La fusione delle cooperative in Francia (Le due scuole di Nimes e socialista unite)

Vi ha dunque, acc•anto a noi, del socialismo, anche prima del possesso del poter,e, come ve ne sarà da crear dopo, e la rivoluzione sociale è da ,questo momento nelle istituzioni 1proletarie. La trasformazione giuridica non tocca che la superstruttura e sono, al contrario, le istituzioni proletarie che costituiscono il fondo rivoluziona,rio e l'i-ncarnazione del soc'iali·smo. T.al'è il caso de!J.e coa;perative di consumo. Ci·ononostante, non ci si facd.a dire che così la vecchia tattica non ,esi,ste p.iù, e che noi non si.amo favorevoli alla conquista del potere politico. Se il socialismo ha la religione dei fatti, se ha dato formule e teorie al suo divenire, deve sa·per guardare là dove egli è già. Di conseguenza Cooperia,tive e Sindacati saranno tanto più efficaci nella facilitazione della realizzazione deJ. socialismo, quanto più gli uomini che lo compongono, si renderanno co,nto del dovere storico che loro incombe, mettendo meno ostacoli alla loro diffusione ed ai loro scopi e non •confinandoli in concezioni anguste che, in un caso, si chiamano cooperativismo, nell'altro, corporativismo, l'uno e l'altro bastanti ·a sè stessi. Ci obbiettate che 'le Cooperative non hanno sempre, alla lo,ro testa, dei p,ro-letari e dei socialisti. Ma dappertutto, e sopratutto, esse sono delle organizzazioni di lavoratori. E ciò è argomento sufficiente per dire che la cooperazione è un'oper:ai a •carattere socialistico. Vi sono anche dei Sindacati che dovrebhero essere per fa loro costituzione stessa de,gli strumenti· 1cH classe ed invece, quotidianamente, per l'opera del governo e elci proprieta·ri, sono indotti ad esser,e un'arme di sfruttamento. ComU:nque, se la Cooperativa, ·secondo la legge borghese, non è oper.a'ia, a·nche il sin1da.ca,tonon è operaio per le stesse ragioni con cui la legge borghese considera la Cooperativa,

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