suffragi, il costante «sviluppo» è stato di rendere la « massa » sempre più « massa», cioè « materiale umano » senza nome, né volto, né « morale», utilizzabile per le guerre, per l'ebetismo coHettivo delle « sagre » ed acclamazion·i, deMe insaziabili esigenze dello stato ormai totalitario anche sotto insegna « democratica». Evidentemente è più facile continuare su questa via che sganciarsi da sbagliate ambizioni, per dedicare tutte le forze alle faticose, poco appariscenti, imprese di educazione, di associazione, di rifiuto intransigente d'ogni nazional'ismo (o· « patriottismo » che dir si voglia), di quotidiana resistenza a tutti gli « apparecchi » coercitivi ed a tutte le pressioni « massicce ». - Se si è potuto parlare di una « chiesa marxista » è che fra i dottori che discutevano di « materialismo dialettico», di rapporti 87 Biblioteca Gino Bianco
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