Ugo Rabbeno - Le Società cooperative di produzione

dalle associazioni, via via che esse si ingrandivano, fecero sì che si trovasse necessario un miglior trattamento del capitale; ed allora il concetto della associazione si trasformò, ed a quello della prevalenza assoluta del lavoro si venne a sostitnire l'idea dell'associazione del capitale e del lavoro nella impresa della pro- <lnzione. E' ben vero che si potrebbe osservare che si è andati molto più avanti, sino a dare assoluta prevalenza al capitale in imprese produttive operaie, elette impropriamente « cooperative»; ma ciò non ha nulla che fare col concetto e coli' ideale della cooperazione, chè quest'ultima forma e quelle varie che vi si avvicinarono, non foro.no dai cooperatori prese come tipo di cooperativa; mentre invece il concetto che è ormai diffuso fra di essi, ed al quale si tenta di ridurre le società di produzione, sebbene poche invero siano finora quelle che gli corrispondano esattamente, è quello di nna impresa produttiva in cui capitale e lavoro si trovino associati. Noi non troviamo idee molto più chiare se, dalla pratica della cooperazione, passiamo a rintracciare il concetto, sia della cooperazione in genere, sia delle società di produzione, ne:lla scienza economica. Molti economisti, moltissimi dilettanti cli studi economici, si sono occnpati, specialmente nei momenti in cui furono maggiormente di moda, degli istituti cooperativi; ma assai raramente si trova nelle pubblicazioni relati ve tanto numerose eia costituire eia sole una vera biblioteca, qualche concetto teorico che ne disegni a contorni chiari e pr,ecisi il concetto, e determini con altrettanta precisione il loro carattere cd il loro valore economico. Non ci occupiamo qui del concetto generale della cooperazione nella scienza, chè avremo da ritornarvi sopra in altro momento: ma basti il dire •che la maggior parte degli economisti non ha analizzato a fondo questo fenomeno, si è limitata ad uno studio empirico e su- :i

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