Tuttavia, appena si osservassero le cose un po' più da vicino, non si riusciva più a circoscrivere con sufficiente nettezza questa borghesia che avrebbe dovuto essere /a « classe dominante », ma che poi tanto spesso veniva designata le classi medie, il che indicava la presenza di elementi eterogenei nel suo conglomerato. C'era in primo luogo una linea di demarcazione abbastanza incerta fra i « residui delle classi feudali ,, e la borghesia autentica: il « vero gentleman» (nei romanzi di Trollope e altrove echeggia spesso l'affermazione che ci volevano tre generazioni per fare un gentleman), il direttore di una banca, il padrone di una birreria non accettavano affatto di esser considerati membri della medesima classe; c'era poi la classe contadina (specie in Francia, in Svizzera, in. Scandjnavia, dove i contadini erano proprietari): il• Manifesto dei comunisti evita manifestamente di classificarla con precisione, e più tardi i marxisti diranno semplicemente che è una classe che deve sparire; ma i primi kolkhoz non sorgeranno che nel 1931, in un paese senza borghesia; ed è ancora sui contadini che oggi si sostiene la « reazione clericale » di Adenauer, di De Gasperi, di Bidault. Infine, visto che la distinzione fra upper e lower midd/e c/ass era assolutamente evidente, si è ficcato alla rinfusa nel purgatorio della « piccola borghesia » tutto quello che non si adattav~ allo schema grandioso dell'antagonismo borghesia-proletariato. Prima di cercar di definire meno. vagamente la nozione di borghesia, conviene notare I' imprecisione. con la. quale si è in genere definito il sistema economico, sociale e politico che, a partire dal XVI secolo circa, la borghesia avrebbe minato, disintegrato e infine abbattuto: la « società feudale». Mare Bloch ha dimostrato con rigore che i_l termine « feudalismo )> non si può applicare che a un insieme di rapporti sociali (il quale comprende sia l'economia che il governo degli uomini, • con tutta una gamma di riflessi collettivi nel campo della morale, della r~ligione, dell'estetica e, insomma, della « mitologia ,, che, creando un linguaggio comune, mantiene la coesione d_i una struttura sociale) il quale si è sviluppato dal IX al Xli .secolo, molto vigorosamente in Francia e in Inghilterra, alquanto imperfettamente in Germania e nell'Italia del Nord e solo con talune imitazioni embrionarie in altri paesi quali la Polonia, l'Ungheria, la Russia di Suzdal, i Balcani, mentre_per la Spagna Ortega y Gasset sostiene che il sistema feudale non vi s'Impiantò mai. Nel XIV secolo, di tutto questo sistema non restava quasi 46 Biblioteca Gino Bianco
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