z1ano ecc.) neppure in una minuscola città greca o in quei due cantoni rurali della Svizzera famosi come esempi di democrazia diretta. E se si ammette la delega della « sovranità popolare» sia di un uomo, sia di un partito politico, i risultati tipici che offre sinora l'esperienza della storia sono da un lato il cesarismo plebiscitario, dall'altro quella vera (o «nuova») democrazia che rende ora felici i polacchi i bulgari gli jugoslavi. La realtà della democrazia s'afferma non con la fid_ucia negli eletti ma con la possibilità di manifestare efficacemente la propria sfiducia verso di loro, di controllarli ad ogni passo, di limitarli in funzioni strettamente definite. Anche la forza di un Parlamento si manifesta non nella nomina di un governo, ma nella facoltà di rovesciarlo, nel discutere e criticare le leggi (che non possono essere « creazione collettiva » ma sempre sono testi elaborati da pochi competenti); quando un comitato di Salute Pubblica si sovrappone alla convenzione nazionale, il regime parlamentare e la libertà ch'esso è chiamato a tutelare sono di fatto aboliti. La sostanza dell'ordinamento democratico sta nella difesa dell'incolumità personale d'ogni cittadino contro qualsiasi arbitrio o eccesso della « potestà coercitiva» e nel raggiungimento di un massimo d'uguaglianza nella facoltà riconosciuta ad ogni individuo di conoscere e verificare tutti gli atti dei pubblici poteri. Al principio del secolo XX i partiti socialisti hanno saputo agire con successo in questo senso negli stati che· potevano dirsi « democrazie » solo con moltissime riserve (per causa di tutti gli elementi autoritari che vi perpetuavano le gararchie militari, burocratiche e soprattutto plutocratiche); pers·ino in paesi semi-autocratici come la Germania, l'Austria-Ungheria e la Russia (dopo il 1905) non pochi soprusi venivano frenati per paura « del chiasso che susciterebbero i socialisti ». Questa azione di vigilanza e di pressione democratica · diretta dai socialisti non solo con le campagne elettorali, ma con la stampa, i sindacati, il ricorso a scioperi generali politici ecc. guadagnava senza dubbio in effic.acia per il fatto che i socialisti si mantenevano fuori dall'« ingranaggio governativo», si sottraevano alle omertà e relative sanzioni cui è soggetto il « personale dirigente» dello stato e davano al pubblico affidamento di incorruttibilità. Ma, ben inteso, questa stessa circostanza per cui tutto l'apparecchio ingente di risorse materiali e organizzazioni ammi_nistrative rimaneva in mano dei nostri avversari, segnava i limiti della forza socialista; tutt'al più si sarebbe potuto riporre serie speranze nell'azione « dissolvitrice,. di nuclei socialisti nell'esercizio e fra il proletariato. 37 Biblioteca Gino Bianco
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