Andrea Caffi - Socialismo libertario

statale). 2' Speranze, entusiasmi, combattività rinacquero nel1'Internazionale (ed anche, contemporaneamente - nel tradeunionismo e nel movimento promosso da Lassalle). Ma di nuovo, ed assai presto, l'esito tragico della Comune di Parigi (come di quella spagnola di Cartagena e forse anche dell'.c andata al popolo » dei bakuninisti russi) - riecheggiarono come campane a morte; provocarono diserzioni, ravvedimenti, scoraggianti pessimismi. Ma per poco. 3) Verso il 1884-85 la te spinta in avanti » è di nuovo manifesta: tenaci progressi della socialdemocrazia germanica, grandi scioperi a Londra, • Martiri di Chicago», nascita di - partiti operai» in molti paesi. Sarà la Seconda Internazionale • marxista» nei suoi più grossi contingenti, ma sarebbe ingiusto dimenticare sia il sindacalismo inglese, sia quello francese; l'attività cospicua di non pochi gruppi libertari ed il - fiancheggiamento » di correnti « intellettuali » (Ruskin, William Morris, i • fabiani », Tolstoi, Frederick van Eden ecc.). A mio parere, la decadenza della Seconda Internazionale comincia con la disfatta della Rivoluzione russa (1905-1907) ed il generale restringimento ad una specie di - realpolitik,. elettoralistica, parlamentare (e quindi forzatamente nazionale). Così gli eventi del 1914 non incontrarono nessun dinamismo di resistenza socialista. 4) L'epoca successiva è dominata indiscutibilmente dal « m~to russo». Più tipico che l'adesione totale o te con riserve » al bolscevismo di tanti militanti che non erano tra i peggiori dell'« avanguardia operaia» - mi pare l'atteggiamento (« complesso » di inferiorità o di colpevolezza) degli avversari del bolscevismo fra il 1919 ed il 1939. - Hanno usato di fraseologie a cui credevano cc a fior di labbro», sono ricorsi a meschinissimi ripieghi e sofismi per camuffare compromessi d'ogni sorta, pigrizia nelle idee, sordidi vantaggi di « arrivismi » personali - (beninteso v'erano anche vestali candide attorno ad un fuoco spento). Il distacco dal « mito russo » delle coscienze ancora deste (per es. dei veterani del sindacalismo francese che in gran numero avevano « creduto » alla rivoluzione nel 1919) cominciò fin dal 1924-25, agevolato dal dissidio fra Trotzky e Stalin. I processi di Mosca, l'effettiva liquidazione dell'autentico « bolscevismo ,. avrebbe dovuto avere effetti decisivi. Ma, da un lato, Il minaccioso addensarsi della reazione - sotto forma fascista o • cripto fascista», la necessità dei • fronti popolari• in Franèia, Spagna ecc. - ritardavano, rendevano inopportuna la rottura; dall'altro lato - e questo mi pare il fatto determinante - 24 Biblioteca Gino Bianco

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