.. tatori dell'industria domestica o urbana hanno avuto una parte sempre più predominante a partire dal principio del XV secolo. Ma c'è, più essenziale, il fatto che il regno del danaro - ossia di quel tipo di rapporti sociali che strappavano a un poeta greco ·del VI secolo a.e. il grido indignato: « L'uomo non vale più di quel che possiede in moneta d'oro » - è infinitamente più antico. Quando esattamente questo regno della ri.cchezza misurabile in oro e argento s'è affermato a Babilonia o nelle città fenicie? Per le città della Jonia, possiamo constatare che esso determina tutti i rapporti economici, politici, ideologici, già alla fine dell'VIII secolo, verso il 720 a.e . Quanto alle « classi medie » sfruttatrici di una numerosa popolazione di schiavi o di plebe, esse sono esistite fin da quando esistono delle città, e ne~le città dei mercanti, dei banchieri, degli armatori, degli artisti e artigiani, dei giuristi di professione, dei medici. Esse si sono sottomesse, adattandosi a regimi politici assai diversi; hanno spesso accettato di pagare pesanti tributi ai monarchi e alle aristocrazie guerriere; altre volte, son riuscite a costituirsi in un patriziato che governava sulla base di una separazione fra « popolo grasso » (upper middle class) e « popolo minuto » (lower middle c/ass). Il fatto essenziale rimaneva la garanzia (nelle monarchie orientali, spesso precaria), o la consacrazione legale assolu!a (come nel diritto romano) della proprietà privata ereditaria, liberamente alienabile e trasmissibile per· contratti e testamenti. Si ha cosl una varietà infinita di combinazioni in cui il « peso economico » dell'apparato di governo e del bon plaisir di un principe autocrate, un minimo di sicurezza e di regolarità assicurate alle «attività produttive» private e un numero imponente di caste parassite (nel senso che consumano senza pro· durre) si equilibrano o squilibrano a vicenda. Nella categoria dei parassiti rientra la Corte: si pensi all'immensa clientela di Versailles, dell'Escorial, di Schoenbrunn, di Peterhof, e alle centinaia di· corti principesche in miniatura della Germania e dell'Italia dell'VIII secolo che divoravano sinecure, prebende, pensioni; ci sono il clero, l'esercito, i detentori di monopoli, cosl frequenti nelle monarchie assolute; ci sono i proprietari terrieri « assenteisti » che si facevano portare dai loro intendenti il prodotto delle loro terre, ossia· della fatica di servi o di schiavi: tutta la teoria della « rendita » che, secondo Adam Smith, Ricardo e Malthus si sovrappone al profitto e al salario, deriva dall'esistenza di questi parassiti; ci sono i domestici, a proposito dei quali si trova nelle Lettres persanes di Montesquieu (XCVIII) la 48 Biblioteca Gino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==